La foto del libretto al portatore "Topolino", aperto nel 1972, pubblicata in data 20.1.2018 da Piazza Scala dal
collega Renzo Saitta, mi ha determinato un transfert verso un fatto
analogo, e cioe' di un titolo al portatore uguale come disegno grafico,
aperto da me una ventina d'anni dopo, di cui a foto, che pure io avevo
intenzione di regalare a mia figlia Tiziana in previsione di un suo
potenziale futuro matrimonio.
Ora lo dico anche con un po' di.... senile umano narcisismo, peraltro
comune alla gran parte di noi "sopravvissuti" dopo gli... ottanta (visto
che ad una certa eta' non ci bada piu' nessuno come mi ha detto pochi
minuti fa anche un... ex-primario ospedaliero, mio coetaneo, che risiede di
fronte a casa mia), - volevasi il caso che detto libretto fosse firmato
proprio da me, come Direzione, oltre che dal cassiere e dal collega del
riscontro di allora, firma, la mia , che avrebbe potuto suscitare un
qualche ricordo verso il padre da parte della figlia, soprattutto negli
anni in divenire... cosi' come si conserva una qualche banconota di altri
tempi, magari incorniciandola.
Ma, purtroppo, cosi' non e' stato e non ho alcuna remora a dirlo in quanto,
come ogni tanto succede anche nelle migliori famiglie, detto libretto di
una certa consistenza, solo al pensiero che io tanti anni fa non avevo
neanche i soldi per comperarmi i libri e pagare il biglietto
dell'autobus per andare a scuola.., lo avevo acceso, come una sorta di
reazione alla mia precarieta' economica di un tempo, sotto forma di
regalo di nozze a mia figlia, con un deposito ancor oggi non del tutto
trascurabile. Ma esso, non e' stato oggetto di regalo di nozze, per
motivi che, per ragioni di privacy, non voglio rendere di pubblico
dominio nei suoi particolari invero molto drammatici, anche se le
motivazioni, in tutta la loro drammaticita' familiare, appaiono in un
libro di una cinquantina di pagine, da me scritto, a titolo : " La penna,
uno strumento per non morire mai... " di cui a foto di copertina, libro
stampato in pochissime copie per ovvi motivi, il cui contenuto potra'
essere letto dagli interessati quando non ci saro' piu'... spero il piu' tardi
possibile (facendo i debiti scongiuri con modalita'... maschili), anche se
gia' a conoscenza di qualche collega.
In molti avranno gia' capito che, quando c'e' un divorzio, normalmente la
madre (per fortuna non tutte) plagia i figli al punto da suscitare
reazioni a catena contro il padre. E che reazioni, anche in banca... di
fronte agli impiegati... come e' successo anche a me, ...per non parlare
di quando si svuota completamente la casa del sottoscritto di tutti i mobili
e contenuto, anche di vestiario esterno ed intimo, tramite
un'Agenzia di Traslochi durante una assenza di un paio d'ore per un'intervista,
come giornalista, al Direttore dell'USL di Mirano (VE), cosa questa, immaginatelo,
che fa impazzire al rientro in casa per la desolazione, gesto che non sara'
mai possibile dimenticare per la sua indelebile e diabolica efferatezza... !
Evento negativo che, ad un certo punto, mi ha fatto soprassedere dal
fare detto regalo utilizzando il contenuto per rifarmi una casa nuova
svuotando il libretto, pur conservandolo come cimelio con poche lire
ancora contabilizzate... che saranno defluite ormai sul conto "creditori
terzi partite non incassate..."
Ma l'ho tenuto solo come un triste "souvenir".
Che non auguro a nessuno !
Arnaldo De Porti