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Vi presentiamo le (dis)avventure (qualcuno direbbe "queruli e ingiustificati piagnistei"....) di una collega ex Sanpaolo per mantenere l'iscrizione al Fondo Sanitario (che - ricordiamo - pur essendo indispensabile lottare per il suo miglioramento rimane la miglior tutela sanitaria per gli iscritti in quiescenza).
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Come rimanere iscritti al Fondo Sanitario e vivere felici

 

I segnali che, alla fine del periodo di esodo, la mia uscita dal Fondo Sanitario non sarebbe stata poi cosi' rimpianta c'erano tutti e li avrei dovuti cogliere.

Gia' dal mese precedente avevano avuto la delicatezza di ricordarmi l'addebito annuale di 957,01 euro per l'iscrizione in qualita' di quiescente, offrendomi, allo stesso tempo, la facolta' "in via eccezionale e straordinaria" di recedere dal Fondo ed ottenere cosi' il totale riaccredito della somma. (sorvolando allegramente sul dettaglio che a quel pagamento avrebbe invece dovuto contribuire l'Azienda, se avesse rispettato gli accordi, per tutti i mesi di esodo in piu' precedenti la pensione).

E io niente, dura di comprendonio come tutti i pensionati, ho perseverato nella patetica illusione che, rifiutando tale ghiotta proposta, compilando con cura ed inviando on-line la conferma di iscrizione al Fondo Sanitario Integrativo, la mia volonta' sarebbe risultata manifesta.

Il destino volle che nello stesso periodo dovessi sbrigare diverse raccomandate per conto di mia madre e cosi', proprio nella spedizione del modulo cartaceo di rinnovo, qualcosa ando' storto, perche' puntualmente, cinque mesi dopo, mi pervenne una comunicazione ufficiale che confermava la mia volonta' a NON ADERIRE AL FONDO SANITARIO, allegandomi una  busta vuota e aperta, a me indirizzata, con diversi timbri, a dimostrazione che ogni loro tentativo di ricordarmi il rinnovo dell'iscrizione era stato da me sdegnosamente ignorato e respinto. Un prova di colpevolezza schiacciante a dir poco, anche se io, smemorata come tutte le persone di una certa eta',  non rammentavo, anzi trovavo assai strano, di aver mai rifiutato una raccomandata del Fondo Sanitario, solitamente apportatrice di rimborsi o di importanti informazioni per ottenerli.

Ogni tentativo di ristampare la richiesta inoltrata tramite il loro sito era impedita dal fatto che le mie credenziali erano state immediatamente annullate e non potevo piu' accedere all'archivio della mia documentazione in rete.

Non rimaneva che rivolgermi ad un rappresentante sindacale segnalatomi dalla mia sigla di riferimento (inutile fare nomi; se mai il signore in questione dovesse leggere queste righe, capira') e che faceva parte proprio del CdA del Fondo. Quale migliore appoggio per la soluzione dei miei problemi?

Ricordo ancora  perfettamente il tono annoiato con cui mi liquido' telefonicamente e le poche frasi che interruppero ogni mio tentativo di chiarimento. "Non ero in possesso della ricevuta di ritorno? Doveva dunque fidarsi solo della mia parola ?" Credevo di parlare con l'avvocato della difesa ed invece ero finita nell'ufficio del Pubblico Ministero! Avrei dovuto ricevere forte e chiaro il messaggio che il Fondo, di cui lui era evidentemente portavoce, riteneva la mia contribuzione mensile del tutto superflua e la mia presenza un inutile ingombro; ma no, cocciuta come tutti gli anziani, continuavo a pretendere di avere ragione e percio' mi rivolsi ad altro e molto piu' valido "patrocinatore"  il quale, con grande meraviglia e sconcerto di chi mi considerava gia' eliminata,  trovo', tra i documenti presenti in rete, la mia domanda on line e la fece valere come prova inconfutabile per sostenere la mia causa.

Ed ora sono qua, a godermi la mia permanenza nel Fondo Sanitario, felice di pagare di piu' e di ricevere meno sostegno assicurativo di quando ero in servizio, giovane e sana. Ma del resto non sono mica dei benefattori dell'umanita' questi Fondi Sanitari basati sulla "solidarieta'". Dovranno pur guadagnarci qualcosa, o no?

E poi, si sa, gli iscritti in quiescenza sono una spina nel fianco, sempre ad ammalarsi e a criticare.

Io, per conto mio, posso dirmi soddisfatta:  i "nemici" non l'hanno avuta vinta e si son dovuti rassegnare ad una cancellazione in meno.

Signora Banks (ex Sanpaolo e donna molto attiva tra le sufragette...)