Se ci fosse ancora l'amico LINO TOFFOLO  che, negli anni '50, al Teatro Comunale di Treviso mi onoro' presentando un mio pezzo alla fisarmonica a titolo 'Il Carnevale di Venezia' (ora siamo in tema), egli avrebbe pressappoco descritto cosi' l'intenzione, da parte dell'Amministrazione Brugnaro, di tassare tutti i turisti che arrivano a Venezia.

Prefiguriamoci cosi' la scena. 

Prima fase.

Un folto numero di 'addetti comunali' piazzati in Piazzale Roma e davanti la Stazione S. Lucia adocchia tutte le persone che arrivano da fuori per entrare in citta' e chiede a ciascuna di esse :

....el me scusa, xeo turista o venexian?'

Alla risposta 'sono turista' gli addetti continuano nell'accertamento.

'..da dove vegneo, quanto tempo se fermeo, magneo in albergo o soeo un panin sui scaini dea stassion o dove che se ferma el tram, staeo almanco na note in albergo o torneo indrio subito...'

Qualunque sia la risposta.... l'addetto aggiunge : '  come turista el ga da pagar 1 euro, camuffando el fato che i serviria par salvare i debiti del comune de Venessia che i xe otosento milioni..'

Seconda fase.

Dopo l'interrogatorio dei turisti, gli addetti dovranno accertare se le dichiarazioni erano fedeli, perche' ci potrebbe essere sempre il furbo di turno che, per non pagare l'euro,  dice di essere di Cannaregio e Castello, mentre in realta' e' di Cannicati' o addirittura arabo, carpendo cosi' la buona fede al controllore approfittando anche del fatto che di veneziani a Venezia ce ne sono sempre meno tanto da confondersi con i foresti...

Tenuto pero' conto che i controlli servono a poco anche nei vaporetti, tutto cio' si potrebbe rivelare un grosso flop con il rischio di aumentare i debiti del comune in quanto i controllori non lavorerebbero gratis. E poi, se a Venezia, sono 20-30 milioni i turisti all'anno, quanti controllori ci vorrebbero?

Nane Indrio

( alias Arnaldo De Porti di Feltre-Belluno )

 

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piazzascala.it - dicembre 2016