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MASSIMO CACCIARI:  PERCHE' NO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ?

Ho ascoltato con molto interesse, ieri sera 23/12/2017, sulla trasmissione "FOCUS" condotta dal Direttore di Rete Veneta ed ex Direttore del Gazzettino Luigi Bacialli, quanto ha detto Massimo Cacciari, filosofo ed ex Sindaco di Venezia.
Avendo avuto il piacere e l'onore di presentare Cacciari qui a Feltre, diversi anni fa, in una sala gremitissima della Biblioteca del Seminario Vescovile di Feltre, in veste di coordinatore della Scuola socio-politica retta allora da don Domenico Cassol, e cio', esattamente in data 25.2.1999 come rilevo dai quotidiani locali di allora, devo dire che l'ex Sindaco di Venezia e' stato coerente da allora ad oggi con il suo pensiero politico, ma soprattutto lo e' stato nel ribadire i difetti che l'assetto politico italiano e dell'Europa (cosi' come e' concepita attualmente), stanno disgregando il concetto e la funzione della politica.
Allora condividevo in toto le sue affermazioni cercando di renderle di pubblico dominio il piu' possibile, anche attraverso miei libri, ricevendone - ahime' - critiche che lambivano e andavano ben oltre le offese da parte di certi soloni della politica che su di essa marciano e continuano a marciare anche oggi, con i risultati che vediamo.
"Dobbiamo affrontare una vera rivoluzione dal grande fascino teorico, politico, pratico e culturale facendo partire le riforme istituzionali in tutti i paesi facendo eleggere il presidente della commissione europea a suffragio diretto allo scopo di riavvicinare il cittadino alle istituzioni comunitarie, uniformando i servizi di ogni tipo, come quello fiscale ecc.ecc." - sosteneva allora Cacciari. Insomma, l'Europa e' tutta da rifare. Pare pero', lo dico con amarezza, anche perche' mi posso arrogare la presunzione di essermi occupato culturalmente dell'allora Europa dei Sei presso la Fondazione Cini dell'Isola di San Giorgio a Venezia, che si sta rovinando tutto. L'unica cosa che tiene in piedi l'Europa e' solo il fatto che un'eventuale disgregamento farebbe male a tutti, anche a coloro che a parole, piu' per strumentalizzazione politica, affermano il contrario.
Vorrei spendere una parola anche sul Mose, argomento pure trattato ieri sera nel corso di "Focus". Eravamo in tanti a sostenere che il Mose non sarebbe servito a nulla, o quasi. O meglio che sarebbe servito per buttare a... mare circa 7 miliardi di euro scuciti dalle tasche dei cittadini. Esattamente come ho scritto in alcuni interventi sul Gazzettino di quegli anni, confortato dalle convinzioni non solo di Massimo Cacciari, ma anche di Gianfranco Bettin, personaggi che l'ex Direttore del Gazzettino Giorgio Lago, qualche anno prima, ha definito come le migliori intelligenze del Paese.
Questa notte, riflettendo sull'interessante trasmissione, nel corso della consolidate insonnie che investono un quasi... ottantreenne, ho immaginato Massimo Cacciari come capo del governo. Del resto egli ha esperienza, cultura ed intelligenza eccezionale, realta' tutte che gli hanno permesso di vedere e fare una diagnosi prima degli altri sulla realta' davvero precaria in cui oggi versa l'Italia. Io la butto li'...
Purtroppo, questa realta' italiana, fatta di personaggi incapaci e profittatori (fatte salve alcune ma poche eccezioni) non si schiodera' mai piu', salvo nel caso, invero impossibile, di una rivoluzione culturale.
Esattamente come diceva alle nuove generazioni, nell'anno di grazia 2011 un...  novantacinquenne dal nome come quello di Cacciari, e cioe' Massimo Ottolenghi.
Ma mi pare che siano pochi ad avere come nome "Massimo"... sia in Italia che in Europa.

ARNALDO DE PORTI, Feltre

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piazzascala.it - gennaio 2018