CAPITOLO QUINTO

 

 

MARCHE MINORI STRANIERE

Come ho già detto in precedenza, in questa sede non vengono riesposte solo marche minori, anzi la maggior parte di quelle che andremo ad esaminare appartengono a Case ben blasonate, ma la mia modesta collezione annovera solo pochi esemplari, per cui, pur raccontando la storia delle Aziende non sono in grado di rappresentarle degnamente con le stilo in mio possesso.
A dimostrazione di quanto appena detto, incominciamo con :


CONKLIN
 

La prima penna stilografica a caricamento automatico fu inventata da Roy Conklin di Toledo (Ohio), che nel 1898 fondò la Self Filling Fountain Pen Co. Per ironia della sorte, dopo l’uscita dall’azionariato del suo fondatore nel 1903, la ragione sociale della Società si trasformò in Conklin Pen Company.
L’idea di caricare l’inchiostro con un sistema automatico rivoluzionò il mondo della stilografica, legata sino ad allora al caricamento con il contagocce: Conklin inserì nel corpo della penna un sacchetto di gomma, collegato con l’alimentatore e quindi il pennino, che veniva premuto da una leva in metallo, anch’essa inserita nel corpo penna, comandata da un semicerchio metallico esterno
a forma di “mezzaluna” che diede il nome all’invenzione. Premendo la mezzaluna il sacchetto schiacciato faceva fuori uscire l’aria e, immergendo il pennino nel calamaio l’inchiostro veniva aspirato per depressione. Una volta caricata la stilografica un anello di ebanite sul corpo esterno bloccava la mezzaluna, con un sistema di rotazione (cfr capitolo primo sub tipi di caricamento B1d).


- Crescent Filler 1911 B1d Pennino classico Conklin Toledo 2. Corpo in ebanite nera operata, con cappuccio a vite e scritta sulla
  mezzaluna.

Purtroppo non sono riuscito, sino ad oggi, a trovare in buone condizioni né una “Endura” né una “Nozac” per cui le considero, ormai, pressoché irreperibili se non a prezzi stratosferici; sono sempre state stilografiche difficili da trovare, specie sul mercato europeo, inoltre i pezzi di ricambio oggi sono pressoché inesistenti.
Riassumiamo ora le date salienti della vita di questa azienda.
- 1898 fondazione della Self Filling Fountain Pen Co.;
- 1903 Mister Conklin cede la sua quota azionaria al socio H.E. Fisher;
- 1908 sulla “mezzaluna” appaiono le scritte “Trademark” e “Crescent Filler”;
- 1910 il cappuccio, prima a frizione, ora viene chiuso a vite;
- 1916 viene adottata la clip a molla;
- 1918 sull’altro lato della “mezzaluna” appare la scitta Conklin;
- 1922 viene collocata sul mercato una brillantissima penna in ebanite arancione;
- 1923 viene adottato il sistema di carica a leva laterale (Sheaffer) in occasione del lancio della Duragraph;
- 1924 è il momento della Endura;
- 1926 si passa alla celluloide;
- 1926 nel momento della grande depressione la produzione si orienta su mezzi di scrittura economici (Enduro Symetrik e
  Ensemble);
- 1931 viene lanciata la Nosak (no sacco)con caricamento a pistone e stantuffo a vite senza fine. E’ stata sicuramente una delle
  più belle penne allora prodotte, ma non venne supportata da una adeguata campagna pubblicitaria, per cui rappresentò il canto
  del cigno della Conklin;
- 1938 l’azienda viene acquisita da una società di Chicago che ne tenta il rilancio con la produzione di penne economiche (“Glider”)  ma il risultato sarà deludente;
- 1949 La Conklin cessa definitivamente la produzione.

 

 

MABIE TODD – SWAN

Elenchiamo i momenti più significativi di questa azienda che ha vissuto negli anni dell’Art Deco il suo momento di gloria :
- 1843 I Sigg. Mabie e Todd, produttori di matite, fondano a New York la Mabie & Todd Co.;
- 1847 I F.lli Bard, produttori di pennini in oro entrano a far parte del capitale e la ragione sociale si trasforma in Mabie Todd & Bard
  Co.;
- 1877 entra in azienda uno dei più importanti creatori di penne del periodo, Mr. W.W.Stewart, che apporta i suoi innumerevoli
  brevetti (marchio “Swan”);
- 1884 viene aperta una Filiale a Londra;
- 1908 I F.lli Bard escono dalla ragione sociale;
- 1909 il marchio “Swan” diventa ben presto sinonimo di penna-gioiello per l’eleganza e la ricchezza dei modelli, laminati in oro e
  argento, cesellati a mano dai più importanti orafi dell’epoca;
- 1911 viene introdotto il cappuccio a vite con sicura;
- 1914 Mabie & Todd Co. – England acquista dalla Casa Madre tutti i diritti per lo sfruttamento in Europa dei brevetti e ciò segna il
  definitivo ed inesorabile passaggio della maggioranza del pacchetto azionario in mani inglesi;
- 1916 viene introdotto il caricamento a leva laterale che affiancherà le safery con contagocce, prodotte sino agli anni trenta;
- 1927 passaggio dall’ebanite alla celluloide e lancio della linea Eternal (garanzia a vita);
- 1928 vengono prodotte in celluloide anche le matite (Fine Point):
- 1930 Swallow, parure di stilo e matita;
- 1932 avviene il lancio della Leverless, con carica a fondello rotante;
- 1935 nelle Swan Visofil il serbatoio è trasparente;
- 1936 l’azienda ha la sua Sede Generale nel famoso palazzo Sunderland House nel Mayfair, che verrà distrutto da un
  bombardamento durante la seconda guerra mondiale;
- 1946 riprende l’attività con la produzione di penne spartane e a basso costo;
- 1948 la linea delle penne diventa affusolata (streamline);
- 1951 viene lanciato il modello Swan Calligraf, dotato di un pennino morbidissimo per gli amanti della bella grafia;
- 1952 la maggioranza dal pacchetto azionario viene ceduta alla Biro Pens, per un rilancio della produzione, ma la nuova proprietà
  destina le sue risorse alle penne a sfera, tralasciando le stilografiche, che termineranno di comparire sul mercato sul finire degli
  anni cinquanta.


Partendo da sinistra:
- Leverless N° 300585 1932 B1a Classico Mabie Todd 1 – 14 Kt. Corpo in celluloide madreperlata marmorizzata marrone-
  champagne. England – Lady;
- Self Filler N° 3220 1948 B1f Classico Mabie Todd - 14 Kt. Corpo in resina nera con cappuccio due vere Silver plated England –
  Pat. 575341;
- Self Filler 1946 B1f Classico Mabie Todd 1 – 14 Kt. Corpo in resina carta zucchero England;
- Self Filler SM112B/8G 1927 B1f Classico Mabie Todd. 1 – 14 Kt. Corpo in celluloide grigio-argento pelle di serpente. England.

 


CONWAY-STEWART

 

Thomas H. Garner e Frank Jarvis iniziarono a costruire penne stilografiche in ebanite con carica a contagocce nel 1905 e nel 1909 fondarono la Conway Stewart. Il loro progetto era offrire penne affidabili, dalla scrittura pulita, a prezzi “giusti”.

 


Vado ad illustrare ora l’unica parure in mio possesso :
- Mod.12 Dinkie 1955 B1f Pennino Conway-Stewart classico 14 Kt. 3N Corpo in celluloide bordeaux marmorizzato con finiture gold
  plated – Lady;
- Nippy N° 3 1955 matita Corpo in celluloide bordeaux marmorizzata con finiture gold plated. Cappuccio rotante (parure con la
  precedente).

Ricordiamo doverosamente le date salienti di questa importante azienda inglese.
- 1920 Viene depositato il marchio di fabbrica;
- 1924 vengono depositati i primi due brevetti: “Durapoint” un pennino in oro 14 Kt. con punta in osmiridio e “Dinky” una serie di
  stilo di piccolo formato (lady);
- 1927 alla carica a leva laterale viene affiancata quella a pulsante ed alla produzione in ebanite (che continuerà per un decennio) si
  affianca quella in celluloide con i modelli 490, 491 e Universal 4794;
- 1935 la società si trasforma in Conway Stewart Co. Ltd.;
- Dopo la Grande Depressione l’azienda si ristruttura e pone sul mercato modelli, non innovativi dal punto di vista tecnologico, ma
  attraenti per i brillanti colori della celluloide, la linea affusolata al passo coi tempi e la scrittura sempre di qualità. I modelli sono
  della linea “Duro” e “Dinky” e vengono sempre contraddistinti da numeri. Altra innovazione per contenere i costi la clip che perde
  la sfera per adottare la punta di lancia;
- Dopo la seconda Guerra Mondiale l’azienda riprende la produzione in una nuova sede e raggiunge negli anni cinquanta l’apogeo
  della sua vita industriale. I modelli più indovinati sono la “58”, la “73”, la “74”, la “75”, la “388” e la “550 Dinky”;
- 1957 viene commercializzato il primo modello di penna a sfera (Mod:90) ma decisamente troppo in ritardo rispetto alla
  concorrenza: da qui il lento ma deciso declino. Gli ultimi modelli prodotti, oggi introvabili, sono la “Floral Pen 22” (solo 200
  esemplari) e la “Duro 100” del 1962;
- 1975 segna la fine della Conway-Stewart, dichiarata fallita il 21 luglio.

 


MOORE


Le prime penne Moore vengono poste sul mercato a Boston agli inizi del novecento.
Il loro inventore si chiama Morris W.Moore del Massachussets, che nel 1899 brevetta il sistema di fuoriuscita manuale del gruppo alimentatore-pennino dal corpo penna della safety, ma quando le stilografiche che portano il suo nome sono commercializzate, l’azienda che le produce si chiama American Fountain Pen Co. e fa capo a uomini d’affari di Boston.
L’ebanite viene utilizzata sino al 1929 e solo nel ’27 viene affiancata la celluloide, ma è troppo tardi per contrastare la concorrenza delle Grandi Marche, anche perché la dirigenza della società non dimostra alcuna iniziativa imprenditoriale degna di nota, limitandosi a copiare le innovazioni poste sul mercato da Parker, Sheaffers e Wahl.
La Moore cede così fette di mercato sempre più consistenti, sino al 1950, quando viene lanciato l’ultimo modello “Specialist” che però non ottiene alcun valido risultato. La società chiuderà i battenti nel 1956.


Partendo da sinistra .
- Lever Self-Filling 1929 B1f Pennino classico Moore 2. Corpo in ebanite nera rigata con vera grande gold plated – Lady;
- Lever Self-Filling 1928 B1f Pennino Classico Moore 2. Corpo in ebanite nera rigata con vera sottile gold plated – Lady;
La fotografia comprende anche due stilo della Morrisons di New York della quale, però, non sono riuscito a trovare alcuna documentazione.
- MORRISONS - 1925 B2b Pennino classico Morrisons 14 Kt. N.Y.4 Corpo in ebanite nera laminata oro 14 Kt. ;
- Mod. The Patriot N° 2 1943 Pennino classico Morrisons 14 Kt. Corpo in resina nera con stemma gold plated sul cappuccio “USN”
- 1920 A1 Pennino classico Warrented 14 Kt. Corpo in ebanite nera operata vera gold plated .
 

 

CROSS

Di questa importante azienda, ancor oggi fiorente, dispongo di scarne notizie.
Alonzo Townsend Cross è un artigiano del New England che inizia la sua attività nel lontano 1846 in un sobborgo del Rhode Island. Costruisce e commercializza eleganti rivestimenti, fatti a mano, in filigrana d’oro e d’argento, per matite di legno. Sviluppando il suo progetto, inventa la prima matita meccanica con meccanismo retrattile per la mina e più avanti la “Stylographic pen”, la progenitrice della penna a sfera del ventesimo secolo.
La piccola impresa di A.T.Cross, sotto la guida di W. Russel Boss e dei suoi figli Bradford e Russel si è sviluppata in una multinazionale, con stabilimenti negli USA ed in Europa, ma lo spirito del fondatore è rimasto in ogni strumento di scrittura prodotto.

 


Partendo da sinistra :
- Classic Black N° 2506 1990 D3 (con convertitore B2a) . Pennino Trim fashion Cross M. Corpo in lacca nera opaca con finiture
  gold plated ;
- Townsed 14796 N° 3236°0045 1997 D3 (con convertitore B2a) Pennino classico Cross 18Kt. bicolore operato. Corpo in lacca
  lapislazzuli e scaglie d’oro 22 Kt.;
- Solo Classic 1997 D3 (con convertitore B2a) Pennino classico Cross gold plated M. Corpo in resina nauy con finiture gold plated:
  25° Anniversario della Fulker Srl – Milano
- Anon. 2000 D3 (con convertitore B2a) Pennino classico Cross acciaio M. Corpo in metallo marrone satinato con finiture cromate;
- 175 Mod . 2G 2000 D3 Pennino classico Cross gold plated MD. Corpo in resina verde con finiture in metallo nero satinato.


 




Partendo da sinistra:

- KAVECO - Mod. Sport N° 12 G.M. 1950 B2a. Pennino classico Kaveco 14 Kt. Corpo in Resina nera con ricarica coperta –
  Germany.
L’azienda, fondata nel 1883 dai commercianti Koch e Weber, comincia ad operare nel 1897 nelle vicinanze di Heidelberg (Sud della Germania), con la ragione sociale “Heidelberg Federhalterfabrik Koch Weber & Co.” ed il marchio Kaweco deriva dall’abbreviazione dei cognomi dei fondatori.
Nel 1909 assorbe la Morton di New York, che produceva pennini in oro, trasferendo la produzione in Germania. Una linea particolare di penne è la “Liliput” (dal 1915), una penna piccola con cappuccio lungo che quando viene fissato sulla parte posteriore trasforma in quasi normale la lunghezza del mezzo di scrittura., ma già in alcuni cataloghi del 1913 appare il nome della linea “Sport”, che inizia ad essere prodotta in serie nel 1925 Negli anni venti la Kaweco ricorre alle guaine metalliche preziose e spesso alle lavorazioni in argento di Tula. Tula è una cittadina, vicina a Mosca, dove nel XIX secolo si mise a punto una tecnica che prevedeva l’incisione dell’argento con il riempimento delle parti incise di niello(lega argentea scura), per cui, dopo la levigatura e la lucidatura, si otteneva un’immagine nera che, sullo sfondo bianco dell’argento, sembrava emergere.
La Kaweco Sport è stato il vero successo commerciale dell’azienda,: da safety pen in ebanite rigorosamente nera, si è poi avvalsa della celluloide e dal 1950 il suo corpo è divenuto faccettato ed a base di materiale termoplastico ad iniezione. La produzione di questo modello termina nel 1972 con la chiusura dell’azienda, ma il marchio ritorna sul mercato nel 1995, per opera di un uomo d’affari tedesco.

- RONSON - 1980 D3 Pennino classico Ronson Iridium Point bicolore. Corpo in lacca nera con cappuccio gold plated, lavorazione
  a pelle di serpente ;

- CARAN D’ACHE – Mod.Ecridor 1980 matita. Caricamento a pulsante. Corpo in argento massiccio 800 esagonale con disegno
  “retro”;

- SAURER – Mod.The Flandy 1948 matita. Caricamento a rotazione pulsante. Acciaio argentato pantografato – Suisse.
 

 

 



Partendo da sinistra:

- CARTIER - Mod. XF Diabolo N° 047935 1997 D3 (con convertitore B2a) Pennino classico 18 Kt. bicolore cesellato. Corpo in
  resina acrilica nera con finiture gold plated e cabuchon Cartier sul terminale;
- Mod. Must Louis ST 170003 N° 9168 1996 D3 (con convertitore B2a) Pennino Classico 18 Kt. bicolore cesellato. Corpo in lacca
  nera con finiture gold plated e puntale con cabuchon Cartier.
“Gioielliere dei re”, “re dei gioiellieri” : con questi appellativi si cita Cartier da più di cento anni. All’inizio del XX secolo La Maison Cartier è fornitore accreditato presso tutte le Corti Reali e l’alta aristocrazia. L’azienda ad inizio del novecento è diretta dal fondatore Francois Cartier Louis e dai fratelli Pierre e Jacques. I suoi ateliers sono siti a Parigi, Londra e New York. La leggenda Cartier è costruita, oltre che sulle parure di metalli e pietre preziose, anche sui portentosi oggetti funzionali o decorativi che propone sin dalle origini e tra questi, a partire dal 1860, gli oggetti di scrittura, quali cannucce d’agata con foglie d’oro e calamai cesellati e sbalzati. Nel 1899 Cartier lascia i grands boulevards e si installa al N° 13 di rue de la Paix, accanto a place Vendome, divenuto il luogo del lusso e dell’eleganza ove aveva appena aperto i battenti il “Ritz” e dove da tempo risiedeva il miglior camiciaio del mondo, Charvet.
Nel 1904 realizza uno dei primi orologi moderni.
Nel 1908 John Pierpont Morgan, allora l’uomo più ricco del mondo, acquista una stilografica di smalto pechino verde e oro (cannuccia con serbatoio); nel 1909 due stilo, una in smalto pechino bianco e nero a pallini bianchi, l’altra in smalto verde a pallini bianchi.
Nel 1910 vengono confezionati i “Tom Pouce”, porta mine in oro, tempestati di brillanti con sigillo in onice, oppure in giada e tartaruga. Dal 1911 Cartier propone ai suoi clienti penne Waterman, decorate secondo sue istruzioni d’oro bianco levigato o rabescato, cerchiate da diamanti con taglio a rosetta ed impreziosite dallo zaffiro cabochon. Dopo la grande guerra
commercializza così i più bei modelli dei migliori fabbricanti, prima di diventare a sua volta uno dei più grandi nomi della stilografica, nascono così le stilo/orologio, le stilo/calendario e le stilo/accendino.
Gli effetti disastrosi della crisi del ventinove inducono la Maison Cartier a sviluppare sempre più la produzione di oggetti meno costosi, anticipazione di una politica commerciale che sarà consacrata nel 1970 dalla creazione del marchio “Les Must de Cartier”.
Nel 1936/37 nascono penne e matite con il corpo in bambù e finiture in oro, modelli che verranno riproposti nel 1956 e poi nel 70 completamente in oro.
Durante gli anni della seconda guerra mondiale Louis Cartier sceglie la libertà ed emigra negli Stati Uniti, dove muore nel 1942, come il fratello Jacques.
Gli anni cinquanta sono quelli di una laboriosa ricostruzione, ma in tempi così difficili anche la clientela ricca esita ad ostentare uno stile di vita lussuoso. I “Must” danno nuovo impulso alla creazione di strumenti di scrittura, e unitamente alla produzione di accendini ridanno vigore alla Società.
Nel 1976 nasce la penna a sfera ovale, primo oggetto da scrittura tra i “Must”, e nel ’79 la stilografica ovale. Nel 1986 viene posta sul mercato la “Pasha”, penna prodotta in serie limitata, che riprende lo stile classico e l’emblema del lusso.
Nel 1991 appare una penna lussuosa, ma più accessibile, la “Panthère” e due anni dopo nascono i “Must II”, dal corpo decisamente lineare privi di attributi classici.
Nel 1995 viene presentata una penna d’alta gamma la”Louis Cartier” che nel 1997, anno del centocinquantesimo anniversario, viene arricchita da altre versioni, e dal lancio della “Diablo”; inoltre viene ripresa la lavorazione del platino che il fondatore iniziò per primo ad applicare ai mezzi di scrittura. Questa opera pone definitivamente la Maison Cartier nella Storia della scrittura.

- DUPONT - Mozart N° 0702 1992 D3 (con convertitore B2a). Pennino Dupont avvolgente 18 Kt. Corpo in argento laminato con incise le note del “Requiem”. Edizione limitata a 1000 esemplari.
 

 

 



Partendo da sinistra :

- KORO - Russia 1917 N° 2953 1989 D3 (con convertitore B2a) Pennino trin fashion gold Plated. Corpo in ottone lucidato bianco-
  rosso – URSS;
- Russia 1917 N° 2825 1989 Matita con caricamento a pulsante (parure con la precedente.

- CAENAHO - Sputnic C003 1957 B2a Pennino in acciaio semicorazzato. Corpo in Acciaio pantografato CCCP (URSS);
- Sputnic C003 1990 B2a Come sopra.

 


 



Partendo da sinistra:

- HARLEY-DAVIDSON - 720352 Bleu Saphir N°134342 1993 D3 (con convertitore B2a) Pennino classico H.D. bicolore. Corpo in
  metallo blu Cobalto, finiture cromate. Design Ines Dugelay – France;
- Spirit of Harley N° 0021519 1997 D3 (con convertitore B2a) Pennino Trim fashion iridio bicolore safety. Corpo in Titanio
  lavorazione“millerighe”con cappuccio e fondello in Resina acrilica nera.

- ESTERBROOK - 1960 B1f Pennino classico Estebrook acciaio 1551. Corpo in resina Vegetale blue marmorizzata con cappuccio
  nero e finiture cromate. USA.

- OHTO - Freccia 1990 D3 Pennino multi angle in acciaio. Corpo in acciaio satinato. Japan

- MATSURI - BBA 1992 D3 Pennino corazzato fine gold plated. Corpo in abs nero con anelli colorati intercambiabili Design Ines
  Dugelay. Japan .

- PILOT - Capless 1988 D3 Pennino 1189 rientrante 147 Kt. Corpo in resina vegetale nera con finiture cromate. Meccanismo a
  scatto per la fuoriuscita del pennino. Japan.
 

 

 



Partendo da sinistra :

- DIPLOMAT - 2000 D3 (con convertitore B2a) Pennino classico Diplomat bicolore cesellato M. Corpo in lacca amaranto con
  finiture gold plated. W. Germany.

- DAUER FEDER - 1970 B2a Pennino classico Dauer Feder 4 gold plated. Corpo in resina amaranto con finiture gold plated.

- WILSON - 1960 B2a Pennino semicorazzato in acciaio. Corpo in resina verde con finiture Cromate.

- BOHLER - Original N° 111 F 1955 Pennino classico 14 Kt. Corpo in resina nera con finiture gold

 

 

 



Partendo da sinistra :
- HERO - Mod. 261 1995 B3d Pennino Trim fashion gold plated Hero. Corpo in lacca marrone con disegni gold plated. China;
- Mod. 240 1993 B3d Pennino semicarenato gold plated. Corpo in resina verde con cappuccio in acciaio satinato. Shanghai China
  (è il quinto modello partendo da sinistra).

- POPPENEX 920 - Mod. Shanghai 998 1995 B3d Pennino carenato gold plated. Corpo in finta lacca verde con sfumature nere;
  carenatura e finiture gold plated China.

- GUIGUAN - Mod. 10 1995 D3 Pennino classico iridium B – Germany. Corpo in metallo satinato verde con finiture gold plated.
  Hong Kong.
- 8821 - 1993 B3d Pennino corazzato gold plated. Corpo in alluminio verniciato marrone con righe orizzontali gold plated. China.

 

 

 

(continua)

 

 

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piazzascala.it - giugno 2017