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tratto dalla newsletter n. 29 maggio 2016

dell'Archivio Storico Intesasanpaolo

Il personale della sede Comit di Palermo, 10 aprile 1937 (fotografo sconosciuto).
In basso a destra, indicato dalla freccia, Enrico Aguglia

 

Qualche settimana fa Vincenzo Aguglia, figlio di Enrico (1895-1986), ragioniere, impiegato della Comit dal 1922 al 1955, ha inviato all’Archivio storico la foto qui pubblicata, scattata sabato 10 aprile 1937 nella sede della Banca Commerciale Italiana di Palermo, via Napoli. Dopo il bombardamento del 1° marzo, al quale si fa riferimento nella testimonianza che segue, il 15 marzo 1943, come si evince dai documenti dell’Archivio storico, la Direzione della Comit deliberò l’erogazione all’Aguglia di 400 lire “per il lodevole comportamento dimostrato in occasione dei recenti bombardamenti sulla città”.
Il graditissimo dono era accompagnato da un breve testo di testimonianza, che volentieri pubblichiamo.

 

Il 1° marzo del 1943 Palermo subì un massiccio bombardamento che distrusse il porto e la zona circostante via Napoli, ove ancora oggi vi sono i resti delle case crollate (!). Lo spostamento d’aria fu tale che il portone d’ingresso della banca, lato “galleria” di via Maqueda, fu scardinato tanto da non poter essere più adeguatamente chiuso: ovviamente ci fu un fuggi-fuggi generale. Con grande senso di responsabilità e fedeltà all’Istituto, mio padre, con un usciere, rimase a guardia della Banca, chiudendo alla meno peggio il portone divelto e ponendovi dietro dei tavoli e quant’altro potesse assicurarne una chiusura valida ad impedire l’ingresso dei ladri.
Mio padre mi raccontava che rimasero per il resto della giornata e della notte svegli, a parlare a voce alta, fingendo di chiamare altri colleghi per dare la sensazione all’esterno che all’interno vi fossero diverse persone. L’indomani il portone fu riparato ed il direttore locale dell’epoca (credo si chiamasse Restivo) encomiò mio padre, proponendo alla sede centrale di Milano, quale riconoscimento, l’erogazione di mille lire (1000 lire di allora!). Ma con il precipitare degli eventi politici e bellici (correva l’anno 1943) mio padre non seppe mai che fine avesse fatto quella proposta.
Mio padre è deceduto nel 1986 e nei suoi cassetti tempo fa ho rinvenuto questa foto che desidero oggi inviarvi, sicuro di fare cosa gradita al mio papà, perché venga custodita nel vostro Archivio storico.

 

 

 

 

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piazzascala.it - maggio 2016