Inizio 2017. Che strano momento della vita quello che sto vivendo! Ho
tutto ciò a cui un comune mortale potrebbe aspirare: dai mezzi
finanziari sufficienti ad una discreta salute, da una certa cultura ad
un buon inserimento sociale, eppure l’anima a volte è triste. Perché?
Non appagato in toto dei sacrifici e delle rinunce fatti per ottenere
questa agiatezza che potesse fare da contraltare ai momenti economici
familiari difficili passati durante l’infanzia, per i quali forse non
sono riuscito a contemperare l’obiettivo professionale, in larghissima
parte peraltro realizzato, con l’illusione di essere capito da chi era
davvero miope di fronte agli affetti familiari, se vuoi anche
apparentemente non manifesti rispetto alla loro vera ed autentica
esistenza? Ossia, per dire meglio, perché detti affetti che volevo
curare e consolidare, non sono stati adeguatamente recepiti in quanto,
proprio nel mentre mi stavo proiettando con tutte le energie verso
obiettivi che dovevano dare tranquillità e sicurezza anche per il futuro
a tutto il mio entourage familiare, sono stati sottovalutati?
Circostanze queste che non solo non sono state capite, ma che hanno
anche inferto un pesante pregiudizio ad una carriera che si era già
preannunciata entusiasmante e che avrebbe sconfinato negli USA, in tutta
Europa ed in Italia, certamente di molto superiore a quella, già buona,
che per me si è materializzata in loco e di cui ora “godo” i frutti?
Sacrifici non capiti che hanno purtroppo determinato pregiudizio
all’assetto familiare, con conseguenze da dimenticare!
Poi, un susseguirsi di eventi per ritrovare un equilibrio affettivo, ma
l’esperienza insegna che, in questi contesti delicati, quando succedono
certe cose, si deve spesso rincorrere l’imponderabile, più o meno
fortunato. E così è stato per me. Ma chi lo potrà mai capire?
Ed infine è l’età avanzata a rattristare. E a nulla serve, ma questa
vuol essere una battuta iniziale che, al giorno d’oggi, taluni abbiano
pensato di definire i vecchi con lo pseudonimo di…” diversamente
giovani”; ma bando a questi ragionamenti per iniziare una lunga
chiacchierata che, come è mio costume, non segue mai un filone ben
preciso, ma si estrinseca in rivoli diversi: quelli che si presentano al
momento, caratterizzati però da una mia assoluta e sincera genuinità
interiore.
Arnaldo De Porti
dal libro "OMNIA DE OMNIBUS… - Quando non ci si può staccare per
amore da due città, anche se, a volte, verrebbe la tentazione di…"