Sono le 4.27....
di Beppe Lante (Torino)

e come molte mattine, direi quasi tutte nell'ultimo periodo della sua giovane vita, arriva con una sigaretta in bocca spenta due anni fa.
"Fa molto male" continuava a ripetere a se stesso ed anche ai pochi passanti radi come le zanzare d'inverno. Molti in percentuale si avvicinavano al portone enorme di ferro e vetro che avrebbe di lì a poco varcato lui stesso.
Un pò di foschia, qui.
Appena fuori città è nebbia, anche fitta.
I vetri dei negozi vibrano. Sembrano dire: "Fateci ancora dormire", mentre le goccioline dei primi freddi umidi scivolano verso il marciapiede lasciando dietro di loro strisce che disegnano mosaici d'autore.
Un caffè non zuccherato alla macchinetta tuttofare posta in fondo all' ufficio Controlli. C'è già il solito capannello di persone formato in gran parte da colleghi chiamati "uomini della notte", coloro che durante il sonno della città intervengono sia dentro che all'esterno per sistemare nel miglior modo possibile le funzioni per un servizio almeno soddisfacente.
Tutto un ricordo.
Oggi sono le 4,33 e Pino il bus lo prenderà qualche minuto più tardi. E' domenica ed è estate piena. Ci sono già 24 gradi..... "dovrò accendere l'aria condizionata subito sperando che funzioni".
Saluta. Monta sul 3509. Un sorso d'acqua.
Partenza. Uscendo dal deposito un bagliore: l'inizio di un sano temporale che gli ricorda altre goccioline sulle vetrine.
Pino fischietta Gabbani, che alla sera suona sulla chitarra quando non frequenta un corso per disegno pubblicitario. Alla prima fermata del percorso salirà una ragazza .... l'unica passeggera per un lungo tratto. Un bel sorriso.... si parlano... chissà....
Poi sarà un altro ricordo. Magari ci sarà di nuovo quella ragazza..... sicuramente stamani c'è gelo.... è quasi Natale!

beppelante