Il vecchio l’ho visto una mattina
stava seduto sopra una panchina
di ruvido marmo
che il sole scaldava
lanciando i suoi raggi
tra nubi vaganti.
Stringeva il bastone
guardando lontano,
pareva dormisse
lo sguardo un po’ assente
rovistando il passato
abbandonato il presente.
Al mio timoroso saluto
ha sempre risposto
accennando un sorriso
e con un cenno di mano.
E’ stato così di mattina in mattina
fino all’ultimo giorno
quando ormai l’ estate finiva
e facevo ritorno
ai miei soliti affanni
affrontati per anni.
Quel giorno, ricordo,
la panca era vuota
sebbene scaldata da un tiepido sole.
Nei pressi una bimba
stringeva al suo petto
un bianco micetto.
Le chiesi notizie del caro vecchietto
rispose piangendo con un filo di voce:
“Il nonno non c’è
“è morto stanotte”.
Caro vecchio dal nodoso bastone
sarai un ricordo
della mia estate passata
e vivrai nel mio cuore
per sempre, seduto scaldato dal sole
su quella panchina di ruvido marmo
lo sguardo un po’ assente
rovistando il passato
abbandonavi il presente.