DUE FRATELLI
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Seduto su
quattro pietre brune
là sopra il
colle
di fronte a
Tavolara
un vecchio
scruta la terra,
il mirto, il
corbezzolo
e l’oleandro
mentre la
mente vola
e raccoglie i
suoi pensieri
e i ricordi
di una vita
intera.
Al molo
due vecchie
barche
più del
pescatore stanco
dormono
sulla bianca
sabbia.
Il mare ne ha
corroso i legni
che odorano
di pesci
e di reti,
e mentre i
raggi
di un sole
ancora caldo
calano
spingendo lunghe ombre
sulla distesa
calma
del mare
ascolta il
grido del gabbiano
bianco
che va
cercando
un porto
franco
dove posarsi
a riposare.
Il vecchio e
il pescatore
sono fratelli
di due
diverse vite
che una
stessa madre
ha partorito:
il primo ha
amato la campagna
l’altro le
profondità del mare.
Presto la
morte
li unirà per
sempre
in una terra
amica.
Pubblicata su
“Frate Ilaro 2014” di Mirco Manuguerra.
Commento:
Destini diversi di una
stessa origine: è la storia dell’intera umanità. Ed è questo lo
specchio
attraverso
il quale possiamo meglio riconoscere che la grande ricchezza
che abbiamo perso per strada,
per colpa
di culture nemiche, è la Fratellanza.
Antonio
Annunziata
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