LA SQUADRA
 
 


  La squadra (Antonio Annunziata è il primo a sinistra degli accosciati)

Milano, anni settanta, pressappoco o giù di lì,

della nostra squadra vorrei parlare qui.

C’era lo Scotti punta di diamante,

ed il Rossetti mediano di rottura assillante

e poi il Tarenzio al centro difensore

di piedi e di testa grande colpitore.

Alla difesa dei pali l’Elio Lunghi

parava di tutto anche erba e funghi.

E c’ero pure io, il terzino, l’Annunziata

che già a quel tempo aveva la pelata.

Oltre ai suddetti in squadra c’era

“banana” Bocchiola, Moi, “jolly” Frontini ed il Piovera.

 

Ci siamo conosciuti al Torneo degli Uffici,

prima nemici, e subito appresso amici.

Eravamo della ex-Comit impiegati bravi e tosti

che al sabato mattina, a tutti i costi,

sia col freddo, la pioggia od il nebbione,

scendevamo in campo a dare quattro calci ad un pallone.

E le nostre non erano solo sfide, bensì battaglie

giocate con ardore e alla fin d’ogni schermaglie

con la fronte, bagnate di sudore avevamo anche le maglie.

 

Eravamo giovani allora e correre dietro ad una palla

ci faceva di mese in mese in banca stare a galla,

e quando dagli uffici dell’esecutivo siamo saliti in direzione

ci siamo ritrovati in tanti a combattere col “Camillo” altra tenzone. 

 

Io ero quello che amava organizzare incontri,

tornei, trasferte in altri campi, le sfide con la DC, epici scontri

e di tutti questi il lunedì mattina di buon ora

scrivevo il resoconto facendone la storia.

 

Ora che siamo tutti un po’ vecchietti e stanchi,

che abbiamo l’anca sbirola e ci dolgono schiena e fianchi,

ora che la vita ci ha portato a correre su binari

molto diversi, ci piace ricordare quei tempi per noi lontani  e cari

quando ad un goal fatto ci piaceva vedere la rete scossa dal pallone

e, stringendoci in un abbraccio, ognun di noi si sentiva un gran campione.

 

Antonio Annunziata

 

 

 


 

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piazzascala.it - aprile 2018