Diceva un toro adulto, bello e assai possente
ad altri amici tori nei pressi del
torrente:
“Ma guarda che doveva capitare
a un toro come me cui piace stare
qua in campagna lontano dalle gente
anche se da mangiare c’è poco e niente.
“Insomma, c’eravate pure voi, l’altra
mattina
quando m’han caricato sopra un furgone,
e la cosa già mi fece girare di coglione,
per portarmi nella Plaza de Toros de
Linarese
al solo scopo di farmi toreare
con un giovane torero di nome Manolete
che di tori ne ha ammazzati quanti pesci in
rete.
“Lo sapete anche voi che questo Manolete è
un torero
che per fama ci invidia il Mondo intero,
e così quando lo seppi mi prese una gran
voglia
di far fagotto perché tremavo al pari di
una foglia.
“Pregai allora il mio Signore che a
Manolete fosse capitata
una giornata di scarsa forma, e una cornata
gli pigliasse ed un collasso
lo facesse restare nell’arena come un sasso
“.
Le cinque della sera eran suonate
quando il toro fu spinto a
bastonate
a torear col prode Manolete a cui le donne
gettavan fiori, baci a mille alzandosi le
gonne.
E fu così che il toro, approfittando di una
distrazione
del suo torero, una cornata alla altezza
del polmone
gli poté dare chiudendo in un lampo la
tenzone.
Ora il nostro toro che dalla morte s’è
scampato
al suo pascolo e alle sue manzette è già
tornato.
L’aver fatto fuori un torero come Manolete
lo ha reso famoso tanto che nelle tivvù via
rete
è già ammirato come un grande attore.
Tutti lo temono e gli scrivono lettere
d’amore
e nessuno più lo vuole per toreare
nell’arena
paventando di prendersi una cornata nella
schiena.
La storia qui finisce e al toro Isleo
adesso
resta una comoda vita di fama e sesso.
Matando Manolete una pensione serena ha
assicurata
e passa flirtando con le manze la giornata.
Antonio Annunziata
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