IL TORO ISLEO E MANOLETE  



Diceva un toro adulto, bello e assai possente

ad  altri amici tori nei pressi del torrente:

“Ma guarda che doveva capitare

a un toro come me cui piace stare

qua in campagna lontano dalle gente

anche se da mangiare c’è poco e niente.

“Insomma, c’eravate pure voi, l’altra mattina

quando m’han caricato sopra un furgone,

e la cosa già mi fece girare di coglione,

per portarmi nella Plaza de Toros de Linarese

al solo scopo di farmi toreare

con un giovane torero di nome Manolete

che di tori ne ha ammazzati quanti pesci in rete.

“Lo sapete anche voi che questo Manolete è un torero

che per fama ci invidia il Mondo intero,

e così quando lo seppi mi prese una gran voglia

di far fagotto perché tremavo al pari di una foglia.

“Pregai allora il mio Signore che a Manolete fosse capitata

una giornata di scarsa forma, e una cornata

gli pigliasse ed un collasso

lo facesse restare nell’arena come un sasso “.

Le cinque della sera eran suonate

quando    il toro fu spinto a bastonate

a torear col prode Manolete a cui le donne

gettavan fiori, baci a mille alzandosi le gonne.

E fu così che il toro, approfittando di una distrazione

del suo torero, una cornata alla altezza del polmone

gli poté dare chiudendo in un lampo la tenzone. 

Ora il nostro toro che dalla morte s’è scampato

al suo pascolo e alle sue manzette è già tornato.

L’aver fatto fuori un torero come Manolete

lo ha reso famoso tanto che nelle tivvù via rete

è già ammirato come un grande attore.

Tutti lo temono e gli scrivono lettere d’amore

e nessuno più lo vuole per toreare nell’arena

paventando di prendersi una cornata nella schiena. 

La storia qui finisce e al toro Isleo adesso

resta una comoda vita di fama e sesso.

Matando Manolete una pensione serena  ha  assicurata

e passa flirtando con le manze la giornata.



Antonio Annunziata

 

 

 


 

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piazzascala.it - gennaio 2018