C’era un
pollaio ed una vecchina
che aveva un
gallo e galline una ventina.
Chi portava
avanti l’azienda era la vedova Nunziata
che al
mercato vendeva uova fresche di giornata.
Un giorno
ebbe una bella pensata
e un secondo
gallo all’allegra brigata
volle donare
alle sue belle gallinelle
sperando di
portare i suoi guadagni alle stelle.
Ma come è
noto in tal frangente
mettere due
galli nel pollaio non è cosa intelligente
perché
saranno beghe e solo guai
e i guadagni
sperati non arriveranno mai.
E così fu
perché i due galli invece di pensare
alle
gallinelle del pollaio da scopare
si misero ben
presto a litigare
e così le
uova di giornata vennero a mancare.
Tutto d’un
tratto la vedova Nunziata
si vide la
covata dimezzata.
Ma non pensò
di dar colpa ai due galli
ma alle
incolpevoli gallinelle, e dalli, e dalli
un po’ alla
volta le portò al macello
o fece tirar
loro il collo dal fratello.
Restò sola
così con i due galli che nel primo mese
fecero a gara
a dar la sveglia alla vecchina
assieme alle
campane delle chiese.
Poi a poco, a
poco, smisero quel gioco
scegliendo un
angolo di casa appresso al fuoco,
e
appartandosi in silenzio, sempre più spesso
iniziarono a
fare – indovinate un po’ – fra loro sesso.
Ora la vedova
Nunziata non esce più di casa e sai perché?
A turno i due
galli han preso a fare coccodé!
Antonio
Annunziata
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