Dice il topolino all’amico
Sorci Nello:
“L’altro giorno Checco, er
“biondo”, ch’è bidello
ha cercato de pigliamme col
rastrello
e m’ha rincorso gridando per
la scola
e di schiacciarmi con la
scarpa della suola
pardon,
mi scuso e mi correggo
con la suola della scarpa è
giusto dire.
“Tutto è nato quanno una
scolaretta,
manco più ‘na ragazzetta,
m’ha veduto avvinghiato a
una polpetta
è balzata sopra un banco a
gridare come un matto:
“Aiuto, aiuto salvatemi dal
ratto!!!”
“Tu lo sai amico mio che la
Natura non c’ha fatti belli
ma di tanti non semo noi
solo i bruttarelli
Se tu guardi anche gli umani
hanno ceffi de galera
da esporre come “mostri” nei
Musei della Cera.
“All’inizio della specie, da
salotto, i topolini
erano bianchi, dolci,
profumati, bei tipini
tanto che nell’alto mondo
delle gran dame
erano ricercati “Cicisbei”
per le stanze del reame.
“Poi la vita di città, gli
scappamenti dei motori,
i rifiuti, i veleni, le
acque sporche ed i rumori
han mutato i nostri geni,
ed ecco qua
come semo diventati col nuovo DNA.”
Così parlava er sorcio al suo vicino quatto, quatto
con fare saputello perché de scola, mentre er gatto,
compare der sorcio stesso, l’osservava da sornione
e così come stabilito dar copione
che da anni è stato dalle parti sottoscritto
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aspettava di entrare nella scena come attore
e rincorrere quel sorcio roditore.
La Natura si sa pretende che tra sorci e gatti
ci sia perenne guerra e alla fin dei fatti
sia il micio il vincitore
ed il sorcio lo sconfitto.Lo crediamo
tutti quanti, ma la pura verità
è che essendo furbi e scaltri
per avere un posto dove star con gli altri
mille, e mille anni fa
si sono visti, parlati, accordati e a ciascun la fetta
della torta divisi senza fretta
dando a ciascuno quello che gli spetta.
“Impossibile!” qualcuno certo ci dirà,
ma non dategli orsù retta!
Queste son cose che gli umani usano fare da millenni
senza ritegno né sensi di vergogna
tanto riescono a scansare sempre la giusta gogna.
Così facendo ingannano celibi e ammogliati
che nel Governo del Paese li ha votati
ignorando di venire dagli stessi poi gabbati.
Quindi mò, perché er sorcio con er gatto,
la volpe e la gallina, il leone con l’agnello
non possono giocare e far crede a questo e a quello
d’essere nemici per la pelle e far finta di lottare
per un tozzo de pane da magnare?
Dice il vero il topolino o cose false e solo maldicenze?
Ai posteri rimandiamo l’ardue sentenze?...
Antonio Annunziata
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