SCATOLA A SORPRESA
da La Settimana Corta - numero unico Natale 1961
 

Ore 18,30 — Quartiere generale delle ragazze.
• La piccola stanza, quasi una scatola, con i suoi armadi tutti in fila, è ancora buia e silenziosa ma già qualcosa, un lieve senso di attesa, aleggia nell'aria.
Un passo affrettato, una luce ed ecco la prima fanciulla, colei che — più velocemente — è riuscita a riporre carte e pratiche, uno sguardo all'orologio ed un altro al cipiglio del capo.
Poi due, tre, dodici ragazze si affollano nel poco spazio disponibile. Ci siamo tutte?
No, manca la diciassettesima, quella che proprio questa sera desiderava, voleva uscire in orario e che è stata bloccata da una lettera urgente all'ultimo minuto. Nel silenzio dell'ufficio, ormai quasi vuoto, la poverina rivolge sguardi imploranti all'orologio che, ahimè, corre troppo veloce.
Intanto nella scatola la confusione ha raggiunto il massimo.
— Scusa, permesso, potrei aprire il mio armadio? — Questa gentile richiesta è rivolta a quella dell'armadio accanto che, per aprire il suo, deve fatalmente usurpare lo spazio vitale della vicina.
— Forse che dovrò passare sul tuo cadavere per poter raggiungere il mio soprabito?
— Mi date un pò di spazio?
— E di che spazio vuoi avere bisogno tu, che sei una silfide?
— E' permesso lavarsi le mani?
Davanti allo specchio del lavabo, largo come un fazzoletto, tre ragazze di affollano per controllare il trucco o la pettinatura ; ed è già un miracolo quando gli occhi non incontrano la delicatezza di una gomitata oppure di una spazzola maneggiata con molta perizia ma con meno prudenza.
In tali condizioni, vana speranza raggiungere l'acqua e il sapone, ingredienti così necessari dopo tante ore passate in mezzo alle cartacce.
— lo vorrei pettinarmi. — Questa l'invocazione della più piccola che, inutilmente, da più di cinque minuti ha cercato di farsi strada fra le braccia e le teste delle colleghe, riuscendo solo, a malapena, a veder riflesso nello specchio un occhio e — a tratti — un pezzetto di naso.
— Ragazze, che ne dite del nuovo acquisto?
— Il nuovo acquisto? — Nell'Improvviso silenzio, quindici ragazze alzano il naso incuriosite, in atteso delle ulteriori notizie che l'Informatissima si irrotta ad aggiungere :
— Dov'è?
— Mistero, l'ho incontrato nelle scale.
— La portai ! ! ! — Comincia l'urlo disumano dell'ultima arrivata che, avuto in sorte l'armadio vicino olla porta, viene a trovarsi inevitabilmente in vetrina ogni volta che una ragazza entra ed esce.
— Forse che, come spiriti, possiamo uscire dal buco della serratura?
A poco a poco, una dopo l'altra, a stento e fatica riescono a vestirsi; un ultimo sguardo di controllo nello specchio e via, verso l'aria libera, verso la vita vera.
Nello spogliatoio, ormai silenzioso, rimane solo la diciassettesima che, ormai rassegnata al ritardo, stancamente ripete i gesti di tutti i giorni, controlla distrattamente il trucco, esce.
Ore 18,45. Il quartier generale è vuoto e buio, con i suoi armadi tutti in fila; in silenzio attende, con uri altro giorno, un nuovo assalto di diciassette ragazze scatenate.

 

Sacco Anna Maria

 

 

 

 

Segnala questa pagina ad un amico




 

 

piazzascala.it -  settembre 2016