"Cercherò
di farvi un resoconto il più dettagliato possibile del
mio colloquio con Renzi che si è svolto in maniera
riservata . Sono stati dieci minuti circa e spero di
essere stata efficace. Scriverò quello che ricordo il
più puntualmente possibile... Non sempre userò le parole
esatte del colloquio, che non posso riportare come se
fossero registrate, o forse l’esatto ordine cronologico
degli argomenti trattati, ma i contenuti sono riportati
il più fedelmente possibile. Questa nota è pubblica . Se
ci sono inesattezze Renzi potrà intervenire. Questa
mattina, giunta a Taranto, ho chiesto per telefono al
Presidente Michele Emiliano di darmi la possibilità di
accedere alla conferenza stampa del presidente del
Consiglio Renzi che si svolgeva in prefettura. Ringrazio
il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano,
per aver immediatamente corrisposto alla mia richiesta.
Quando è terminata la conferenza stampa, ho avvicinato
Renzi e mi sono presentata ricordandogli di avergli
chiesto un colloquio due anni fa. Si è subito ricordato
di me . " ah lei è la famosa pediatra ..." e mi ha
chiesto, prontamente, di seguirlo per prendere insieme
un caffè in una saletta riservata….
Nella saletta allestita per il caffè non c’erano
giornalisti e telecamere. Sono venuti anche il ministro
Del Rio, che è un medico, e che ho invitato, per questo,
ad avvicinarsi e la viceministro dello sviluppo
Economico Teresa Bellanova che è stata subito chiamata
ad avvicinarsi da Renzi. Il colloquio pertanto si è
svolto tra me e Renzi alla presenza dei due citati.
Renzi: “ finalmente ci incontriamo anche se dopo due
anni“ Io: “Lei non mi ha certo chiamata come si era
impegnato a fare. Sono qui perché me lo ha consentito il
presidente Emiliano”. Non ha obiettato. Ho detto a Renzi
che, secondo dati ufficiali prodotti da ARPA Puglia e
liberamente scaricabili dal sito governativo dell’ISPRA,
alla fine del precorso di attuazione dell’AIA rimarranno
12000 cittadini tarantini esposti a rischio cancerogeno
che la scienza definisce “di misura inaccettabile” e che
i tarantini non possono essere certo grati al governo
per questo.
Renzi subito: "Allora mi dia lei la soluzione, volete la
chiusura?”. Io ho detto che la responsabilità delle
scelte è del governo e quindi sua, e che il mio compito
in quel momento era fare presenti questi dati perché un
domani lui e nessuno non possa dire che non sapeva e
ritenersi assolto da questa responsabilità.
Allora lui ha detto “Anche una signora, una volta,
voleva farmi credere che l’inceneritore faceva venire il
tumore ed invece ….” Io gli ho detto che non riferivo
opinioni personali , ma dati scientifici pubblici ed
incontestati. Ho chiesto a Del Rio una conferma ,
perché, in quanto medico, queste cose dovrebbe
conoscerle bene. Ha fatto un impercettibile cenno che mi
è parso un sì . In sostanza non ha negato, ma non è
intervenuto a confermare verbalmente rinforzando la mia
comunicazione. Credo che il suo silenzio non sia però
passato inosservato a Renzi che ha taciuto un attimo con
una espressione “sospesa”, di quelle con le quali spesso
lo si ritrae mentre riflette.
La Bellanova è intervenuta: "Volete farci passare per
assassini!", ha detto, chiaramente concitata, “
…assassini". Credo che le grida “assassini “ che si
erano sentite chiaramente provenire dalla strada
l’abbiano colpita. Non sono intervenuta su questo punto.
In conferenza stampa avevano detto che a Settembre
saranno consegnate le cinque scuole dei Tamburi. Io sono
intervenuta su questo secondo tema dicendo che se pure
bonificavano le scuole, nei giorni di vento forte si
sarebbero nuovamente inondate di polvere proveniente dai
parchi minerali , polvere che imbratta tutto, polvere
che la gente si ritrova addosso ( ho fatto il cenno
delle mani sporche), nelle case e dappertutto e che la
copertura dei parchi doveva essere completata già dal
2015….ho di fatto rinforzato quello che Emiliano ha
detto chiaramente in conferenza stampa e cioè che “Non
si può bonificare senza chiudere la fonte inquinante”.
La Bellanova ha detto che i parchi sono anni che sono
scoperti , loro devono trovare i fondi per coprirli e li
troveranno producendo. La vice ministro parlava
chiaramente concitata e il suo pensiero non è
traducibile in maniera lineare. Ha aggiunto che loro col
decimo decreto hanno nominato tre esperti per verificare
il piano ambientale . Ho eccepito che nessuno di loro è
un medico.
Renzi ha detto che come in tutto il mondo anche a
Taranto si può produrre in maniera sostenibile . Ho
obiettato che non è possibile rendere sostenibile un
impianto di quelle dimensioni, così a ridosso della
città e con quelle metodiche produttive e che a Duisburg
hanno distanziato l’area a caldo e i parchi minerali li
hanno al porto di Rotterdam.
Renzi ribadiva che “stiamo seguendo un percorso di
legge” e ha aggiunto che “le valutazioni sanitarie che
lei fa sono state già esaminate dagli esperti”. Ho
obiettato che il loro percorso di legge comprende un
emendamento poi trasformato in legge sulla Valutazione
del Danno Sanitario. E che quella posticipa le analisi
sul danno alla salute. E che questo non si può
accettare. Mi è parso (posso sbagliare) che non mi
seguisse su argomenti così tecnici. “Noi stiamo seguendo
un percorso di legge", ripeteva, “per rendere
compatibile …” mi ha salutato si è allontanato insieme
alla Bellanova.
Ho detto a del Rio, che era ancora lì, che mi pareva che
il presidente Renzi, non essendo un medico, le questioni
sanitarie non le seguisse bene. Ha risposto che secondo
lui le capiva bene. Ho chiesto un tempo più disteso per
entrare nel dettaglio. Del Rio ha risposto che non ce
n’è bisogno perché loro hanno i loro esperti anche in
materia sanitaria. Ed è andato via anche lui .
Sono rimasta sola nella saletta con i camerieri e mi
sono fatta servire una spremuta. Avrei potuto dire di
più e meglio. Il tempo era stretto , l’argomento
complesso, il colloquio a tratti concitato. Ho fatto il
possibile. Non avevo neanche l’abbigliamento adatto, non
mi ero preparata all’incontro inaspettato e venivo
correndo da una mattinata di ambulatorio pediatrico a
Palagianello. Spero di aver inciso un po’. Comunque la
voce della città “un po’" è arrivata. Spero.
Annamaria Moschetti
dalla Voce di Taranto |