Lo stupro e' prescritto, e la bella Giustizia italiana si e' addormentata
C'era
una volta una bambina di 7 anni violentata ripetutamente dal
convivente della madre che fu trovata per la strada ad
Alessandria, in condizioni precarie; portata in ospedale, le
riscontrarono traumi da abusi e infezioni trasmesse
sessulamente. La madre quando andava a lavorare, la lasciava
ad un mostro, che era il suo compagno: la bambina oggi e'
una donna di 27 anni e vuole solo dimenticare e non so se
canta I'm OK (C'era una volta una ragazza che nella
sua infanzia aveva imparato come crescere vivendo in una
guerra che lei chiamava casa e mai aveva saputo dove girarsi
per mettersi al riparo dalla tempesta)
Noi no, io non posso tacere.
La Giustizia si era dimenticata di lei e anche del suo
aguzzino, di quell'infame individuo a cui erano stati dati
12 anni di carcere e non ne ha passato neanche uno dentro,
ma ha girato fuori, libero e senza pentimenti tra un appello
e l'altro e continua a esistere.
La madre non ha capito mai cosa accadesse alla sua bambina,
nessuna compagna di scuola o maestra ha avuto un dubbio.
Nessun legale ha chiesto come finisse quel processo.
Dimenticato tutto, dimenticata lei e se la ricordano oggi
perche' fa notizia che il procuratore generale di Torino
Francesco Saluzzo, abbia detto che il processo dopo 20 anni,
si e' concluso senza alcuna condanna, prescritto, e si scusa
e rincalza la giudice della Corte d'Appello Paola Dezani: 'Questo
e' un caso in cui bisogna chiedere scusa al popolo italiano'.
Ha dovuto prosciogliere il violentatore di una bambina,
condannato in primo grado a 12 anni di carcere dal tribunale
di Alessandria, perche' e' trascorso troppo tempo dai fatti
contestati: vent'anni. Tutto prescritto. E come possiamo
trovare forza e coraggio da queste infami notizie? Cosa
raccontare a quelle donne che subiscono violenza e cosa
dire? Non ci sono case d'accoglienza, fondi, non hanno dato
niente alle Associazioni di donne, se non parole convegni
appuntamenti... Caduto tutto miserevolmente nel vuoto. E
perche' dobbiamo dire denuncia denuncia, trova la forza di
reagire?
Dobbiamo stare con gli occhi aperti e invitare a farcela da
sole, reagire come ogni persona che ha a cuore la vita,
imparare a difenderci, da sole, con l'aiuto di una palestra,
imparare a sferrare colpi, a muoverci consapevoli che anche
un esile corpo di bambina puo' reagire su una montagna di
cattiveria, imparare a urlare e a chiedere aiuto anche
sottovoce.
Questa e' una favola vera finita molto male, perche' la
giustizia e' sfatta, e l'indifferenza regna sovrana ma tu
piccolina sappi che qualcuno risponde, possiamo farcela
insieme.
Ricordo la canzone Beatiful, cantata da Christina Aguilera,
che sa cosa significa la violenza in famiglia e racconta in
musica: 'Non mi abbatto oggi. Si, le parole non possono
abbattermi. Ogni giorno e' cosi' meraviglioso e
all'improvviso, e' difficile respirare ogni tanto, divento
insicura Per colpa del dolore mi vergogno cosi' tanto... Sono
bellissima non importa quello che dicono Le parole non
possono abbattermi.'
E non mi parlate per favore di altre Giornate.
Doriana Goracci
Riferimenti video e foto su
http://www.agoravox.it/Lo-strupro-e-prescritto-e-la-bella.html
N.B. Qual'e' l' impatto degli abusi sessuali sui minori, una
volta che sono adulti? Da una ricerca condotta in Francia
(per non andare troppo lontano) l'81% di coloro che hanno
risposto ha dichiarato di avere subito la prima violenza
durante l'infanzia, uno su due era sotto gli 11 anni al
momento del primo attacco. Queste cifre sono da confrontare
con le stime dell'Osservatorio nazionale sulla violenza
contro le donne, in cui circa 123.800 ragazze e 32.500
ragazzi sotto i 18 anni sono vittime di tentato stupro, ogni
anno.
Secondo il sondaggio, il 42% delle vittime ha risposto di
aver gia' fatto almeno un tentativo di suicidio e il 44%
sente un senso di estrema solitudine. Il 43% di loro ha
riportato un impatto significativo sulla propria salute
fisica. Uno su due e' incline alla dipendenza (alcool,
tabacco, droghe). E il 58% soffre di dolore cronico. 'Per
motivi neurobiologici, le violenze che colpiscono il
cervello e gli effetti sono visibili dalla risonanza
magnetica, hanno terribili conseguenze: perdita di autostima,
perdita di memoria, disturbi d'ansia e depressione, fobie,
tossicodipendenza '.
Lo stress del trauma colpisce anche il corpo. "Ci sono
implicazioni a livello genitale ma anche cardiovascolare,
respiratorio, digerente, disturbi dell'immunita'. Il rischio
di diabete o il cancro sono in aumento' . La terapia non
cambia la storia della vittima, ma aiuta.
L'indagine e' stata condotta da marzo a settembre 2014 per
1.214 vittime di violenza sessuale.
piazzascala.it - febbraio 2017