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Riflettono i vostri e/o nostri in Parlamento, riflettono... compreso il capo dello stato

 

RIFLESSIONE: "azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo,considerazione attenta, espressione di maturita'  e consapevolezza nell'esercizio del pensiero,considerare e valutare attentamente; in fisica e' il fenomeno consistente nel regolare e ordinato rinvio della luce da parte della superficie di separazione di due mezzi dotati di differenti proprieta'  ottiche."

I nostri e/o vostri riflettono? Mah... Piuttosto ritengo, da non praticante cattolica, di fare almeno menzione di papa Bergoglio che e' andato per i 25 anni dalla morte di don Tonino Bello a Molfetta: "...Ricordacelo ancora, don Tonino, di fronte alla tentazione ricorrente di accodarci dietro ai potenti di turno, di ricercare privilegi, di adagiarci in una vita comoda..."
Don Tonino aveva scritto una lettera, tratta da Pietre di scarto:

"Carissimi sono un po' triste perche'  so che questa lettera forse non la leggerete. Quelli che non contano niente, di solito, giornali non ne comprano. Prima di tutto perche' non hanno soldi da sprecare. E poi perche' i giornali sono diventati difficili. Anche quelli di Chiesa. Si rivolgono quasi sempre a persone istruite. E trattano argomenti che non hanno nulla a che fare con i problemi che voi vivete, con le difficolta' in cui vi dibattete, con l'indifferenza che vi circonda. Voi non fate storia. Qualche volta fate cronaca: quasi sempre cronaca nera. Eppure, chi conosce la trama dei vostri giorni sfilacciati sa che avreste da raccontare tanta cronaca bianca, da far trasalire la citta'.
Ma la cronaca bianca non fa notizia. Voi non fate storie. Perche' non sapete parlare. E, anche quando vi sentite bruciare dentro le ingiustizie della terra, le parole vi muoiono in bocca. Anzi, vi capita spesso di pensare che, forse, ad aver torto siete voi. Voi non fate peso. Eppure siete turba. Quelli che contano si ricordano di voi all'occasione del voto. Ma dopo quel momento, siete solo di peso. Voi appartenete al mondo sommerso della citta'. Quello che non cambia mai. Perche', i mutamenti riguardano quasi sempre la superficie. Come succede sul mare: oggi e' scirocco e le onde vanno di qua, domani e' tramontana e le onde sbattono di la'. I fondali, pero', rimangono inalterati. La politica vi passa sulla testa.Ogni tanto, di sopra, cambia lo "scenario", come dicono oggi. Ma voi rimanete sempre sotto la botola. Al massimo, bene che vi vada, raggiungete il livello di calpestio. Anche la religione vi passa sulla testa. e' vero che qualche volta vi afferra il cuore, fino a farvi lacrimare. Ma piu' per quei crepacci di mistero che si aprono sul pavimento, che per quelle fessure di luce che si squarciano sul tetto...".


Don Tonino Bello e' stato terziario francescano, vescovo di Molfetta-Rivo-Giovinazzo-Terlizzi, uomo di una disarmante enorme umanita' e generosita'. Ricordo anche queste parole:

"Desidero rivolgermi a voi, perche'  sono convinto che il rinnovamento spirituale puo'  partire solo da coloro che non contano niente. Riappropriatevi della citta'. Non sopportatela, ma vivetela. Vedrete: le cose cambieranno. Diversamente, non bastera' il ristrutturarsi delle istituzioni democratiche. Non saranno sufficienti i buoni propositi dei partiti. Non approdera' a nulla l'infittirsi delle cosiddette scuole di politica. Saranno inutili i piu' raffinati programmi pastorali. E non invertiranno la corsa del mondo neppure i proclami dei vescovi. L'avvenire ha i piedi scalzi, diceva uno scrittore francese. E voleva intendere che il futuro lo costruiscono i poveri. Si', il processo di conversione deve cominciare da voi. Se voi riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporrete maggiore fiducia nella solidarieta', se la romperete con lo stile pernicioso della delega, se non vi venderete la dignita' per un piatto di lenticchie, se sarete cosi' tenaci da esercitare un controllo costante su coloro che vi amministrano, se provocherete i credenti in Cristo a passare armi e bagagli dalla vostra parte, non tarderemo a vedere i segni della risurrezione. Anche per la Chiesa verranno tempi nuovi. E dal domicilio dei poveri, si sprigionera' un cosi' forte potenziale evangelizzatore, che la citta' trabocchera' di speranza."

Rifletto sugli Auguri di pace, sempre, anche e perche' non c'e' nessuna Festa imminente se non il 1o maggio che dovrebbe essere di riposo da quel Lavoro che non c'e' e solo guerre ed armamenti per il mondo strizzano l'occhio ai potenti di turno e riflettono, sui futuri guadagni.
Doriana Goracci
 


 


 

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