da "La legge per tutti" - 28 gennaio 2018
raccomandate, atti giudiziari, multe e cartelle esattoriali.
Conviene ritirare o rifiutare?
Il postino suona sempre due volte ed e' odiato dal cane. Oltre a questo, poco
si sa di questa figura, poeticamente dipinta
in bicicletta come nel film di Troisi, ma che nella quotidianita' diventa spesso
il bersaglio dei condomini. A chi non e' capitato di trovare nella cassetta delle
lettere un avviso di giacenza per una raccomandata recapitata in un orario in
cui invece era a casa? O di recuperare per caso la propria corrispondenza
infilata sotto il portone o confusa con quella di un vicino di casa? O di
ricevere l'invito a un matrimonio quando gia'la coppia e'tornata dal viaggio di
nozze? E se e' vero che, in assenza del destinatario, la
raccomandata
deve essere per forza riportata indietro,
perche' mai deve essere il cittadino a ritirarla quando il postino, il giorno
successivo, fa lo stesso tragitto e torna di nuovo nel medesimo edificio?
Insomma, Poste Italiane ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo, a volte
consegnando buste con anni di ritardo, a volte perdendole e riconoscendo dei
risarcimenti formali. In questo articolo ci occuperemo quindi di tutti gli
aspetti legali connessi alle lettere, ai pacchi e alle raccomandate: dai codici
posti sull'avviso di giacenza necessari a capire cosa c'e'dentro una busta al
tempo per ritirare l'atto all'ufficio, dalla validita'delle notifiche consegnate
a persone diverse dal destinatario a quelle fatte con il corriere privato.
Insomma se arriva il postino
cosa c'e'da sapere?
Raccomandata: c'e' da temere o da stare tranquilli?
Chi invia una raccomandata lo fa per avere la prova legale della
spedizione ed eventualmente (se lo richiede) anche del ricevimento della busta (della
data esatta).
Quindi si tratta sempre di comunicazioni importanti e formali. Ecco perche', se
anche non si puo' dire che alla raccomandata siano sempre collegate brutte
notizie, di certo si puo' escludere che si tratti di pubblicita', di auguri
natalizi o di inviti a un matrimonio.
Con una raccomandata, un'assicurazione potrebbe inviare un risarcimento cosi'
come una compagnia del gas inviare un assegno con la restituzione di un importo
pagato in piu'dall'utente, ma nulla esclude che si tratti invece di una lettera
di recupero crediti o di una diffida.
Chi consegna le raccomandate?
Sia che contenga una
comunicazione di un soggetto privato (una lettera di un avvocato, la
disdetta del contratto di affitto, un licenziamento, una diffida del vicino di
casa), sia che contenga una multa
o un atto giudiziario,
la raccomandata puo' essere consegnate tanto dai postini di Poste Italiane,
quanto da quelli delle poste private.
Con la legge di bilancio 2018 infatti e' stato sottratto il monopolio che un
tempo aveva Poste Italiane nella notifica degli atti giudiziari e delle multe.
Chi consegna gli atti giudiziari?
Come abbiamo detto prima gli atti giudiziari vengono notificati con la raccomandata
dal postino di Poste Italiane e ora anche con le poste private. Tuttavia, e' ben possibile - e anche frequente - che gli atti giudiziari siano consegnati "a mano" ossia senza la tradizionale busta del postino ma con l'arrivo dell'ufficiale giudiziario del tribunale a casa. Chi si immagina che l'ufficiale giudiziario sia un soggetto con una divisa speciale e distinguibile si sbaglia di grosso. Veste in borghese come anche molti postini che non indossano la "tuta" tipica.La notifica fatta a mani non ha un valore diverso da quella per posta. Chi la presceglie, di norma, vuol essere sicuro che il destinatario riceva effettivamente l'atto e non usi scappatoie come, ad esempio, fingere di non essere a casa o far firmare la raccomandata a una persona non addetta alla posta. In genere, infatti, l'ufficiale giudiziario offre piu' garanzie del postino, ma questi e'abilitato a fare le notifiche solo nelle strette adiacenze del tribunale, salvo il pagamento di un surplus.
Se arriva una raccomandata per la notifica di atti giudiziari che significa?
Gli atti giudiziari sono tutti quelli che provengono dal tribunale o notificati da soggetti privati (ad esempio gli avvocati) tramite l'ufficiale giudiziario del tribunale. Ad esempio puo' trattarsi di un decreto ingiuntivo, della causa di un vicino di casa, di un pignoramento, di un atto di precetto, di un decreto penale di condanna, di un rinvio a giudizio, della notifica di una sentenza o di un appello, di un invito a comparire come testimone (in quest'ultimo caso, pero' e'possibile anche l'invio tramite raccomandata.a.r.).
Che significa raccomandata a/r
La voce "
A/R" sta per avviso di ritorno. Significa che il postino, dopo aver recapitato la busta, invia al mittente una comunicazione con cui gli conferma la data esatta del recapito della raccomandata stessa. Sul valore dell'avviso di ricevimento si sono pronunciati diversi giudici. Secondo alcuni, solo l'avviso di ricevimento redatto dal postino di Poste Italiane garantirebbe la prova legale della consegna, ossia fa "pubblica fede" in quanto egli e'un pubblico ufficiale; non avrebbe lo stesso valore invece l'avviso di ricevimento fatto da una societa'di poste private, i cui addetti non sono equiparati al pubblico ufficiale salvo quando notificano multe e atti giudiziari,Come faccio a sapere se una raccomandata e' stata consegnata?
Poste
Italiane e gran parte dei servizi di poste private consentono di tracciare, in qualsiasi momento, tramite internet, il percorso della raccomandata in modo da sapere se questa e' stata consegnata o si trova in un centro smaltimento. Per Poste Italiane le istruzioni le trovi su questa pagina Raccomandata: come sapere se e' arrivata. In pratica devi valerti del servizio online di poste Italiane Cerca spedizioni inserendovi i codici che dovresti avere insieme alla ricevuta di spedizione.Che valore ha la schermata video con cui si attesta la consegna della raccomandata?
Se abbiamo spedito una raccomandata a/r con Poste Italiane e non abbiamo ricevuto l'avviso di ricevuto possiamo sempre richiederne il duplicato all'ufficio postale.Tuttavia, collegandoci con il sito Cerca spedizioni (di cui abbiamo parlato sopra) e' possibile sapere se la busta e' arrivato o meno a destinazione. Si tratta pero' di una informazione non formale visto che la stampa della videata non ha alcun valore legale e non puo' essere usata davanti al giudice.
Come vengono notificate le cartelle di pagamento?
Le cartelle di pagamento dell'Agente della Riscossione esattoriale vengono notificate in grand parte tramite raccomandata a/r. Ma la legge ammette che esse possano essere notificate anche a mezzo di un messo notificatore comunale, un vigile o anche con posta elettronica certificata (Pec). Attenzione a quest'ultimo aspetto: le recenti sentenze sostengono che le Pec al cui interno la cartella e'allegata in formato pdf sono nulle (in quanto il pdf sarebbe solo una copia elettronica di un originale che resta in mano all'esattore); e' necessario invece l'utilizzo del file .m7p.
Che succede se non ritiro una raccomandata?
Chi non ritira la raccomandata perche' non e' a casa puo' sempre ritirarla entro 30 giorni all'ufficio postale. Oltre questo termine scatta la cosiddetta "compiuta giacenza": la raccomandata si considera conosciuta e produce i suoi effetti.In particolare, chi non ritira una raccomandata dal postino quando bussa alla porta, e/o non la va a prendere all'ufficio postale nel momento in cui questa viene depositata per assenza del destinatario, non cambia la sorte della comunicazione. Questa si considera ugualmente arrivata a destinazione e, quindi, ricevuta e conosciuta. Diversamente, sarebbe troppo facile sottrarsi alla notifica di una citazione, di un rinvio a giudizio, di un
avviso di mora, di uno sfratto. Far finta di nulla peggiora solo la situazione. Anche perche', non sapendo cosa contiene una raccomandata, non ci si puo' difendere.
Cos'e' la compiuta giacenza?
La compiuta giacenza e' il momento in cui la raccomandata, dopo aver atteso a lungo all'ufficio postale che il destinatario l'andasse a ritirare, viene restituita al mittente. Per le raccomandate ordinarie o a/r la compiuta giacenza si forma dopo 30 giorni.
Invece per gli atti giudiziari la compiuta giacenza si forma dopo 180 giorni.
Questo pero' non vuol dire, come vedremo a breve, che e' dall'ultimo giorno prima della compiuta giacenza, che la raccomandata si considera ricevuta. Vediamo allora da quando la raccomandata si considera ricevuta.
Da che momento la raccomandata si considera ricevuta?
Se tutto va secondo regola e il destinatario, aprendo la porta al postino, riceve la raccomandata, non si pongono problemi: questa si considera conosciuta in quello stesso momento, ossia da quando viene firmato il registro del postino. Stesso discorso vale per gli atti giudiziari: l'atto si considera ricevuto quando l'ufficiale redige la relazione di notifica dell'atto stesso certificando di aver consegnato il documento al destinatario.Il problema si pone quando il destinatario non e'a casa. Si possono allora verificare due ipotesi: il destinatario va a ritirare la raccomandata in un successivo momento; il destinatario non la va mai a ritirare. Vediamo le conseguenze a seconda che si tratti di raccomandate o atti giudiziari.
Atti giudiziari: quando si considerano ricevuti?
Se non c'e' nessuno a casa, il delegato alla consegna immette, nella buca delle lettere,una comunicazione con cui informa il destinatario del proprio arrivo e del tentativo di notifica. Nel (solo) caso degli atti giudiziari, il destinatario viene poi raggiunto da una seconda raccomandata informativa con cui gli viene comunicata la giacenza della busta presso l'ufficio postale e la possibilita'del ritiro della stessa. Se la raccomandata non viene ritirata entro tale termine, viene restituita al mittente con la dizione "compiuta giacenza".Se invece il destinatario decide di ritirare l'atto si possono verificare le seguenti possibilita'
la raccomandata viene ritirata prima di 10 giorni dall'invio della seconda raccomandata informativa che informa il destinatario del deposito dell'atto presso l'ufficio postale: in tal caso la raccomandata si considera ricevuta nel giorno stesso in cui viene ritirata;
la raccomandata viene ritirata dopo 10 giorni dall'invio della seconda raccomandata informativa che informa il destinatario del deposito dell'atto presso l'ufficio postale: in tal caso la raccomandata si considera ricevuta il decimo giorno dall'invio della stessa. Per il calcolo di questi 10 giorni occorre escludere il giorno iniziale, coincidente con la data di invio della predetta raccomandata informativa;
la raccomandata non viene mai ritirata all'ufficio postale: essa allora si considera ricevuta il decimo giorno dall'invio della stessa.
Quindi, come chiarito dalla Cassazione [1], in caso di assenza del destinatario dell'atto, il giorno a partire dal quale si calcola il termine di 10 giorni per il perfezionamento della compiuta giacenza non deve individuarsi nella data di ricezione della raccomandata con la quale viene dato avviso dell'attivita'svolta dall'agente postale, bensi'nella data di invio della medesima.
In parole piu'semplici: la raccomandata si considera sempre conosciuta, sia che venga ritirata, sia che non. Tuttavia, se viene ritirata prima di 10 giorni da quando l'ufficio postale ha inviato la raccomandata informativa, essa si considera ricevuta nel giorno stesso del ritiro; se invece viene ritirata dopo il decimo giorno, essa si considera ricevuta il decimo giorno dall'invio (e non dal ricevimento) della raccomandata informativa.
Raccomandata per tutti gli altri atti
Per tutte le altre raccomandate che non contengono atti
giudiziari le regole sono diverse. Innanzitutto, in questo caso, quando il
destinatario non e' a casa al momento dell'arrivo del postino, non viene spedita
la seconda raccomandata informativa.
Pertanto si viene a conoscenza del tentativo di consegna della
lettera solo attraverso l'avviso immesso nella cassetta delle lettere. Secondo
la Cassazione [2], e'
proprio da questo momento che la raccomandata si considera ricevuta, senza che
rilevi il decorso dei 10 giorni che invece vale nell'ipotesi degli atti
giudiziari. Quindi, se arriva il postino e non ti trova a casa e poi tu vai a
ritirare la raccomanda dopo 29 giorni all'ufficio postale, la raccomandata si
considera ugualmente conosciuta quando e' arrivato il postino a casa. Sbaglia
quindi chi crede che, rifiutando inizialmente la raccomandata e andandola a
ritirare in un secondo momento ha piu' tempo per difendersi. Cio' vale al massimo
per gli atti giudiziari ma si guadagna tutt'al piu'10 giorni.
Che succede se dichiaro al postino di non voler firmare la
raccomandata?Se quando arriva il postino non sei a casa, la raccomandata viene depositata all'ufficio postale per tutto il tempo di giacenza (che abbiamo visto essere 30 o 180 giorni); se invece apri la porta e dichiari di non volerla ritirare, questa viene restituita al mittente e non c'e' piu' modo di recuperarla.
Se cambio residenza, la raccomandata consegnata al
precedente indirizzo e' valida?
Nel momento in cui si cambia residenza e lo si comunica al
Comune, le raccomandate spedite al vecchio indirizzo non hanno valore. e' onere
del mittente quindi informarsi sull'indirizzo del destinatario prima di spedire
la lettera.
Questa regola trova una sola eccezione: per gli atti fiscali di Agenzia delle
Entrate e Agenzia Entrate Riscossione. In tal caso, avvisi di accertamento e
cartelle esattoriali possono essere inviati anche al vecchio indirizzo fino a 30
giorni dal momento del cambio di residenza.
Se devo spedire una raccomandata fa fede la data di
spedizione o di arrivo?Una cosa che spesso non si sa e' che per le raccomandate normali
che devono essere spedite entro un certo termine (si pensi alla lettera di
disdetta del rinnovo dell'affitto o di un abbonamento a una pay-tv) fa fede la
data di ricevimento. Quindi, se il mittente spedisce prima della scadenza ma il
postino porta la busta dopo, e'quest'ultima data che va presa in considerazione e
il contratto si considera rinnovato. La mancata conoscenza di questa regola
porta spesso numerose azioni giudiziarie. e'bene quindi tenerla a mente. Questo
significa che sul mittente gravano i rischi di disguidi e ritardi postali ed
e'sempre bene non ridursi all'ultimo minuto nella spedizione.
Solo per gli atti giudiziari vale la regola opposta: ossia il mittente si
considera in regola col termine di spedizione consegnando, entro tale data, la
busta all'ufficiale giudiziario.
Invece, se dal momento della conoscenza dell'atto decorrono dei termini per il
destinatario (ad esempio un'opposizione al decreto ingiuntivo cosi'ricevuto) per
questi tali termini decorrono dalla data di ricevimento dell'atto stesso.
Come faccio a sapere cosa contiene la raccomandata dai
codici della giacenza?
Difficile stabilire in anticipo cosa contenga la raccomandata
quando il postino, non trovando il destinatario, lascia solo un avviso di
giacenza. Tuttavia gia' il colore di questo ci dice molto: se e' verde si tratta
di atti giudiziari se e' bianco si tratta di una raccomandata semplice.
Il secondo riferimento importante per comprendere da dove puo' provenire una
raccomandata e' il cosiddetto codice
univoco riportato sul cartoncino dell'avviso
Tuttavia le prime tre cifre del codice della raccomandata sono stabilite in base alla tipologia di atto: pertanto, gli atti rientranti nello stesso tipo presentano anche i primi tre numeri sempre uguali. Ecco quindi quali sono i codici per comprendere il tipo di raccomandata ricevuta:
Codice 05
: e' la raccomandata piu' veloce, la cosiddetta "raccomandata 1" che arriva entro un giorno solo. Si tratta di comunicazioni che, normalmente, sono caratterizzate da urgenza, come la disdetta di un contratto di affitto o la lettera del vicino che ci intima di aprirgli la porta perche'sta subendo infiltrazioni; e'l'alter ego del telegramma;Codici 12, 13, 14
: sono le cosiddette raccomandate "indescritte" che arrivano entro 4 o 6 giorni lavorativi. Si puo'trattare di qualsiasi cosa: da unadiffida di un avvocato a un recupero crediti, da una sollecito di una societa'per un'utenza della casa a una intimazione a testimoniare in tribunale. Si potrebbe trattare anche di un licenziamento o un'altra sanzione disciplinare.Codici 76, 77, 78, 79
: si tratta dei codici che identificano multe, contravvenzione e atti giudiziari (ossia inviati dal tribunale o da un privato che si e' valso dell'ufficiale giudiziario, che a sua volta ha delegato l'ufficio postale);Codici 608, 609
: solitamente si tratta di una comunicazione proveniente da una pubblica amministrazione o da un ente pubblico per dare avviso di avertentato la notifica di un proprio atto;Codici 612, 613, 614, 615
: si tratta di raccomandate provenienti da banche o da altro istituto di credito (questo include naturalmente le stesse PosteItaliane quando appunto operano da istituti di credito);Codice 649, 669
: la raccomandata potrebbe contenere documenti importanti come carte di credito e bancomat inviati da una banca o altre comunicazioni da parte di altre aziende (ad esempio, si e' verificato in alcuni casi che si trattasse di richiami per l'auto da parte della casa madre);Codice 670
: con questo codice vengono identificate le cartella di pagamento di Agenzia Entrate Riscossione (l'esattore dei tributi per Stato, Regioni e Comuni, ma anche per multe stradali e altre sanzioni) ; ma si tenga presente che e' anche capitato che le cartelle arrivino con codice 689, ovvero un codice generale delle Poste che potrebbe nascondere qualsiasi altro atto, compresa una cartella esattoriale;Codice 650
: si tratta di comunicazioni o atti provenienti dall'INPS.Attenzione: dal primo gennaio 2018 e'caduto il monopolio di Poste Italiane sugli atti giudiziari e multe. Questo significa che per le raccomandate inviate da poste private questi codici potrebbero non valere piu'
Se la posta viene ritirata da un convivente
Alto aspetto molto importante, in vigore dal primo gennaio 2018,
riguarda il caso in cui la raccomandata non venga consegnata al destinatario per
sua momentanea assenza. In tale ipotesi, sia che si tratti di raccomandata
semplice, a/r o atto giudiziario, il postino prova a consegnare la busta a un
familiare convivente o persona addetta alla casa che abbia piu'di 14 anni e non
sia palesemente incapace di intendere e volere; in ultima alternativa la
consegna al portiere. e'sempre diritto di tali soggetti rifiutarsi di ricevere la
posta altrui; il destinatario allora potra'ritirarla all'ufficio postale.
Un tempo, se la lettera veniva consegnata a una di queste persone (familiare
convivente, addetto alla casa o postino) riceveva una seconda comunicazione che
lo avvisava di cio'. Era la cosiddetta Can o
comunicazione di avvenuta notifica.
Ora questa e' stata eliminata. Con la conseguenza che chi vive, ad esempio, con
una madre malata di Alzheimer che dimentica cio' che fa, potrebbe non sapere mai
di aver ricevuto una raccomandata importante consegnata alla madre stessa.
Medesimo discorso se la posta viene ad esempio consegnata al coniuge smemorato o
che,per via di una crisi in atto, vuol fare un dispetto e non comunicare
l'arrivo del postino al legittimo destinatario.
Note:
[1]
Cass. sent. n. 48191/17 del 19.10.2017