Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 22 aprile 2018


 

 
Le principali spese sanitarie

 

Nell’ampio menù delle spese detraibili un ruolo di rilievo spetta al comparto della salute. Le spese mediche rappresentano infatti uno degli sconti più ricorrenti del modello 730, tanto è vero che spesso ne costituiscono la sola ragione per cui molti contribuenti, in particolare i pensionati, ne presentano la dichiarazione. La detrazione pari al 19% si applica sul totale dei costi sostenuti al netto della franchigia, cioè di una quota indetraibile di 129,11 euro. Ciò significa che se l’ammontare complessivo è inferiore non si ha diritto ad alcuna detrazione. Se la spesa è invece superiore, la detrazione compete solo sulla parte eccedente la franchigia. Facciamo un esempio: un contribuente nel 2017 ha speso 900 euro, l’Amministrazione finanziaria ne ammetterà solo 770,89 pari alla differenza tra la spesa totale e la franchigia. Il risparmio è quindi di 146,47 euro che rappresenta il 19% di 770,89. Le spese sanitarie per le quali compete il bonus fiscale sono quelle previste dall’ordinamento tributario, senza alcuna estensione, nemmeno per analogia. Pertanto, se il vostro specialista vi ha consigliato di acquistare una particolare acqua oligominerale perché avete problemi di natura renale, la spesa non è soggetta a detrazione in quanto non contemplata dalla rigida normativa fiscale. Lo sconto spetta oltre ai medicinali, il cui scontrino o fattura deve essere corredato dal codice fiscale del destinatario del farmaco, anche per le seguenti tipologie di spesa. Protesi: oculistiche e fonetiche, occhiali da vista e lenti a contatto compresa la spesa per l’acquisto dei liquidi per le lenti a contatto indispensabili per il loro utilizzo; apparecchi ortopedici compresi le scarpe, busti, stampelle e altri mezzi; tutti gli apparecchi auditivi comprensivi della spesa per l’acquisto delle pile necessarie al corretto funzionamento; stimolatori cardiaci e altre protesi cardiache e vascolari; arti artificiali; protesi dentarie e apparecchi ortodontici per la correzione di malformazioni. Analisi: detraibili le spese sostenute per esami clinici di laboratorio, Tac, ecografie, radioterapia, dialisi, iodioterapia, radiografie, elettrocardiogrammi, encefalogrammi, amniocentasi, villocentesi, indagini prenatale, chiroterapia, cobaltoterapia ecc. Spese varie: le spese chirurgiche che comprendono i costi riconducibili ad interventi chirurgici come l’utilizzo della sala operatoria, l’esecuzione di accertamenti diagnostici, l’anestesia, l’acquisto di plasma o sangue necessari per l’intervento, gli oneri sanitari e la retta di degenza. Le spese specialistiche riguardano le prestazioni rese da un medico specialista sostenute presso studi privati o in enti ospedalieri specializzati, comprese le sedute di psicoterapia e le spese per l’inseminazione artificiale e di procreazione assistita. Detrazione anche per le cure di medicina omeopatica e per gli acquisti di dispositivi medici.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - aprile 2018