Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 18 marzo 2018


 

Successioni ancora in forma cartacea

 

A decorrere dal primo gennaio 2019 scatterà l’obbligo dell’invio online per la presentazione della dichiarazione di successione, dapprima prevista a partire dall’inizio di quest’anno. Lo ha stabilito il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 28 dicembre scorso, approvando anche la nuova modulistica in formato digitale. Uno slittamento, come riportato nel provvedimento direttoriale, per venire incontro alle esigenze dei contribuenti e degli operatori di adeguarsi alle novità della nuova versione del modello, nonché di consentire un graduale aggiornamento delle procedure dei sistemi informatici interessati. Ad ogni modo, rimane ancora in vita il vecchio modello cartaceo, modello 4, fino a tutto il 2018. In alternativa si può, già dal 15 marzo, utilizzare la nuova dichiarazione di successione online, che ha sostituito la precedente approvata con provvedimento delle Entrate del 15 giugno 2017, e che deve essere impiegata e trasmessa per le dichiarazioni relative a successioni aperte dopo il 2 ottobre 2006, nonché per le dichiarazioni sostitutive di quelle di successione presentate con le precedenti modalità. Nel provvedimento direttoriale vengono fornite, attraverso due fascicoli, anche le istruzioni per la corretta compilazione del nuovo modello informatico, rilevando che la dichiarazione non deve essere presentata quando contemporaneamente si verificano le seguenti condizioni: l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto; l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100mila euro e non comprende beni immobili. Sono invece obbligati a presentare la dichiarazione di successione gli eredi, i chiamati all’eredità e i legatari; i rappresentanti legali degli eredi o dei legatari; gli immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta; gli amministratori dell’eredità; i curatori delle eredità giacenti e gli esecutori testamentari. Per presentare la dichiarazione, la normativa concede un anno di tempo dal giorno del decesso, anche se vi sono delle eccezioni. Nella rinuncia all’eredità, il termine decorre dal giorno in cui il chiamato ulteriore viene a conoscenza della rinuncia, o nel caso in cui si si verificano eventi che mutino la devoluzione ereditaria come, ad esempio, la scoperta di un testamento di cui non si conosceva l’esistenza. Ed ancora, nell’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, il termine annuale decorre dal giorno in cui scade il termine per redigere l’inventario. Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione indicando terreni e/o fabbricati, sono esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione Imu. Spetta all’Agenzia delle Entrate a ricevere la dichiarazione di successione, per poi inviarne copia ai Comuni dove sono ubicati gli immobili. <<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - marzo 2018