Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 12 febbraio 2017


Pillole di Fisco ed altre curiosità

 

Gli eredi, o uno solo di essi, sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi per conto del familiare deceduto. Per le persone scomparse nel 2016 o entro il mese di febbraio 2017, il modello Redditi, già Unico, deve essere presentato nei termini. Entro il 30 giugno se la presentazione avviene in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale o entro il 30 settembre se la dichiarazione viene trasmessa telematicamente. I versamenti vanno effettuati entro il 30 giugno o il 31 luglio, considerato che la scadenza ordinaria del 30 luglio cade di domenica, con la maggiorazione dello 0,4%. Se, invece, la dipartita è avvenuta successivamente, gli eredi hanno più tempo. Tutte le scadenze vengono prorogate di sei mesi fino ad arrivare al 2 gennaio 2018, per i versamenti e al 31 dicembre con la presentazione del Redditi cartaceo o al 31 marzo 2018 per l’invio telematico. Per la persona deceduta va presentato obbligatoriamente il modello Redditi, anche se negli anni precedenti il contribuente utilizzava il modello 730. Sul frontespizio del Redditi si devono riportare oltre al codice fiscale anche i dati anagrafici del familiare estinto. Nel riquadro riservato a “chi presenta la dichiarazione per altri” si indicano i dati di uno degli eredi. Gli eredi devono corrispondere solo il saldo risultante dalla dichiarazione per il 2016 del defunto ma non gli acconti 2017, anche se il contribuente è scomparso nel 2017. Se nel 2016 il de cuius aveva presentato il modello 730 da cui risultava un credito non rimborsato dal sostituto d’imposta a causa del decesso, tale importo deve essere utilizzato nel modello Redditi 2017 presentato per conto del defunto.

Agenzia immobiliare

In sede di dichiarazione dei redditi è possibile portare in diminuzione delle imposte la somma pagata all’agenzia immobiliare per l’appartamento acquistato con i benefici prima casa. Spetta una detrazione del 19% da applicare su una spesa massima di 1.000 euro e con un recupero fiscale di 190 euro. Non è possibile usufruire del bonus se la spesa è sostenuta a favore dei familiari a carico. Il genitore, ad esempio, intestatario della parcella dell’appartamento acquistato al figlio, rilasciata dall’agenzia immobiliare.

Bonus gravidanza

Dal 1° gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita del valore di 800 euro, a tutte le mamme senza alcun limite di reddito. L’assegno una tantum ed esente da tassazione, viene corrisposto dall’Inps in unica trance, dietro istanza presentata dalla futura mamma. L’erogazione, finalizzata a sostenere i costi delle visite mediche e le spese necessarie per il mantenimento del neonato, molte delle quali effettuate nei mesi prima della nascita, avviene al compimento del settimo mese di gravidanza.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - febbraio 2017