Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 17 settembre 2017
 

Modello 730 fuori stagione

 

Lavoratori dipendenti e pensionati che hanno presentato il modello 730 se ritengono di dover pagare per il 2017 imposte inferiori a quelle del 2016, hanno facoltà di recedere in tutto o in parte a versare, se dovuto, l’acconto Irpef che verrà trattenuto sulla busta paga o sul rateo di pensione novembrino. L’importo è indicato nel 730/2017 nella riga 161 denominata “ Secondo o unico acconto”, calcolato in base a quanto si è pagato per i redditi del 2016. Le ragioni della riduzione possono essere molteplici, ma spesso sono causate da un calo delle entrate in quanto un consistente reddito, indicato nell’ultima dichiarazione primaverile, è venuto meno. E’ il caso di chi da quest’anno ha venduto un’unità immobile o non deve più dichiarare la riscossione dell’affitto di un appartamento o di un magazzino. La motivazione più frequente è, il più delle volte, dovuta all’insorgere di rilevanti spese che danno diritto a deduzioni o detrazioni con conseguente diminuzione dell’Irpef da versare quali, ad esempio, la sottoscrizione di un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa e gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e del risparmio energetico. Anche il sostentamento di maggiori spese sanitarie, o la stipula di una polizza previdenziale, o l’assunzione di una colf o di una badante potrebbero comportare una più bassa Irpef da pagare per il 2017 e quindi dare così origine ad un minore acconto dovuto. E’ pertanto necessario simulare una vera e propria dichiarazione e rideterminare l’importo della seconda rata d’acconto in base ai redditi che si prevede di conseguire quest’anno. In pratica, bisogna effettuare in anticipo i calcoli della prossima denuncia fiscale. Una operazione non semplice! Per evitare errori è sempre bene rivolgersi ad un professionista. Se dal computo risulta che l’importo ottenuto è inferiore a quello risultante dal modello 730/2017 o addirittura l’acconto non va versato, bisogna informare il sostituto d’imposta cioè il proprio datore di lavoro o ente pensionistico. Nella comunicazione, redatta su un semplice foglio di carta, da inoltrare entro il 2 ottobre, il contribuente manifesta la volontà di pagare l’acconto in misura inferiore a quella stabilita o di non versarlo affatto. Una copia è sempre bene che venga conservata, meglio ancora se accompagnata dalla prova dell’avvenuta consegna. La comunicazione, anche se il modello è stato presentato al Caf, va sempre inviata al sostituto d’imposta che ha l’obbligo di accettarla senza sollevare alcun tipo di obiezione. Se, tuttavia, le previsioni si rilevassero errate, cioè viene versato un importo inferiore al dovuto o addirittura azzerato, è sempre possibile regolarizzare la propria posizione utilizzando l’istituto tributario del ravvedimento operoso che consente di correggere i propri errori attraverso il pagamento di sanzioni ridotte.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - settembre 2017