Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 25 giugno 2017
 

Imu e Tasi: ultimi giorni utili
 

Rischiano sanzioni i proprietari di unità immobiliari che, dopo il versamento dell'acconto Imu e Tasi 2017, scaduto il 16 giugno, credono di poter archiviare l'imposta fino a dicembre, periodo in cui sarà dovuto il saldo. Per i contribuenti scatta l'obbligo di presentare al Comune la dichiarazione Imu e Tasi, relativa alle variazioni intervenute nel corso del 2016 che influiscono sulla determinazione dei tributi, esenzione o riduzione di aliquota. La denuncia, da presentare entro il 30 giugno, interessa tuttavia una minoranza di soggetti, considerato che non bisogna dichiarare i dati che sono già stati comunicati al catasto e, di conseguenza, al Comune per via telematica. In altri termini, l'obbligo della dichiarazione Imu non sussiste per la gran parte delle variazioni immobiliari che, transitando per il sistema di interscambio dei dati catastali, sono conoscibili dagli enti municipali in virtù dell'utilizzo del Modello unico informatico (Mui). E' il caso dell'acquisto o della vendita delle unità immobiliari rogitati dal notaio, dei fabbricati oggetto di successione o donazione e degli immobili con variazione di rendita comunicata al Comune. Non solo, dalle istruzioni per la compilazione della dichiarazione Imu, si deduce che le possibilità di incrocio dei dati, da parte dei Comuni, vanno anche oltre il protocollo informatico. Riguardano, ad esempio, l'attribuzione di abitazione principale con le eventuali pertinenze, che l'ente locale dovrebbe già conoscere dai dati dell'anagrafe. In tutti questi casi, non vi è alcun obbligo di denuncia e l'unico adempimento è il versamento delle imposte nelle scadenze previste dal rigido calendario tributario. I casi, in cui deve invece essere inoltrata la dichiarazione Imu, riguardano gli immobili dichiarati inagibili o inabitati, i fabbricati di interesse storico ed artistico previsti all'10 del D.Lg. 42/2004 e le unità immobiliari che il Comune ha deliberato con riduzione dell'aliquota. Anche i contribuenti che hanno beneficiato nel 2016 della riduzione del 50% della base imponibile per l'appartamento concesso in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado, genitori e figli, hanno l'obbligo di comunicare al Comune questa circostanza. L'adempimento va eseguito "una tantum" e produce effetti anche per gli anni successivi, a condizione che non si verifichino modificazioni dei dati già dichiarati da cui derivi un diverso importo del tributo dovuto. La dichiarazione va consegnata direttamente al Comune che dovrà rilasciare apposita ricevuta, o spedita a mezzo posta, tramite raccomandata senza ricevuta di ritorno, da indirizzare all'ufficio Tributi, riportando sulla busta la dicitura "Dichiarazione Imu e Tasi 2017" o, infine, inviata per via telematica con posta certificata all'Indirizzo Pec specificato sul sito istituzionale dell'ente municipale..<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - giugno 2017