Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 28 maggio 2017
 

Generosità a costo zero

Alzi la mano chi, tra di voi, per la compilazione della propria dichiarazione dei redditi non ha ricevuto la richiesta di firmare per l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef? Nessuna paura! Non si tratta né di un obbligo, né di un prelievo aggiuntivo, né di un’ulteriore imposta da versare. E’ il Fisco che rinuncia ad una quota del gettito complessivo dell’Irpef e lo mette a disposizione, sulle preferenze del contribuente, per scopi d’interesse assistenziale, sociale, religioso e politico. Anche quest’anno gli italiani hanno di nuovo l’opportunità di devolvere una parte dell’Irpef, ovvero quella percentuale dell’8, del 5 e del 2 per mille che si può rispettivamente concedere allo Stato o ad una confessione religiosa; al Comune o ad enti che si occupano di ricerca scientifica e sanitaria, beni culturali, sport e volontariato; ad un partito politico. In particolare, la ripartizione dell’8‰ tra le istituzioni beneficiarie avviene in proporzione alle scelte espresse. La quota d’imposta che risulta non attribuita viene divisa secondo la proporzione derivante dalle opzioni espresse. Per il 730, la scelta va riportata sul modello 730-1, firmando nel riquadro corrispondente ad una delle descritte istituzioni beneficiarie. Per il modello Redditi, bisogna indicare la destinazione firmando solo all’interno di una delle caselle. A differenza dell’8‰, in cui nella ripartizione dei fondi ogni firma dà luogo ad una “preferenza” Stato o confessione religiosa, la scelta del 5‰ consente invece di inviare all’ente prescelto la propria quota. Limitatamente per alcune finalità, si deve indicare il codice fiscale del soggetto a cui s’intende destinare direttamente la quota dell’Irpef. Se non si indica uno specifico ente o associazione, ma si appone soltanto la firma nella casella, il totale di queste quote viene ripartito, nell’ambito della stessa finalità, in proporzione al numero complessivo delle destinazioni espresse con il codice fiscale, conseguite da ciascun soggetto. Il contribuente che nel 2016 ha percepito solo redditi di lavoro dipendente, di pensione o di collaborazione, ed è pertanto esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, può tuttavia esercitare le opzioni consegnando, in busta chiusa, l’apposita scheda che trova allegata al modello CU 2017. La busta deve recare l’indicazione “Scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef” oltre al codice fiscale, il cognome ed il nome del contribuente e deve essere consegnata, entro e non oltre il 2 ottobre 2017, presso un ufficio postale o ad un intermediario abilitato all’invio telematico. Il servizio di ricezione delle poste è gratuito, mentre per la consegna ad un intermediario potrà essere richiesto un corrispettivo. La scheda deve essere integralmente presentata anche se il contribuente esprime soltanto una delle tre opzioni consentite.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - maggio 2017