Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 23 aprile 2017

Il modello 730 bussa al contribuente
 

Per dipendenti e pensionati è già tempo di dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate, nel suo sito, ha messo a disposizione del contribuente il modello 730 precompilato, a cui si accede utilizzando il codice Pin dei servizi telematici Fisconline o le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps o la Carta nazionale dei servizi oppure tramite Spid, il Sistema pubblico dell’identità digitale. E così ancora una volta, milioni di contribuenti utilizzeranno, in luogo del modello Redditi, già Unico, il 730 che si conferma la dichiarazione più gradita dagli italiani. Gli eventuali crediti verranno infatti corrisposti in tempi celeri, se invece bisognerà versare le imposte, sulla propria retribuzione o sulla pensione il contribuente subirà l’addebito della prima rata di acconto e in novembre gli verrà, se dovuta, trattenuta la seconda o unica, evitando così di ricordarsi della scadenza. Non solo, se lo stipendio o la pensione sono insufficienti, la parte residua, maggiorata dagli interessi mensili dello 0,4% verrà trattenuta dalle competenze dei mesi successivi. Il contribuente potrà tuttavia chiedere di distribuire le trattenute in più mesi, indicando tale scelta nella dichiarazione. Per la rateizzazione verranno applicati gli interessi nella misura dello 0,33% mensili. Non è invece rateabile la somma dovuta per la seconda, o unica rata di acconto, dell’Irpef novembrino. L’interessato, nel presentare il 730, potrà tuttavia recuperare l’Irpef già corrisposta mese per mese nel 2016, mediante trattenuta sul cedolino dello stipendio o sul rateo di pensione, quando gli spettano crediti d’imposta non conguagliati o non ha usufruito di tutte le detrazioni fiscali o, non ultimo, quando ha sostenuto spese fiscalmente detraibili e/o deducibili. Infatti, una delle poche possibilità per pagare meno tasse è data proprio dalle detrazioni d’imposta e dagli oneri deducibili. Sono queste le due leve da muovere per ridurre il reddito complessivo ed alleggerire l’Irpef da versare. Pagare meno imposte è l’aspirazione di ogni contribuente e questo desiderio lo si può realizzare sfruttando tutti quegli “sconti” che il Fisco concede per ridurre il proprio carico tributario. Si tratta, in pratica, di alcune spese che le famiglie sostengono nel corso dell’anno quali farmaci, visite specialistiche, vari tipi di protesi, interessi sui mutui ipotecari relativi all’acquisto della propria abitazione, spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio e sul risparmio energetico, spese funebri, spese veterinarie, retta dell’asilo nido, tasse scolastiche ed universitarie, riscatto della laurea, contributi a colf e badanti eccetera. Tanto gli oneri detraibili quanto gli oneri deducibili hanno proprie peculiarità, d’obbligo quindi prestare particolare attenzione nel leggere le istruzioni allegate al modello 730 per non incorrere in errori da pagare poi a caro prezzo.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - aprile 2017