Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 25 settembre 2016

 

In arrivo una valanga di comunicazioni
 

 

In partenza una nuova ondata di comunicazioni, ne sono in viaggio 90mila, per avvisare i contribuenti di possibili irregolarità riscontrate nella dichiarazione dei redditi 2012. Con queste nuove missive si invitano gli interessati a regolarizzare la propria posizione e a sanare così le irregolarità fiscali riscontrate. A dare il via agli avvisi sono delle incongruenze relative ad alcune tipologie di redditi che, dai dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria, risultano in tutto o in parte non dichiarati nel modello 730 o nell’Unico. In particolare, l’attenzione del Fisco si rivolge ai redditi di lavoro dipendente e assimilati; ai redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive; ai redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e alcune tipologie di redditi diversi; ai redditi di partecipazione in società di persone, in società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per il regime della trasparenza; ai redditi di capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali; agli assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge. Per informazioni relative al contenuto della missiva o per fornire utili chiarimenti ad eliminare la comunicazione bisogna comporre l’848.800.444 da telefono fisso con tariffa urbana a tempo o lo 06-96668907 da cellulare con costo in base al proprio profilo tariffario. Gli operatori rispondono dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 17,00 ed il sabato dalle 9,00 alle 13,00. In alternativa è possibile o utilizzare Civis, il canale di assistenza riservato agli utenti dei servizi online, che permette di inviare in formato elettronico i necessari documenti o recarsi personalmente presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Se il contribuente ritiene di avere commesso degli errori, deve presentare una dichiarazione integrativa e versare le maggiori imposte dovute con l’applicazione di sanzioni oltre agli interessi legali. Per effettuare il versamento, tramite la delega di pagamento F24, non bisogna dimenticare di trascrivere il codice atto riportato nella comunicazione in alto a sinistra. Per agevolare coloro che intendono sanare la propria situazione, avvalendosi delle sanzioni ridotte previste dall’istituto tributario del ravvedimento operoso, l’Agenzia delle Entrate ha aggiunto sul proprio sito internet un’applicazione che consente di calcolare il dovuto. Per rendere più semplice il computo, bisogna utilizzare il nuovo servizio “Calcolo di sanzioni e interessi del ravvedimento” disponibile gratuitamente sul sito ufficiale dell’Agenzia al link “Servizi fiscali senza registrazione”. Con l’utilizzo dell’applicazione è possibile pertanto quantificare l’esatto calcolo delle sanzioni fiscali comprensive degli interessi derivanti dal ravvedimento per Irpef, addizionale comunale e regionale oltre al contributo di solidarietà, con la sola esclusione di Iva e Irap.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - settembre 2016