Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 18 settembre 2016

 

Ultimi giorni per il modello Unico
 

 

Prosegue la lunga stagione della dichiarazione dei redditi e per il contribuente che non ha potuto utilizzare la dichiarazione cartacea è arrivato il momento di presentare il modello Unico 2016. Scade venerdì 30 settembre il termine ultimo per la trasmissione telematica della denuncia dei redditi per le persone fisiche (PF), che può essere anche sostituita dall’Unico mini per coloro che hanno posizioni più semplici, per enti non commerciali (ENC), per società di capitali enti commerciali ed equiparati (SC) e per società di persone (SP). Sono rimasti veramente pochi i contribuenti che hanno potuto usufruire del modello Unico cartaceo la cui presentazione doveva, peraltro, avvenire entro il 30 giugno scorso presso un ufficio postale. La compilazione è infatti riservata ad una limitata e circoscritta platea di contribuenti. I “sopravvissuti” del modello Unico cartaceo sono i contribuenti che pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il modello 730, non possono presentarlo; pur potendo presentare il 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Unico (RM, RT, RW); devono presentare la dichiarazione fiscale per conto di contribuenti deceduti. Il modello di dichiarazione dei redditi Unico 2016 può essere inviato direttamente dal contribuente interessato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate Fisconline o Entratel o, in alternativa, può essere consegnato presso gli uffici delle Entrate. Tuttavia, è anche possibile, rivolgersi agli intermediari abilitati quali dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro, associazioni di categoria, Centri di assistenza fiscale (Caf) ed altri soggetti abilitati. L’intermediario ha l’obbligo di consegnare al contribuente una dichiarazione, datata e sottoscritta, con l’assunzione dell’impegno a trasmettere per via telematica i dati contenuti nel modello. Il rapporto termina con la consegna, entro i successivi trenta giorni, della ricevuta dell’avvenuta ricezione da parte dell’Agenzia delle Entrate, unico documento che attesta il corretto invio. L’intermediario deve inoltre conservare copia di tutte le dichiarazioni trasmesse, anche su supporti informatici, per il periodo in cui sono esperibili i controlli oltre a rispettare la normativa per la riservatezza dei dati personali e sensibili per quanto concerne la struttura organizzativa, gli strumenti tecnologici utilizzati e la conservazione dei dati. Se il contribuente presenta il modello Unico 2016 entro novanta giorni dalla scadenza del termine stabilito, la dichiarazione dei redditi è considerata ancora valida ma, per il ritardo, l’Agenzia delle Entrate applicherà una sanzione che può aumentare fino al doppio per i soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Si può, tuttavia, evitare la sanzione piena attraverso il ricorso all’istituto tributario del ravvedimento operoso.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - settembre 2016