Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 17 luglio 2016

 

Il Fisco scrive a 100mila contribuenti
 

Ai contribuenti sta arrivando un’importante comunicazione dal Fisco su possibili anomalie riguardanti i redditi inseriti in dichiarazione per l’anno d’imposta 2012. E’ innegabile che trovare nella cassetta della posta o nella propria Pec una lettera dell’Agenzia delle Entrate, metta non poca inquietudine ai 100mila contribuenti che in questi giorni riceveranno la missiva. Si tratta di errori o disattenzioni che, in passato, avrebbero dato il via ad un avviso di accertamento, ma che ora vengono sottoposti all’attenzione del destinatario. L’Amministrazione finanziaria porge infatti una mano ai contribuenti, ai quali viene data la possibilità di regolarizzare gli eventuali errori commessi. Ciò nonostante, se l’interessato ritiene che la propria documentazione sia in regola, potrà contattare il Fisco e risolvere il tutto. Per informazioni relative al contenuto della missiva o per fornire utili chiarimenti ad eliminare la comunicazione, nel caso in cui il destinatario ritenga che gli importi inseriti nella denuncia fiscale siano corretti, bisogna comporre l’848.800.444 da telefono fisso con tariffa urbana a tempo o lo 06-96668907 da cellulare con costo in base al proprio profilo tariffario. Gli operatori rispondono dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 17,00 ed il sabato dalle 9,00 alle 13,00. In alternativa è possibile o utilizzare Civis, il canale di assistenza riservato agli utenti dei servizi online, che permette di inviare in formato elettronico i necessari documenti o recarsi personalmente presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Di contro, se il contribuente ritiene di avere commesso degli errori, potrà regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione integrativa, oltre a pagare l’importo richiesto avvalendosi dell’istituto tributario del ravvedimento operoso che consente l’applicazione di sanzioni ridotte. Per effettuare il versamento, tramite la delega di pagamento F24, non bisogna dimenticare di trascrivere il codice atto riportato nella missiva in alto a sinistra. I destinatari delle comunicazioni sono i contribuenti persone fisiche, tra cui anche i titolari di partita Iva. A dare il via agli avvisi sono delle incongruenze relative ad alcune tipologie di redditi che, dai dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria, risultano in tutto o in parte non dichiarati nel modello 730 o nell’Unico 2013. In particolare, l’attenzione del Fisco si rivolge ai redditi di lavoro dipendente e assimilati; ai redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive; ai redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e alcune tipologie di redditi diversi; ai redditi di partecipazione in società di persone, in società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per il regime della trasparenza; ai redditi di capitale relativi a utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali; agli assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - luglio 2016