Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 26 giugno 2016
 

Traguardo in vista per l’Unico cartaceo

 

Ancora pochi giorni per la presentazione del modello Unico 2016 cartaceo e della scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef. Il 30 giugno è l’ultimo giorno utile per consegnare la dichiarazione annuale relativa ai redditi del 2015. C’è invece tempo fino al 30 settembre per la dichiarazione da inviare in forma telematica. Sono però pochi coloro che possono utilizzare l’Unico cartaceo. La compilazione è infatti riservata ad una platea ristretta e limitata di contribuenti che, pur potendo utilizzare il modello 730, non lo possono impiegare perché possiedono dei redditi particolari che non sono riportati nei quadri del 730 in quanto inseriti unicamente nel modello Unico (il caso più ricorrente è rappresentato dalle plusvalenze conseguite con partecipazioni qualificate), pertanto sono tenuti a dichiarare alcuni redditi utilizzando i relativi quadri del modello Unico: RM redditi soggetti a tassazione separata, RT plusvalenze di natura finanziaria, RW investimenti all’estero e/o trasferimenti da, per e sull’estero. Possono inoltre utilizzare l’Unico cartaceo anche coloro che devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti. E’ appena il caso di rammentare che nel caso di decesso del contribuente tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi, l’onere rimane in capo agli eredi. E’ necessario però differenziare a seconda della data del decesso. Se la morte è avvenuta nel 2015 o non oltre il mese di febbraio 2016, il modello Unico 2016 va presentato dagli eredi negli termini ordinari ovvero il 30 giugno 2016 o entro il 30 settembre 2016 con invio online. Successivamente al primo bimestre 2016, i termini per gli adempimenti tributari sono posticipati di sei mesi, pertanto il modello Unico 2016 deve essere presentato entro il 31 dicembre 2016 presso l’ufficio postale o entro 31 marzo 2017 se la dichiarazione è inviata telematicamente. Il modello va inserito nell’apposita busta in distribuzione gratuita dagli enti municipali o dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate in modo che il triangolo posto in alto a sinistra del frontespizio corrisponda al triangolo sulla facciata della busta e che attraverso la finestra della busta stessa risultino ben visibili il tipo di modello, la data di presentazione oltre ai dati identificativi del contribuente. Chi riceve l’Unico deve rilasciare apposita ricevuta che deve essere conservata dal dichiarante come prova dell’avvenuta presentazione. Il servizio di ricezione è gratuito. Tutte le certificazioni concernenti i redditi, le ritenute, le spese, i versamenti ecc. esposte in dichiarazione non devono essere inserite nel modello Unico, ma accuratamente conservate dal dichiarante almeno fino al 31 dicembre 2020, termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate ha facoltà di richiederle. Se il contribuente non sarà in grado di esibire la documentazione, verranno irrogate sanzioni pecuniarie previste dalla normativa tributaria.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - giugno 2016