Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

Articolo pubblicato su “il Quotidiano del Sud” di domenica 01 maggio 2016
 

Pagare meno imposte: utopia o realtà?

 

L’articolo 53 della Costituzione recita che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, ed aggiunge, il sistema tributario è informato a carattere di progressività. In poche parole, ciò vuol dire che ognuno deve versare le imposte e chi, più possiede redditi alti, più contribuisce. Chi non lo fa è un evasore e, per questo, perseguito e punito. E’ però possibile, nel rispetto di precise regole, pagare meno imposte sfruttando tutte quelle possibilità che la legislazione fiscale offre ai cittadini per ridurre il carico tributario che grava su ogni contribuente. Infatti, tra le pieghe delle imposte, si nascondono molte agevolazioni, sempre diverse e spesso sconosciute ai più, che possono far sentire meno vessato chi si sforza di adempiere al proprio dovere di contribuente. Sono, in altri termini, quelle spese che le famiglie sostengono nel corso dell’anno ma che, molto spesso, vengono trascurate in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi o nel momento in cui vengono effettuate con il mancato rilascio della relativa attestazione di pagamento quale fattura, ricevuta fiscale o scontrino. Pertanto, l’unica possibilità per ridurre l’Irpef da pagare, se non addirittura vantare un credito dall’erario, può avvenire solo attraverso quell’ampia gamma di “sconti” che il Fisco offre ai propri contribuenti e che vanno sotto il nome, utilizzando una terminologia afferente all’idioma tributario, di oneri deducibili ed oneri detraibili. Non si tratta né di evasione né di elusione ma di vere e proprie agevolazioni concesse dall’Amministrazione finanziaria e riconducibili a questi due grandi gruppi: deduzioni e detrazioni. L’elenco è piuttosto ampio poiché presenta voci di diversa consistenza in termini di risparmio. Ne citiamo solo alcune: gli scontrini rilasciati dalla farmacia limitatamente all’acquisto dei soli medicinali, i vari tipi di protesi, le visite mediche specialistiche, gli interessi sui mutui ipotecari per l’acquisto della propria abitazione, le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio e sul risparmio energetico, le spese funebri, le spese veterinarie, le spese di locazione agli studenti universitari, la provvigione agli agenti immobiliari per chi acquista la prima casa, l’assegno periodico corrisposto al coniuge separata, lo sport praticato dagli adolescenti e svolto presso palestre ed associazioni sportive, la retta dell’asilo nido, le tasse scolastiche, le tasse universitarie e i master, il riscatto della laurea, i contributi a colf e badanti, le spese necessarie all’espletamento delle pratiche burocratiche riguardanti le adozioni di bambini stranieri e tante altre ancora. Ognuna di queste spesa ha delle specifiche peculiarità, subordinate al rispetto di regole ben precise che vanno accuratamente osservate al fine di non incorrere in errori che produrranno inevitabili sanzioni irrogate dall’Amministrazione finanziaria.<<<<<

 

 

 

 

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piazzascala.it - maggio 2016