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In sottofondo "La risposta al ragazzo della via Gluck" di Giorgio Gaber

 

Queruli e ingiustificati piagnistei

Quattro disperati e sciagurati che si arrabattano sui siti delle Associazioni e su Facebook hanno partorito in questi ultimi tempi, al netto di qualche "sparata" di cui faremmo volentieri a meno, due proposte semplici e concrete:
1) l'abolizione della quota "differita" che oltre a causare funambolismi e contorsionismi fiscali potrebbe avvenire al 30 settembre di ogni anno su base previsionale di chiusura al 31 dicembre (salvo richiederne restituzione se nell'ultimo trimestre dell'anno succedessero eventi disastrosi);
2) che la quota di riserva accumulata nel tempo dall'iscritto "attivo" che decida di non rimanere iscritto al FSI come quiescente, vada nella gestione quiescenti e non, come accade adesso, a quella degli attivi.
Si tratta, per quanto ovvio, di pensionati nullafacenti che hanno buon tempo per elaborare siffatte rivendicazioni.
A chi si rivolgono questi "faineants" (che in francese suona sempre meglio)?
Alla Banca direi proprio di no che a malapena sopporta di averli ancora tra i piedi e oltretutto in salute calante e acciacchi crescenti. E per questo facciamogli sborsare un bel 3% a fronte di prestazioni ridotte e franchigie elevate. E se se vanno meglio ancora!
Ai sindacati? Orecchiano malmostosi e distratti, concentrati come sono sugli "attivi" e non hanno tempo da perdere con questa gente che, fra l'altro, in larga parte e' pure iscritta al sindacato!
Rimangono le Associazioni dei Pensionati. Una di queste, fra le piu' autorevoli e che qualche anno fa ci chiese (N.d.R.: lo stesso chiese al sito piazzascala.it che per aiutarla inoltro' 16.000 mail di propaganda) di canalizzare i voti per eleggere i rappresentanti dei Pensionati in senso agli organi del FSI, ci fa sapere che la solerzia del nominato va a scontrarsi con la pervicace ostinazione al rifiuto di ascoltare la sua voce, che arriva al punto di rifiutarsi di mettere all'odg le istanze dei quiescenti.
A questo punto mi chiedo: ma a cosa serve nominare un rappresentante se, come accaduto negli ultimi anni questi oltre che essere quiescente e' anche silente e non riferisce o riferisce solo in ambiti ristretti e al volgo non e' dato sapere? Se non riesce neanche a far mettere all'odg una tematica? Se i suoi ambiti di manovra sono praticamente inesistenti?
Me ne ricordero' fra un po' quando mi verranno a chiedere di votare Tizio o Caio in fase di rinnovo degli organi del FSI, ben consapevole che, dotati e ben forniti di solide e irreggimentate truppe, non avranno certamente bisogno del mio inutile e querulo voto.
Non ci resta che affidarci teneramente e docilmente alla benevolenza delle Fonti Istitutive (Banca e sindacati) cosi' solerti e prodighi di affettuosa attenzione nei confronti dei Pensionati; suvvia non facciamo i piagnoni che disturbiamo.
Concludo con un'anticipazione ghiotta: sempre attenti ai quiescenti e' in fase di studio una campagna di profilassi a livello prostatico; sara' riservata, si badi bene senza alcun limite di eta', a donne iscritte al FSI (attive e quiescenti).
Evviva la solidarieta' intergenerazionale del FSI, sbandierata e contenuta nel codice etico.


Francesco Saverio Indelicato (FSI) - ex Comit in pensione

 

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piazzascala.it - gennaio 2018