Il collega Rosario La Delfa (Brescia) è in attesa di
ricevere (come oltre un migliaio di altri ex Comit) la famosa "lettera" con cui
il Fondocomit gli segnalerà di andare a ritirare quanto
dovutogli presso una qualsiasi filiale Intesasanpaolo.
A quanto ci è dato sapere, il Fondocomit ha iniziato a inviare
le lettere che permetteranno l'incasso, a quanto sembra
applicando elevate aliquote fiscali (in molti casi il 39% che
sembrerebbe eccessiva per i redditi a tassazione separata)
senza precisarne il meccanismo di calcolo: chi lo desidera può
trovare la fiscalità applicata ai redditi a tassazione separata
a questa pagina
http://www.tasse-fisco.com/persone-fisiche/tassazione-separata/19285/
Senza risposta (ma non ne dubitavamo...) sono stati i quesiti formulati con il
nostro precedente intervento (clicca
qui per visualizzarlo):
1) la gestione
dell'arbitrato è stata affidata al costosissimo
studio Ichino/Brugnatelli? a quanto ammonterà l'onorario?
3) il lodo arbitrale che ne scaturirà chiuderà
definitivamente la vertenza o l'arbitrato sarà congegnato in
modo da rendere accessibile un ulteriore ricorso alla
magistratura ordinaria?
3) come può Previnet aver effettuato i conteggi fiscali (nel
comunicato n. 5 di Amici Comit - Piazza Scala si legge
testualmente "le aliquote sono
applicate individualmente, per rendere l’imposizione, che è a
titolo d’acconto, quanto più vicina possibile a quella
definitiva che sarà calcolata
dall’Agenzia delle Entrate") senza
conoscere il reddito dei percipienti (?!) e, per ora, solo per i
primi 1215
nominativi (1215)?
Ecco quanto scrive Rosario (ma i quesiti sono comuni a
migliaia di soci):
A tutti i colleghi iscritti al Fondo.
In precedenza da parte mia e da “Piazza Scala it ” sono
stati chiesti, al FONDO, alcuni chiarimenti in merito al
ritardato pagamento “ dell’erogazione del secondo acconto “
previsto entro la fine del mese di luglio 2017.
Naturalmente il Fondo fa orecchio da mercante e – come ha sempre
fatto - tace. Io insisto.
Se gli Amministratori avevano promesso i pagamenti entro luglio
si vede che avevano i loro buoni motivi, conoscevano i problemi
e c’erano le possibilità e le risorse tecniche per mantenere la
promessa.
A un tratto è arrivato l’ordine da parte di qualcuno - non si sa
chi - : Stop. Fermi tutti . Complichiamo le procedure e
ritardiamo i pagamenti.
Il motivo del ritardo viene giustificato imputando a Previnet -
Società che gestisce il mercato previdenziale, assicurativo e
finanziario, leader nel settore dei fondi pensione - il fatto
che applica le aliquote delle ritenute singolarmente a ogni
avente diritto.
Ma la ritenuta non dovrebbe essere applicata, uguale per tutti,
secondo i principi del TFR, come è sempre stato?
Come calcola una aliquota diversa se non conosce i miei redditi?
Forse nel calcolo viene compresa una ipotetica eventuale vincita
– non si sa mai - al superenalotto o al “grattaevinci” o alla
corsa dei cavalli.
Viene anche detto che : “Previnet persegue l’ottimizzazione
degli utili e non abbonda certo di personale”
Mi son preso la briga di entrare nel sito internet di Previnet e
questo è il loro biglietto da visita:
“Le migliori professionalità e competenze al servizio dei
clienti, la nostra squadra : 300 ( trecento) persone” più,
aggiungo io, il “cervellone” che fa per 2.000.
La cosa che, però, mi ha commosso è stata nello scoprire che in
questo paese dove noi pensionati siamo stati (e siamo) sempre
bistrattati, maltrattati e presi a calci c’è qualcuno che ci ama
e si preoccupa di noi. Si fanno in quattro per aiutarci in tutti
i modi , come ad esempio quello di evitare che in futuro ( fra….
quattro anni) il fisco possa infierire con conguagli pesanti.
Mi risulta che In tutte le erogazioni precedenti il fisco non ha
mai richiesto conguagli.
Cari colleghi noi siamo inermi e non possiamo fare niente per
cambiare le cose.
Ci tocca avere pazienza e aspettare, speriamo non tanto.
ROSARIO LA DELFA - BRESCIA
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