Pubblichiamo una nota del nostro "inviato" IL GRILLO PARLANTE (pensionato ex Sanpaolo), che in questa occasione ha stigmatizzato un ulteriore assurdo comportamento del Fondo Sanitario Intesasanpaolo, che - in caso di uscita dal Fondo per pensionamento degli iscritti - attribuisce le loro competenze al Fondo Iscritti in Servizio anziche' al Fondo Iscritti in quiescenza.
Sottolineiamo l'iniquita' di tale norma che impedisce ai piu' bisognosi di trarre un vantaggio dovuto.
Come in precedenza, provvediamo a inviare il link alla presente pagina alle piu' significative associazioni di pensionati Intesasanpaolo (Anpecomit, Amici Comit, Pensionati Cariplo, Pensionati Sanpaolo, Unione Nazionale fra i Pensionati del Banco di Napoli, UNP, Fapcredito) affinche' intervengano su Giovanni Baroni (consigliere in quota pensionati) per fare inserire (se condividono quanto esposto) nel prossimo ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione del F.S.I. una proposta di modifica statutaria ad hoc da inoltrare a cura dello stesso C.d.A. alle Fonti Istitutive.
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Art.25 comma 5 dello Statuto del Fondo Sanitario Integrativo: < Si procedera' inoltre, sempre con cadenza annuale, al trasferimento dal patrimonio della sezione iscritti in servizio alla sezione iscritti in quiescenza di un importo determinato rapportando il totale del patrimonio della sezione iscritti in servizio al 31 dicembre dell'anno precedente al totale di iscritti in servizio alla medesima data, moltiplicato per il numero di iscritti che, acquisendo il diritto a pensione, chiedano di mantenere l'iscrizione alla gestione di competenza a partire dal primo gennaio dell'anno di riferimento.>
In sostanza la norma stabilisce che in  caso di mancato  rinnovo da parte del neo-pensionato  la sua "quota di riserva" rimanga acquisita alla gestione iscritti in servizio, e che la ripartizione teorica delle quote venga fatta dividendo il patrimonio per il numero degli iscritti (equiparando cosi' tutti gli aderenti indipendentemente  dagli anni di contribuzione effettiva).
Di che importi parliamo? N
el Bilancio 2016 la quota trasferita alla gestione quiescenti  per conferma dell'iscrizione ammonta a 1.928 mila euro. La quota relativa alle mancate conferme  dell'iscrizione all'atto del pensionamento rimangono invece acquisite alla gestione iscritti in servizio  e sono rapportate alla percentuale delle mancate conferme pari al 26,2% (dato in crescita rispetto al 21,7% (*) dell'anno precedente).
Perche' la previsione statutaria e' stata formulata in questo modo? Perche' non attribuire alla gestione quiescenti anche la quota di riserva di coloro che non hanno confermato l'iscrizione da neo-pensionati visto che lo status giuridico al momento del mancato rinnovo non e' piu' quello del dipendente "in servizio" ma quello di "pensionato"? Perche' le quote di patrimonio dei neopensionati non vengono trasferite interamente dall'una all'altra gestione indipendentemente dalla conferma dell'iscrizione considerato che si e' voluto imporre un modello che prevede la separazione tra colleghi in servizio e in pensione?
Anche i  fini solidaristici avrebbero suggerito l'attribuzione di tutte le quote di patrimonio dei neo-pensionati alla gestione che maggiormente necessita  di quegli apporti: quella degli iscritti in quiescenza. E' forse il caso di ricordare che
al 31 dicembre 2016 il patrimonio della gestione attivi ammonta a 93,0 milioni di euro in presenza di risultati di gestione costantemente piu' che positivi?
Le perplessita' sulla norma in questione sono forti e forse varrebbe la pena di fare una riflessione seria su una modifica statutaria che oltretutto non inciderebbe sugli equilibri finanziari del Fondo.

Nota dal Bilancio 2016:
 
        ......trasferimento dalla gestione attivi alla gestione quiescenti dell'importo di 1.928 mila euro corrispondente alla quota del patrimonio riferibile agli iscritti della gestione attivi che, a seguito del pensionamento intervenuto nel corso del 2015, hanno confermato l'iscrizione alla gestione quiescenti.. Dati di dettaglio. CALCOLO PER IL TRASFERIMENTO TRA LE GESTIONI Patrimonio attivi al 31/12/2015 89.039.811 - N. Iscritti attivi al 31/12/2015 66.232 - Patrimonio unitario 1.344 ,36 -  Conferme alla gestione quiescenti all'1/1/2016 1.434 - Trasferimento tra le gestioni 1.927.816

Il Grillo Parlante

(*) N.d.R.: notiamo tuttavia che gli iscritti in servizio al 31/12/2016 si riducono di 2262 unita' per presumibile passaggio al regime pensionistico: peraltro gli iscritti in quiescenza aumentano di sole 1281 unita'; se la nostra analisi e' corretta sembrerebbe che la percentuale di abbandono sia pari al 43% e non al 26% delle uscite (visualizza la tabella inserita nel bilancio)

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