Da alcune settimane siamo
subissati di richieste da parte di colleghi e di eredi (che
rappresentano la quasi totalità delle mail pervenuteci) su
presumibili date di liquidazione da parte del Fondocomit delle
spettanze attese: purtroppo non potevamo rispondere altro che il
tutto è nelle mani dei liquidatori che procedono a rilento
preferendo pagare parcelle milionarie ai propri legali anzichè
assumere qualche persona in più per alcuni mesi in modo da
smaltire al più presto le pratiche in attesa. Premesso che è
chiaro che non vogliamo disquisire sulla legittimità o meno
dell'art. 27, auspichiamo una veloce conclusione della vicenda
per tutti i ricorrenti che potrà avvenire solo se si arriverà ad
una transazione (ipotesi che sembrerebbe allontanarsi sempre
più).
Ecco il comunicato comparso sul sito del Fondomit (al riguardo
osserviamo che è giocoforza attendere ancora, non si sa per
quanto tempo):
In
questi giorni è in corso l’invio, a n. 1.029 aventi
diritto (eredi di n. 495 posizioni di Pensionati ante
1998), della lettera con la quale essi dovranno poi
recarsi in qualsiasi filiale abilitata del Gruppo
Bancario Intesa Sanpaolo, dove le somme loro destinate
potranno essere incassate previa opportuna
identificazione.
La lettera è stata inviata via email all’indirizzo PEC
comunicato al Fondo ovvero, negli altri casi, per posta
ordinaria.
Sino ad oggi, pertanto, è stato disposto il pagamento
per n. 6.647 posizioni.
E’ già in corso di preparazione da parte del service
amministrativo un ulteriore flusso per il pagamento di
n. 247 posizioni di Pensionati che, per motivi vari, non
era stato sinora possibile liquidare.
Gli Uffici del Fondo stanno inoltre preparando una nuova
disposizione di pagamento per n. 430 posizioni di
Pensionati deceduti (che coinvolge oltre 900 eredi) che
sarà al più presto trasmessa al service amministrativo.
Con l’occasione, si fa presente che gli Uffici stanno
alacremente operando per la corretta definizione di
tutte le posizioni: sono in corso di verifica le oltre
2.100 posizioni di altri Pensionati deceduti (che
interessano circa 4.500 eredi).
Come evidente, anche a tutela di una corretta
individuazione dei legittimi beneficiari, per ogni
posizione è necessario effettuare controlli assai
laboriosi. A tale proposito, si deve peraltro osservare
che le numerosissime telefonate ed email di sollecito
sottraggono tempo di lavoro prezioso e finiscono col
ritardare l’esame delle pratiche e la successiva loro
definizione. Si raccomanda dunque di limitare telefonate
ed email ai soli casi strettamente necessari.
I vostri commenti |
07 febbraio 2016 - da
E.P.:
Questo è quello che succederà
a tutti noi (!!) perchè non siamo eterni ed
i tempi voluti da una Associazione possono
superare la nostra permanenza su questa
terra, lasciando problemi agli eredi che non
hanno tempo di occuparsene..... Ma non so
quanti saranno a festeggiare un riparto
diminuito dai compensi ad Avvocati del
Fondo e dell’Associazione perchè nessuno
lavora gratis. |
07 febbraio 2016 - da
Aldo Morpurgo, Bolzano: Cari colleghi,
nella premessa dell'ultimo (7.2.16)
comunicato apparso su Piazza Scala
riguardante le liquidazioni di Fondocomit
agli eredi, leggo : ""...conclusione della
vicenda ... che potrà avvenire solo se si
arriverà ad una transazione"".
Bene : questa auspicabile transazione
coinvolgerebbe solo gli opponenti e non, o
forse potrebbe anche riguardare un
accomodamento (mettiamo fifty/fifty) con
l'Agenzia delle Entrate al fine di
accelerare la chiusura del contenzioso? Ora,
dopo l'ultima sentenza della Cassazione,
molto esplicita, anche se c'è un rimando ad
un'altra sezione della Commissione
Tributaria alla quale (per ora) è demandata
una nuova decisione, c'è da pensare che l'AE
non abbia alcun interesse ad addivenire ad
una transazione perchè, tanto, la vittoria è
dalla sua parte ed ha tutto il tempo per
aspettare. Tempo che invece non hanno i
pensionati che stanno morendo tutti quanti.
Perciò, meglio un accordo che niente.
E' un percorso difficile,! ma gli avvocati
cosa ci stanno a fare ? |
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