LA BALENA
Tutte le fiabe iniziano: c’era una volta…….
Tanti anni fa quando ero ancora un ragazzo la mia nonna durante le lunghe serate d’inverno ci riuniva attorno alla “conca”( siculo grande braciere di rame posto in una cavità rotonda di legno).
Nella “conca” ardeva un fuoco senza fiamma e senza fumo con un leggero odore di resina perché la carbonella utilizzata era stata ricavata dai “sarmenti” ( i tralci seccati ) della vite.
Noi pendevamo dalle labbra della nonna che iniziava sempre la fiaba : c’era una volta…..
Anche la nostra Storia inizia così:
c’era una volta…… una grande balena.
Aveva stabilito la sua dimora in quella lingua di terra protesa verso il mare detto “ nostrum”.
Era una balena talmente speciale che nonostante venisse da lontano si era allargata verso tutte quelle terre circondate da alte montagne, dove aveva posto anche la sua sede.
Per aumentare il suo prestigio ed espandersi sempre di più ha navigato attraverso tutti i mari, gli oceani e i continenti della terra lasciando tracce durature e indelebili.
Dove si fermava lasciava una tangibile impronta di sè.
I suoi figli, sparsi in tutto il mondo, avvalendosi di moderne conoscenze tecnologiche, umaniste e organizzative recavano, dove arrivavano, benessere e cultura.
Godeva di un grande prestigio - e la cosa era reciproca - anche da parte dalle sue omologhe consorelle grandi come lei, sparse per il mondo.
Era una madre esigente ma tenera, amava i suoi figli e garantiva loro e alle loro famiglie una vita più che dignitosa. Chi aveva bisogno era sicuro di poter trovare sempre un aiuto.

LA SARDINA
Contemporaneamente in un braccio di mare inquinato vivacchiava, racchiusa nel suo piccolo mondo, una brutta sardina nata da un incrocio cercato e voluto per motivi di convenienza e d’interesse.
I suoi orizzonti erano limitati e di basso profilo. Nel suo microcosmo si muoveva con difficoltà e quando era chiamata a risolvere problemi più grandi di lei ricorreva immancabilmente alle “grandi”. Niente in confronto alla balena.


Ebbene nonostante tutto arrivò il giorno in cui la sardina divorò la balena.
Come è possibile che una sardina fagociti tutta intera una balena? E’ contro natura.
Eppure è successo.
Fu un avvenimento incredibile. Mai visto.
Spariva un colosso nel silenzio generale e nell’indifferenza di tutti, senza che una voce di protesta, interna ed esterna si levasse, compresi i “media” i giornali del tempo e le massime Istituzioni finanziarie e governative.
E’ chiaro che abbiamo parlato, sotto metafora, della grande, gloriosa e indimenticabile BANCA COMMERCIALE ITALIANA.
La mia storia finisce qui.
Non tutte le fiabe hanno un lieto fine.
D’altro canto perché stupirsi?
Viviamo in un Paese dove la giustizia è un optional .
Chi tenta di difendersi dai ladri, dagli stupratori e dagli assassini rischia l’ergastolo.
In tante scuole ( molte ) i piccoli sono picchiati e maltrattati ( ci s’indigna per qualche giorno ma poi non si fa nulla). Addirittura esiste un caso (conosciuto) in cui una maestra (???) condannata per percosse viene ripristinata nel ruolo e reitera il reato.
Anziani e infermi abbandonati nelle cosiddette case di riposo subiscono torture fisiche e psichiche.
I ladri i corruttori e i corrotti spesso siedono nelle poltrone da dove esercitano il potere.
Le donne sono uccise e massacrate. Non serve a nulla la denuncia per stalking da parte della vittima.
Assistiamo a spettacoli indegni di una società civile: vediamo persone anziane, di solito vecchi/e pensionati e disoccupati che vanno a frugare nei cassonetti della spazzatura in cerca di resti o vanno nei mercati la sera per racimolare qualche scarto. Hanno fame.
Di contro nei centri di accoglienza o in hotel pluristellati baldi giovanotti (20/30 anni)sedicenti profughi ma in effetti clandestini godono, per anni,di particolari privilegi quali: buon cibo (spesso contestato), il calcetto, il pingpong, la televisione (non solo Rai e canali digitali ma anche Mediaset Premium, a pagamento) per seguire tutti gli sport. Come devono trascorrere il tempo? E la carica gratis per i telefonini? (V. es. Centro di Como).
Potrei continuare fino alla nausea.
Ma che Paese è questo? Che significato ha la parola giustizia?

ROSARIO LA DELFA - BRESCIA

P.S.
Quanto segue vale per chi desidera conoscere e approfondire alcuni particolari (quelli che si sanno) della triste vicenda. Vorrei proporre all’attenzione degli ex colleghi, degli ex clienti e di tutti i simpatizzanti della “Comit” alcuni passaggi tratti dalla pubblicazione (15 marzo 2010) de: La Banca Commerciale Italiana, a cura del collega Antonio Maria Masia.
omissis…… altre circostanze e fatti (molti da chiarire) portano rapidamente attraverso una serie di passaggi, dichiarazioni, impegni federativi disattesi, alla conquista della Comit da parte di Banca Intesa (già Ambroveneto/Cariplo) portano repentinamente a una fusione nell’ottobre del 1999.
omissis…… quando viene abbandonato il progetto di Federazione tra Intesa e Comit per la Fusione, per incorporazione, Bazoli aveva dato allo stesso Civaschi ampie assicurazioni circa il destino della Comit, assicurazioni che……
omissis…… queste per sommi capi le fasi salienti che, passando da un promesso patto di federazione dichiarato in sede di lancio dell’offerta pubblica di scambio (ops), poi come noto clamorosamente disatteso…portano repentinamente ad una Fusione. Atto formalmente presentato alla pari tra Comit e Intesa ma di fatto forzato ed imposto dal proprietario al posseduto, che segna la definitiva scomparsa della Comit, con il rammarico,la delusione e anche la rabbia di estimatori, clienti e dipendenti.
omissis……. la lettera di dimissioni del 23 settembre 1999 del Presidente Onorario Luigi Fausti, nella quale appare ben delineata la mancanza di un futuro per la Banca Commerciale Italiana.
omissis……. che aveva fortemente contribuito alla crescita dell’economia italiana ed alla formazione di una scuola di banca e di vita, sparisce.....
omissis….. L’atto di fusione dell’1/5/2001 prevede per il nuovo Istituto il nome di Banca Intesa Banca Commerciale Italiana oppure Banca Intesa Comit oppure Banca Intesa BCI. Quest’ultima denominazione minimale adottata per poco tempo ha rappresentato l’ultima, illusoria, mascherata parvenza della nostra Banca. E con la scomparsa di “BISIAI” si chiude definitivamente la storia della COMIT.
omissis…… E tanti amici della Comit aspettano che chi sa spieghi antefatti,motivi e cause della fine imprevista e incredibile di una istituzione che aveva in maniera importante e meritoria legato il suo destino a quello del Paese.
omissis…… occorre rispondere a questa domanda: CHI, PERCHE’, COME, DOVE E QUANDO ha voluto e deciso la scomparsa di una grande BANCA, la BANCA COMMERCIALE ITALIANA, per farla morire dentro il corpo senza ANIMA di una banca solo grande?
NOI COMIT fiduciosi aspettiamo


R.L.
 


 

 

 

 

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piazzascala.it - maggio 2016