A sorpresa ho ricevuto da Eugenio Nastasi, poeta, pittore, critico, una relazione su
Mulinare di mari e di muri, il libro che amo di piu' tra quelli poetici che ho pubblicato.
Mi piace condividerla con qualcuno di voi, mentre ringrazio di cuore l'autore per l'attenzione.
Fortuna Della Porta
Mulinare di mari e di muri, Lietocolle, Falloppio, (CO),2008
L’esigenza di un significato assoluto, in questa raccolta di Fortuna Della Porta, si traduce nel trasferimento di concetti esistenziali al limite del metafisico e del naturalistico nel campo e sul piano poetico, concetti di essere, di vita, di morte insieme a mare, elementi di botanica, di tempo e di luogo. L’essere nel senso di pienezza di una cosa; ciò che, al di là dell’apparenza e del contingente, rimane come misura invariabile ed esterna dell’uomo, dell’elemento, della storia. Ecco perché, a mio avviso, questo termine può legarsi e fare tutt’uno con altro sostantivo, fino ad attribuirgli una modulazione verbale come accade ad inizio d’opera, “…Abbraccio i prati altrui”, “Cenere del tempo/di me neanche la mano si salva”. Ma, al di fuori delle risonanze letterarie di questo raggrumarsi delle parole è indiscutibile la volontà di fare, appunto, poesia dell’essere, di cogliere, cioè, quel che vive nella vita, che ha un suo fuoco per bruciare e per far luce e un amore da immolare. A queste ramificazioni della sensibilità poetica di Fortuna s’allaccia, come effetto alla causa, la semantica della volontà di ricerca del vivere a tutto tondo che raramente si stempera in un significato più umano e terrestre. E non vi è regione dell’intelletto in cui non si generi la fiamma vivida dello scavo che non spegne l’ardore d’innestarsi nel senso, di “nominare” le cose, di inglobarle nel proprio io, quasi eco di un paradiso perduto, di un magico influsso che riscatta la materialità della carne e darle voce: “…Questo ho imparato dal mio tacere/ le solitudini sono tutte ferme come il marmo/ e non si trova una frase a descrivere l’inesprimibile”.
Quanto poi, non fosse altro che per serrare le distanze col titolo della raccolta, al mulinare di mari e di muri, l’immersione totale e catartica non sta tanto o non soltanto nel mare fisico quanto nel dono, coltivato e sofferto, del mare della parola, strumento perenne e mutevole che caratterizza e guida ogni sentimento, ogni pensiero, ogni azione umana: “…Anch’io feci un sogno di verità e uguaglianza/perché mi si stava spezzando il cuore/ma non avevo semi/…Da quel giorno però pianto lemmi…”. Si tratta a ben vedere della presa di coscienza dell’Autrice che la certezza degli accadimenti della realtà sovrastano la storia degli uomini, anche quando il mulinare di nomi e di verbi, lo sfaccettarsi logico o iperbolico dei vocaboli pur se vincolato a riferimenti di umana condizione, detiene tutta la sfuggente vibrazione la cui fonte, visibile in terra, ha remote radici marine: “Sin dal primo vagito ha segnato/ in ogni fibra che la vita è caduca”. Presa di coscienza anche dei limiti dell’umana creaturalità nonostante il poeta sente emergere una sorta di immaginismo rutilante e simbolico, ottenuto col ricorso e direi la percussione ossessiva di certe frasi o formule metaforiche che danno il polso di quanto sia simultaneo in lei la visione poetica e la necessità di esprimerla; vale per tutte la citazione seguente “… Fra il nascere e il morire prospera/ il vizio della naturale imperfezione…”.
Ecco allora il motivo per cui certe immagini, per bisogno di definizione delle intime verità , spaziano verso orizzonti più impercettibili o verso acque più abissali, magari ricorrendo a parole di puro dinamismo o a una sorta di linguaggio criptico, fino a dare della poesia di Fortuna Della Porta una poeticità diffusa, anche coraggiosa rasentando il simbolico ma non rinunciando alla coerenza dell’ispirazione: “…Vivere rimpiangendo i miraggi che/hanno perso la voluttà di compiersi…”, proprio come dai versi di Alfred Kollerisch: “ Non possiamo ridurre al silenzio/chi siamo”.
Eugenio Nastasi
Attivo in
poesia e in pittura Eugenio
Nastasi, nato a Rossano,
(CS), nel 1948, possiede un
curricolo artistico piu' che
trentennale. In campo
pittorico e' presente nel
n.ro 25 del "Catalogo
Mondadori" 1989; ha preso
parte a mostre e rassegne in
Italia e all'Estero. Come
poeta e' autore di nove
pubblicazioni e di un ebook,
pubblicato nel 2010. Ha
vinto importanti premi sia
per l'edito che per
l'inedito. E' stato
finalista nelle edizioni '96
e '97, del Premio
Internazionale "Eugenio
Montale". E' presente con
recensioni sul suo lavoro e
con suoi scritti sulle
riviste piu' note di poesie,
anche oltre i confini
nazionali. |
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