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  • La scomparsa del grande
    filosofo Gerardo Marotta

    di Giuseppe Bardone
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    filosofo Gerardo Marotta

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    filosofo Gerardo Marotta

    di Giuseppe Bardone
Stroncato da un edema polmonare, nella clinica Hermitage di Napoli, nella notte di mercoledì 25 gennaio, a quasi novant’anni, è morto Gerardo Marotta, avvocato e filosofo noto in tutto il mondo soprattutto per essere stato il presidente del prestigioso Istituto italiano per gli studi filosofici. Da quando, nel 1975, Enrico Cerulli (presidente dell’Accademia dei Lincei), Giovanni Pugliese Carratelli (direttore della Scuola Normale di Pisa) ed Elena Croce (figlia del grande Benedetto Croce) gli chiesero di guidare l’Istituto, Marotta ha dedicato tutta la sua vita a un’impresa straordinaria, riuscendo a fare della sua Scuola un’accademia internazionale sul modello di quelle di Vienna,Weimar, San Pietroburgo, l’Unesco l’ha giudicata «un’esperienza senza eguali al mondo».
Le attività dell’Istituto napoletano, nel tempo, non hanno riguardato soltanto la filosofia e la storia, ma anche la storia dell’arte, le scienze, l’architettura, l’urbanistica e l’assetto del territorio, la storia e la teoria economica, la letteratura, la psicologia, la medicina, la fisica e la matematica. Tutti i più grandi nomi della cultura internazionale hanno conosciuto Marotta — Hans-George Gadamer, Jean Starobinski, Karl Popper, Carlo Rubbia, Ilya Prigogine, Eugenio Garin, Jürgen Habermas, Renato Dulbecco, Jacques Derrida, per citarne solo alcuni.Tutti lo hanno apprezzato.
Gerardo Marotta si è laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti all'Università degli Studi di Napoli "Federico II", presentando una tesi in filosofia del diritto dal titolo La concezione dello Stato nel pensiero della filosofia tedesca e nella sinistra hegeliana.
In seguito si è interessato presto di storia, letteratura e filosofia, avvicinandosi dapprima all'Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce, poi fondando l'associazione Cultura Nuova che diresse fino al 1953 organizzando manifestazioni e conferenze rivolte ai giovani che richiamarono tutte le più grandi personalità della cultura Italiana.
Marotta ha donato, all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la propria biblioteca personale, con una dotazione di oltre 300.000 volumi frutto di trent'anni di appassionata ricerca.
Per il suo impegno instancabile Marotta era stato insignito del Goethe d’oro e dal presidente Jacques Chirac la Legione d’Onore all’Accademia di Francia. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parla di Marotta ricordandone “la passione meridionalista e l’impegno generoso per la diffusione del sapere e la preservazione del patrimonio culturale del Paese”. E cordoglio per la scomparsa viene espresso dal premier Paolo Gentiloni: “Un dolore enorme per Napoli e per l’Italia” ricordandone il premier che ricorda “la generosità e la passione civile di un intellettuale europeo, innamorato del pensiero”.

Giuseppe Bardone
Filosofo del diritto

 


 

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piazzascala.it - gennaio 2017