Ceci e fagioli
una scherzosa poesia di Mino De Bartolomeo
da Nuova Realta'  (notiziario Ass. Bancari Caripuglia -  Ubi Banca Carime -  n. 1 marzo 2018)


All'improvviso alle otto di mattina
Sento chiasso che viene dalla cucina

"noi non c'entriamo niente" chiariscono i bicchieri
"questo macello va avanti non da oggi, ma da ieri"
 
"ii Madonna mia -  dissi -  con voi si diventa matti
ogni giorno, fisso fisso, qui dentro vengo e combatti!"

Il mio pensiero velocemente ando'  a quelli nello stipo
Ci vuole coraggio a mettere insieme certi tipi

Pure oggi i maccheroni avevano litigato
E divisi per famiglia, si evitavano lo sguardo

"si puo'  sapere -  dissi -  oggi cosa e'  successo?
Se ora non la finite, vi butto una cosa appresso"

"sono loro -  dissero i mezziziti ai signori spaghetto -
qui comandiamo noi, glielo abbiamo sempre detto! "

"veramente - rispose lo spaghetto
al mezzozito maccherone -
tu giusto in un sugo puoi finire, sei e sarai un cafone! "
"l'avete sentito -  replico'  il mezzozito -

e'  velenosa e indisponente,
noi siamo nobili dalla nascita,
per tradizione, lo tenesse a mente! "

"voi siete scaduti -  disse lo spaghetto -  dovete sparire,
da oggi si fa pulizia, le porte della credenza aprire!"

"dovete lasciare spazio a quelle sorelle nostre
tagliatelle, linguine e bavettine, ai posti vostri!"


il mezzozito e tutti gli amici suoi ammutoliti
piegarono la testa e da me, si sentirono traditi.

Possibile, pensai, che per loro e' arrivata l'ora di scasare?
E noi senza far niente, ci limitiamo solo a guardare!

Non e' cosa, li devo aiutare, non posso lasciarli soli
Ora, pensai, gli faccio dare una mano da ceci e fagioli

"se noi stiamo qui", dissero i due amici
"e' per portare pace e rendervi felici"

"facciamo una cosa"  disse il fagiolo
vi uniamo tutti quanti.

E dentro la pancia delle persone, facciamo festa grande! "

"voi portate -  assecondo'  il cece -  bengala e stelle filanti
Per fumo, bombe e spari, nella pancia,
ci pensiamo noi!"