Negli scorsi anni Piazza Scala ha sempre fornito indicazioni sulle modalità di compilazione delle dichiarazioni dei redditi, in particolare per quanto concerneva la quota differita dei rimborsi operati dal Fondo.
Anche quest'anno siamo lieti di fornire un nuovo parere di Filippo: precisiamo ancora che tuttavia i CAF presenti nel nostro paese non adottano un comportamento uniforme per gli atteggiamenti dei rispettivi presidenti.
Precisiamo infine che abbiamo tratto questo parere dal sito Amici Comit - Piazza Scala di cui il collega è consigliere.
piazzascala.it

 

Negli anni scorsi abbiamo fornito indicazioni sulla compilazione della dichiarazione dei redditi per quanto concerne le spese sanitarie da portare in detrazione d’imposta. Il criterio che abbiamo seguito è quello di reclamare la detrazione esclusivamente sulle somme che sono rimaste a carico, al netto quindi dei rimborsi, immediati e differiti, del Fondo Sanitario. Se questo principio è stato correttamente e integralmente applicato, siamo nella condizione migliore per procedere alla dichiarazione dei redditi del corrente anno.

Quest’anno il Fondo è stato per la prima volta obbligato a segnalare all’Agenzia delle Entrate i flussi concernenti le prestazioni rese ai propri iscritti. I dati in questione hanno concorso alla formazione del 730 precompilato, quadro E (spese sanitarie) e quadro D (redditi diversi). Tali segnalazioni sono ineluttabilmente inesatte, non per colpa di scarsa diligenza dell’amministrazione, ma in quanto il Fondo è tenuto a segnalare il flusso dei pagamenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno fiscale oggetto di dichiarazione. Questi dati non corrispondono quasi mai nella loro interezza a quanto dovrà essere riportato in dichiarazione e pertanto possono essere solo di aiuto per la compilazione della stessa, ma dovranno essere opportunamente rettificati. Di fatto, nulla cambia rispetto agli anni precedenti. Riepiloghiamo tali differenze :

  1. Spese sostenute nel 2014 e rimborsate dal Fondo nel 2015. Gli importi rimborsati affluiscono automaticamente al quadro D7 del precompilato per essere assoggettati a imposta. Peraltro, se il contribuente è stato diligente e ben assistito dal CAF, nella dichiarazione dell’anno scorso ha reclamato la detrazione al netto di detti rimborsi (dei quali era a conoscenza al momento della dichiarazione) e nulla quindi deve al Fisco. In tal caso detti importi affluiti al quadro D7 precompilato dovranno essere eliminati.

  2. Quote differite liquidate nel luglio 2015 relative a pratiche del 2014. Anche in questo caso gli importi erogati affluiscono nel quadro D7 del precompilato. Se nella dichiarazione dello scorso anno le spese mediche sono state reclamate in detrazione d’imposta al netto di entrambe le quote, immediata e differita, tali importi vanno eliminati. Se, viceversa, dal totale della spesa è stato detratto solo il rimborso immediato, la quota differita deve essere sottoposta a tassazione fra i redditi diversi, nel sovra citato quadro D7.

  3. Spese sostenute verso la fine del 2015 e rimborsate dal Fondo nel 2016. Queste pratiche non sono comprese negli elenchi e i relativi rimborsi non sono stati segnalati all’Agenzia delle Entrate. E’ tuttavia interesse del contribuente detrarre anche queste spese al netto dei rimborsi desumibili dai prospetti di liquidazione, per evitare, l’anno prossimo, di dover ricomprendere detti rimborsi fra i propri redditi diversi, nel quadro D7.

  4. Prestazioni in convenzione effettuate verso la fine del 2015 per le quali il Fondo non ha ancora, al 31 dicembre, regolata la fattura del medico o dell’ente. Questo è il caso più strano. Il contribuente ha pagato la franchigia (e l’eventuale quota differita, per fortuna abolita a partire da quest’anno), ma nel precompilato si trova in detrazione l’intero costo della spesa. Il prossimo anno troverà fra i propri redditi il costo della spesa al netto della franchigia (esempio: costo 1.000 euro, franchigia 200 euro: quest’anno il precompilato presenta 1.000 euro di spese mediche da detrarre, l’anno prossimo 800 euro di redditi diversi da tassare). Su suggerimento delle stesso Fondo (vds. Circolare) ignorare i dati del precompilato e detrarre solo la quota a proprio carico già pagata come da documentazione a proprie mani. Ricordarsi, l’anno prossimo, di eliminare ogni traccia di questa partita dal quadro D7.

  5. Quote differite 2015. E’ consigliabile tenere conto, nel reclamare la detrazione, anche della quota differita, sia sulle pratiche a rimborso (è indicata nel prospetto di liquidazione), sia su quelle in convenzione, dove per fortuna è stata abolita dal 1.1.2016 (ma è ancora presente nel 2015, di cui stiamo redigendo la dichiarazione). Questo ci eviterà di doverle denunciare nei redditi diversi l’anno prossimo. E’ vero che non sappiamo ancora se tali quote ci verranno riconosciute, ma le notizie non ufficiali sinora pervenute in merito al bilancio 2015 riferiscono di conti in ordine anche per i quiescenti. Ognuno comunque si regoli come ritiene più opportuno, purché tenga a mente, ai fini della dichiarazione del prossimo anno, come si è comportato quest’anno. La responsabilità è sua.

Ricordatevi di portare al C.A.F. la certificazione dei contributi, per la loro deduzione dal reddito.

Buona dichiarazione a tutti.

Filippo Vasta

Consigliere Amici Comit

Milano, 14 aprile 2016


 

 

 

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piazzascala.it - aprile 2016