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CI SENTIAMO ANCORA ITALIANI O CI VERGOGNIAMO DI VIVERE IN QUESTA SOCIETA’ LIQUIDA ?

La campagna elettorale ed il conseguente risultato elettorale in Sicilia mettono allo scoperto, senza alcuna attenuante, il quoziente cognitivo in possesso degli Italiani, i quali, un po' per volta, si stanno rovinando psicologicamente e fisicamente con le loro stesse mani, non per loro colpa, ma per quella di una classe dirigente che mangia, ruba, prende in giro, senza dare nulla in cambio.
Oggi c'e' persino paura di esprimersi con le parole giuste e dovute (ad es. per dire ladro a chi e' ladro e/o delinquente a chi e' davvero tale) e mi par anzi di poter dire senza remora alcuna che, per essere ascoltati dalle Istituzioni, c'e' bisogno di creare il caso con parole offensive di fronte alle quali la controparte istituzionale, per sindacabile falso decoro, non puo' esimersi dal rispondere. Quando infatti esse sono punte sul vivo... si fanno vive, come ho potuto constatare in alcune recenti occasioni. Ma non voglio dilungarmi, salvo ribadire di aver avuto risposte solo usando parole forti, ricordando loro che esse sono al servizio del cittadino e non devono trastullarsi dalle loro intoccabili nicchie dorate di assoluta dominanza rispetto al povero diavolo !
Per farmi capire meglio, se tu fai una giusta istanza al potere istituzionalizzato quest'ultimo, nella stramaggioranza dei casi, se ne frega e "cestina" l'istanza stessa, ma se tu offendi detto potere, esso risponde immediatamente, ma solo a sua difesa, magari attraverso le carte bollate che fa pagare al cittadino, dirottando completamente dall'essenza dell'istanza stessa che diventa comunque carta straccia, da cestino. Come se tu non l'avessi fatta.
Di esempi ne abbiamo, ne ho, a bizzeffe. E, nel nostro Paese, purtroppo, le cose vanno quasi tutte cosi', fino al..disfacimento psico-fisico del cittadino che, ad un certo momento, preferisce mandar giu', piuttosto di aver a che fare con gentaglia che fa gli interessi a favore dello scranno da conservare, fregandosene completamente del cittadino, strumento che essa utilizza solo per il voto. E poi si lamentano se il cittadino si allontana da loro, con astensionismi elettorali che parlano da soli!
E tutto questo andazzo complica e sviluppa tanto "lavoro" inutile, e spesso disonesto, che non solo ti fa vergognare di appartenere a questo paese ormai alla deriva, che ti sberleffa ogni giorno mostrandoci in tv gli artefici di questa deriva come fossero i... salvatori della patria. Ed in questo la stampa e' assolutamente correa in quanto, molto spesso, essa privilegia lo spettacolo anziche' la notizia !
Ormai gli Italiani onesti e per bene sono esauriti e non hanno piu' la forza per ripetere questo ritornello e stanno optando per una sorta di fatalismo dagli sbocchi imponderabili ed imprevedibili che potrebbe portare, quando meno ce lo aspettiamo, ad un collasso istituzionale con Istituzioni che, anche adesso, valgono meno del due di picche; con l'INPS che non paghera' piu' le pensioni, o le diminuira'; con una giustizia che mette in galera per 10-15 anni capi della polizia di Palermo per poi liberarli con tante scuse (caso Contrada docet !), realta' anche questa che, prendendo come pretesto il voto di questi giorni, fa riflettere su come vanno le cose in Sicilia; con un debito pubblico alle stelle che non potra' mai essere ripianato di cui i nostri politici fanno finta di niente pur di continuare a scaldare gli scranni... e poi, come qualcuno dice, alias il neo eletto presidente, le elezioni siciliane hanno valore politico rispecchiandosi in tutto il territorio nazionale... allora Dio ci salvi per i prossimi decenni...
Oggi si parla di "societa' liquida" in quanto, essendo sparito il concetto di aggregazione sociale, sta emergendo un individualismo sfrenato a tutti i livelli, anche clericali, dove nessuno e' amico dell'altro, ma antagonista da sfidare, come una sorta di nemico da cui guardarsi.
Questo "soggettivismo" ha minato le basi della societa' moderna, l'ha resa fragile: realta' questa da cui, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidita'. Si perde la certezza del diritto al punto da non aver fiducia nella giustizia, sentita come nemica e le uniche soluzioni per l'individuo senza punti di riferimento sono l'apparire a tutti costi, dando spazio anche ai cretini di turno come ho scritto ieri. Ed un cretino con i soldi puo' fare cio' che vuole... persino auto-sostituendosi a Dio, al punto di venir etichettato... l'unto del Signore. Oltre a far scrivere a certa stampa tutto cio' che vuole...
E questo sta succedendo a macchia d'olio in tutti i contesti sociali. Quando si parla di societa' liquida, io penso che la politica sia responsabile di tutto cio'. Oggi infatti, e la liquidita' a mio avviso sta anche in questo, la societa' e' costretta ad adagiarsi, senza avvedersene ma rimanendone assuefatta, in contesti imposti che, non osservandoli, determinano danni psico-fisici che, alla lunga, ma non troppo, finiranno per emulare la liquidita' degli oceani: saremo tutti estranei e tutti diversi in una competizione mortale, al di la' dei bioritmi fisiologici, per sopravvivere.
Che fare ? Che dire ?
Se gli Italiani pensano ancora, come lo hanno dimostrato in Sicilia, che la politica del passato possa ancor oggi essere ripresentata per il bene dell'Italia, cio' sta a significare che il quoziente cognitivo di cui parlavo in premessa, andrebbe analizzato da strutture obbligatorie ad hoc, sia per quanto attiene l'elettorato, ma anche e soprattutto per la politica che mai, come oggi, ha raggiunto livelli da espurgo pozzi neri, realta' quest'ultima che mi metterebbe in difficolta' nel caso di dover scegliere una persona per bene. Anche a partire dalle piu' alte Istituzioni che rispetto per etica, ma non certo per convinzione.
ARNALDO DE PORTI

 

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