Cassazione
2925/2000 nonche' art. 572 del Codice Penale
Costituisce reato non educare i figli a vedere
l'ex coniuge
diritti anche per i nonni nelle relazioni con i
nipoti D.L. 154/2013, 317/BIS, ART. 155 c.c.
Come risaputo,
fino a qualche lustro fa, in caso di separazione-divorzio, non era
contemplata una delle piu' odiose forme di strumentalizzazione da parte
di uno o l'altro coniuge nei confronti dei figli minorenni. Succedeva
allora (ma anche adesso sia pur in un clima diverso) che, sulla base
della decisione del Tribunale, generalmente i figli venissero assegnati
alla madre, a mio avviso piu' che altro per comodita' e logistica, per
cui succedeva che la madre assegnataria, quasi sempre per rancore verso
il coniuge, strumentalizzasse i figli fino ad odiare il padre che,
poverino, non aveva quasi mai nessuna possibilita' (anche economica a
causa della corresponsione degli alimenti) di difendersi, dando vita ed
alimento, in certi casi, alla cosiddetta 'Sindrome della madre malevola'.
(termine usato dalla stessa legge)
Di li' a qualche anno, e precisamente nel 2013, siccome la surriferita
sentenza non poteva non prendere in considerazione i rapporti degli
ascendenti con i minori, alias i nonni, atteso che il contagio malevolo
di cui sopra, inevitabilmente si propagava al punto che il padre o la
madre assegnatari dei figli minori si vendicassero nei confronti di uno
dei due partner strumentalizzando ancora una volta i minori nei
confronti anche dei nonni, la legge ha previsto (art. 317-bis c.c.) che
i nonni ai quali e' impedito di mantenere significativi rapporti con i
nipoti minorenni possono adire le vie legali nell'interesse
dell'educazione del minore. E' stata dunque riconosciuta ai nonni una
posizione di diritto autonomo, speculare a quella del figlio minore, di
'crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i nonni
stessi', (art. 315-bis c.c. come diritto di portata generale, art. 155
c.c., art. 337)
Andrebbe anche tenuto conto, realta' che il giudice sembra non aver
contemplato, quanto segue: un minore che viene strumentalizzato fin
dalla tenera eta', una volta maggiorenne non riuscira' mai a cancellare
il plagio subito, realta' che, senza accorgersene in quanto consolidata,
impedira' di avere un rapporto sereno con il padre e/o la madre e i
nonni (nel caso di assegnazione dei figli alla madre o viceversa), tanto
da soffrire per tutta la vita portandosi il 'veleno' al cimitero. Ed
avvelenando anche gli altri, specie nel caso di inutili ed inefficaci
contenziosi legali, dai quali non si rimedia certo la necessaria
serenita'.
Anzi, la situazione peggiorera' !
Arnaldo De Porti