Giacomo Morandi, come sempre, ha fatto un'anamnesi perfetta sulla realta' del parlamento dei nominati, alla quale non possono che associarmi in toto anche perche' Morandi, quando scrive, e' solito soppesare con estrema precisione parola per parola; e cio' esattamente al contrario di quanto fa il sottoscritto che si lascia spesso trascinare dall'impulso dell'....ARIETE, segno zodiacale al quale appartiene, ed anche dalla sindacabile preparazione politica. L'analisi di Morandi mi crea il pretesto per ricordare quanto ho scritto ieri a proposito dei nostri politici che, non soltanto a mio avviso, si servono dell'elettorato per fare leggi, ultima quella elettorale, che piu' fa loro comodo, dando luogo a dissertazione come quella che segue.
Leggo con tanto interesse gli interventi di Marco
Gervasoni, in particolare il fondo di oggi (Gazz. 16/10) a
titolo "Come battere i populisti sul loro terreno", ma mi
par di poter far osservare che la sua analisi, assolutamente
condivisibile, quasi in toto, e' deficitaria in una parte
strutturale, e cioe' quando egli afferma che questi ultimi
sono il frutto della crisi e della poverta' crescente.
Fin qua non ci piove, ma io mi spingerei molto e molto piu'
in la' di una semplice analisi socio-economica per dire che
il populismo e' figlio di genitori molto piu' populisti dei
populisti stessi, etichetta che io, senza alcuna remora,
addosserei ai nostri tanti politici, in aggiunta anche allo
scrivente ed a Gervasoni stesso, nonche' a tanti altri come
noi, che, malgrado non politici ma sempre immobili, ogni
mese hanno-abbiamo in casa un'entrata minima da 2 a 5.000
euro, realta' che molto difficilmente fa recepire la
precarieta' e la fame nella quale versa piu' di mezza Italia,
in misura piu' o meno seria, talvolta anche gravissima !
Se poi a coloro che Gervasoni definisce populisti
continuiamo a presentare ai loro occhi, attraverso i vari
mass-media, il teatro-tragico che ha come registi i soliti
Berlusconi, D'Alema, Gasparri, Salvini, Cirino Pomicino,
Renzi, Casini e tanti altri che, solo al sentirli nominare
cio' provoca... discinesie gastriche, allora sarebbe necessario
assegnare una diversa etimologia alla parola, trasformando
il predetto sostantivo-aggettivo "populista" e trasferendolo
pari pari ai veri populisti "specialisti-specializzati" che
sono al governo.
Infatti, se ci troviamo in queste condizioni, cio' e'
imputabile ad una classe politica ormai alla deriva, la
quale, spero di sbagliarmi, non puo' assolutamente affermare
che il paese e' in ripresa a furia di nascondere i debiti
aumentandoli "di nascosto", come quello pubblico che, a mio
avviso e' insanabile, oltre ad essere il vero problema senza
peraltro una soluzione. UE infatti batte il tasto sempre li...
i nostri governanti ogni volta cercano escamotage per
dribblare l'Europa.
"Ma intanto, andiamo avanti cosi finche' va.... sembrano
pensare i "veri populisti" sotto le ingannevoli spoglie
dell'attuale politica italiana.... che sta mortificando le
persone sagge ed oneste, compresi coloro che, meritatamente,
percepiscono dai 2 a 5 mila euro in su.....
Ma fino a quando tutto cio' potra' andare avanti, considerato
che siamo allo sbando politico e sociale? E che il debito
pubblico ormai e' una palla al piede dalla quale, per
liberarci, dovrebbero passare 2-3 generazioni, ma con un PIL
a 2 cifre, e non certo zero virgola o il dichiarato 1%
circa?
Arnaldo De Porti - Feltre
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