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    foto RING - testo beppelante   
 
Vi racconterò di una visita in un sito del Parco delle Alpi Marittime, vicino ad Entracque, dove vivono alcuni esemplari di lupi destinati alla morte per malattia, per ferite riportate, insomma presi e rifugiati con le cure del caso. Attualmente sono una decina. Già sono nati i lupacchiotti. Nel prossimo articolo saremo più esaurienti a riguardo, ma era troppa la voglia di farvi vedere alcune stupende foto dell' amico RING scattate a questi miti animali tranne in alcune circostanze. Spiegheremo anche questo.
 

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Il Centro Naturale "Uomini e Lupi" è contenuto nel Parco delle Alpi Marittime a cavallo di Italia e Francia. La parte piemontese dell' Oasi si estende lungo la provincia cuneese e, dopo aver battuto gran parte del territorio, possiamo concludere che il Parco delle Alpi Marittime è un tesoro da scoprire, con centinaia di sentieri ben segnalati e ben tenuti, con decine di Rifugi posizionati sia per i più bravi camminatori ad altitudini di tutto rispetto sia per i passeggiatori domenicali. Molte le opportunità di osservare animali in libertà (camosci, caprioli, ecc.).
Ebbene, dentro i suoi confini, è sorto da sei anni circa il primo centro faunistico che parla del lupo ricomparso in zone da cui si era allontanato od era stato "azzerato".
La location è ad Entracque e la visita è divisa in tre parti.
La prima, multimediale, proprio nella piazzetta centrale della cittadina racconta quasi in maniera favolistica la storia del lupo e delle dicerìe sin troppo esagerate sulla sua vita da predatore in varie epoche storiche. Si procede in un corridoio semi-buio dove si aprono stanze in cui son raccolti spunti affinchè i visitatori possano formarsi un'idea sulla convivenza fra uomo e lupo.
La terza (volutamente saltiamo la seconda) è il racconto fotografico e filmico di una ricercatrice appassionata che ha seguìto in varie parti del mondo le "caratteristiche" di diverse specie di lupi ed in particolare si sofferma sulla storia di un esemplare che ha camminato lungo l'Italia per anni e che grazie al collare trasmittente ha potuto essere seguito nel suo peregrinare. Sue meravigliose e coinvolgenti immagini anche notturne ed invernali frutto di appostamenti cercati, trovati, voluti. Passione pura. Questa parte di visita è situata a Casermette poco distante dal centro di Entracque: volendo il percorso può anche essere effettuato in bici, pedalando, in pochi minuti.
E veniamo alla seconda parte, lasciata per ultima: la più emozionante, ricca di attesa e patos.
In uno spazio delimitato di 8 ettari vivono alcuni esemplari di canis lupus italicus. Sono animali che non sopravvivrebbero in libertà perchè vittime di incidenti o già nati in cattività ed il lupo perde molto in fretta la capacità "selvatica" necessaria fuori da oasi o recinti.
Durante il percorso di visita si possono osservare uno o più esemplari: non è scontato anche se probabile o, meglio, possibile. Indubbiamente emozionante il momento in cui si possono riprendere gli animali, anche salendo su una piattaforma di tre piani da dove si apre un orizzonte più aperto e ci si sente un pò "ranger". Le possibilità di osservare i lupi aumentano intorno alle ore di nutrimento.
D'inverno il tour può essere effettuato con le racchette da neve.
I tre percorsi possono essere coperti in tre-quattro ore, compresa l'ultima parte museale nuovamente al chiuso che approfondisce la relazione uomo-lupo e sii possono effettuare anche in giorni diversi.
Prima di concludere annotiamo che sono nati in cattività tre lupacchiotti, gioia ancor più per i piccoli visitatori...ma anche per i più grandi !
Alcuni dati.
Il sito, dopo il primo anno in cui ha avuto circa 30.000 visitatori (sono dati riferitici dalle guide), si è assestato su un ottimo numero di ingressi: circa 12.000.
I periodi di apertura possono essere equiparati a quelli delle vacanze scolastiche.

UOMINI E LUPI: piazza giustizia e libertà 2 - Entracque
info@uominielupi.it
www.parcoalpimarittime.it


Indubbiamente qualcosa di diverso.

 

Beppe Lante

 

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piazzascala.it -  settembre 2016