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Nell'imminenza delle elezioni per i componenti del Consiglio di Amministrazione del Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo vi presentiamo un articolo scritto a quattro mani da due ex Sanpaolo attualmente in pensione.
Auspichiamo che il "pezzo" sia di supporto al prossimo rappresentante del personale in quiescenza, cui auguriamo sin da ora un buon lavoro

piazzascala.it
 

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

Si dice comunemente che la contribuzione al Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo IntesaSanpaolo e' sostanzialmente la stessa per gli iscritti in servizio e per quelli in pensione. L'affermazione non risponde al vero, almeno dopo le modifiche allo Statuto intervenute con decorrenza 01/01/2014.

Proviamo a fare due semplici calcoli:

A) Iscritto in servizio con reddito lordo di 40mila euro, nucleo familiare composto dal titolare, coniuge e un figlio fiscalmente a carico, un figlio non fiscalmente a carico. Percentuale di contribuzione: titolare 1,00% +  quota aziendale euro 957, coniuge e figlio a carico 0,10% ciascuno, figlio fiscalmente non a carico 0,90% = 400 + 957 + 40 x2 + 360 e cosi' in totale 1.797,00 euro/anno.

B) Iscritto in pensione con lo stesso reddito e stessa composizione del nucleo familiare. Percentuale di contribuzione 3% (e' assente come noto la contribuzione aziendale), coniuge e figlio a carico 0,25% ciascuno, figlio fiscalmente non a carico 1,50% = 1.200 + 100 x2 + 600 e cosi' in totale 2.000,00 euro/anno.

L'intervento operato sulla contribuzione per i componenti del nucleo familiare   ha fatto si che nel caso esemplificato il costo di iscrizione al Fondo Integrativo per il pensionato e' del 10% superiore a quello dell'iscritto in servizio, e differenze ancora maggiori si registrano in caso di redditi piu' elevati (ad esempio con un reddito lordo di  50mila euro il costo per il pensionato e' superiore del 25%).

Quanto sopra a fronte di prestazioni diverse per massimali e quote tra gli iscritti appartenenti alle due gestioni .

La domanda che poniamo e' questa: perche' non si e' intervenuti aumentando la contribuzione a carico del titolare per adeguarla ai valori medi dati da % e quota aziendale (nell'esempio fatto il 3,50% sarebbe pari a 1.400 euro contro l'1% + la quota aziendale dell'iscritto in servizio e cioe' 1.357 euro) e prevedendo le stesse percentuali per tutti i familiari indipendentemente dall'appartenenza all'una o all'altra gestione? Almeno si sarebbe avuto un costo di iscrizione sostanzialmente uguale per tutti e facilmente confrontabile anche se le prestazioni sono, purtroppo, molto diverse.

La risposta e' probabilmente che cosi' facendo l'introito per il Fondo e' maggiore,  ma a questo punto e' evidente a tutti che la disparita' tra gli iscritti e' relativa sia alla contribuzione che alle prestazioni. Nel FSI esistono iscritti di serie A e iscritti di serie B e questi ultimi incontestabilmente pagano di piu' e hanno diritto a prestazioni inferiori rispetto agli altri.

La verita' e' che le criticita' negli ultimi anni si sono sempre piu' acuite con il risultato che  alcune situazioni oggi sono intollerabili. Un esempio per tutte: per il figlio di un iscritto in pensione che trova un lavoretto stagionale o a termine e supera la soglia dei 2.500 euro/anno di reddito personale  e' dovuta una contribuzione dell'1,50% (cioe' "costa" ben 600 euro - oltre alla perdita delle agevolazioni fiscali previste - su un reddito da pensione Inps del titolare di 40mila euro). Ma sotto il profilo delle prestazioni quel figlio non puo' piu' fruire nemmeno della visita odontoiatrica extra plafond prevista per il figlio dell'iscritto in servizio. Come viene giustificata la differenza di trattamento tra il figlio di un iscritto in servizio e quello di un iscritto in pensione? Consideriamo pure che l'unica iniziativa di prevenzione generalizzata nel settore piu' carente dell'assistenza sanitaria pubblica e' cosi' venuta meno mentre invece si promuovono iniziative annuali di prevenzione specifica che escludono giovani e over 60.

C'e' una "cabina di regia"  in tutto questo? E quali sono le logiche oltre all'aumento dei costi e al taglio delle prestazioni per i pensionati e le loro famiglie? 



Lepre marzolina