PERCHE’ LA NUOVA “ FORESTALE-CARABINIERI” ED IL COMUNE DI FELTRE NON SI ATTIVANO, ATTESO CHE…”DI BOSCO OGGI SI MUORE”?
Come
noto, ed approfitto del triste evento di Lisbona per attirare nuovamente
l’attenzione dopo gli incendi e molti morti di questa settimana sia in
Italia che all’estero, ultimi appunto in Portogallo, per segnalare - ove
ce ne fosse ancora di bisogno dopo le mie tante inutili istanze alle
Istituzioni locali – che oggi “di bosco si muore”; e ciò, senza che
dette Istituzioni muovano una paglia nell’interesse del cittadino.
Ormai, da alcuni anni a questa parte, i boschi si sono sviluppati nella
misura del 50-60 % tant’è che,
in alcuni posti, essi lambiscono persino le case di abitazione come la
mia, con conseguenze non solo di natura climatica, ma anche di grave
pericolo per la salute dell’uomo stante il fatto che gli animali ormai
circolano nei nostri cortili arrecando pregiudizio anche agli orti, ma
soprattutto essi costituiscono pericoli potenziali nel caso di incendi
anche per la forte siccità, fulmini e persino…per i ladri che,
attraverso il bosco, hanno gioco facile per fare il loro… “disonesto
lavoro”.
Personalmente, ho interessato più volte la Forestale di Belluno e Feltre
e Comune di Feltre a questo proposito ma, al di là della reciproca
gentilezza accompagnata da vari suggerimenti come quelli di far valere
tramite legale gli artt. 892 c.c e 896 c.c. nei confronti di chi se ne
“frega” (come confinante nel caso di specie) delle regole di civile
convivenza non facendo pulizia boschiva, tutto resta fermo in attesa che
accada qualcosa di serio, realtà per la quale, solo dopo un’eventuale
calamità, non sarà più possibile stare fermi, attivando così giocoforza,
ma solo a posteriori, uno spiegamento ingente di forze sicuramente
evitabile impiegando solo pochi operatori, adottando in anticipo qualche
semplice accorgimento prima della stessa calamità: insomma si chiude la
stalla quando sono scappati i buoi…
CHIEDO PERTANTO AL SIG. PREFETTO
atteso che le Istituzioni sembrano non muoversi ed
addirittura ti suggeriscono di chiedere l’intervento dell’avvocato a tue
spese per far rispettare i suddetti articoli del codice civile, se non
intravveda in questo gli estremi di “omissione di atti d’ufficio”,
atteso che la più alta autorità dello stato nella provincia, alias
appunto il prefetto, ha il dovere di sopperire a queste lacune
dell’ordinamento italiano, suggerendo al sindaco, nella sua veste
ufficiale di più alta carica della protezione civile a salvaguardia
dell’incolumità pubblica e PRIVATA (legge n. 225 del 2002 e legge n. 100
del 2012) di attivarsi per la pulizia dei boschi, senza aspettare
l’imponderabilità di eventi mortali, come è successo l’altro ieri a
Lisbona..
Grazie.
Con rispettosi saluti.
ARNALDO DE PORTI
Giornalista ed ex procuratore di banca nazionale in pensione