Spesso,
quando osservo come vanno le cose nel nostro Paese, ho un transfert sul
Prof. Beniamino Andreatta , ex Ministro del Bilancio e del Tesoro,
deceduto nel 2007 dopo ben 2600 giorni di agonia, a seguito di un malore
che lo aveva colpito nell’esercizio delle sue funzioni parlamentari. Ho
un ricordo splendido di questo professore, economista di alto profilo il
quale, un giorno, durante una visita a Belluno mi disse papale papale
che “se vincono quelli lì non si potrà più porre rimedio a nulla in
quanto il sistema economico, avulso dall’etica politica, sarebbe
stato infettato a tal punto da dover pagarne le conseguenze per
moltissimi anni…” L’allusione era nei confronti di alcuni personaggi del
centro-destra che, per mettere al riparo i loro interessi personali,
volevano servirsi della politica. E così purtroppo è stato tant’è che,
perfino un uomo liberale come l’allora decano dei giornalisti italiani,
Indro Montanelli, preferì stare alla larga da questa situazione dando le
dimissioni dal “GIORNALE” della famiglia Berlusconi, non volendo egli
fare (sue testuali parole) il trombettiere della sua politica..
Mi chiedo e termino.
Se al giorno d’oggi ci fossero dei “piccoli” Andreatta, come sarebbero
il debito pubblico, l’etica politica e la concordia socio-politica,
realtà tutte che sembrano essere svanite nel nulla ? E che, forse, non
torneranno mai più non soltanto a livello Italia?
ARNALDO DE PORTI