Oggi, senza averne – ahimè -  una necessaria consapevolezza,  siamo ad una svolta epocale in qualsiasi  contesto della vita sociale, politica, sanitaria, finanziaria, religiosa,  anche etnica e quant’altro. E ciò non solo perché il progresso degli ultimi 50 anni ha oscurato, senza riserva alcuna, ciò che è stato fatto negli ultimi 1-2 secoli, ma  anche perché ha portato  a molteplici cambiamenti nella stessa nostra vita umana; e ciò,  addirittura nei rapporti di noi uomini e donne con il pianeta.
Di quanto precede, dovremmo già essercene accorti di fronte alle  diverse avvisaglie del recente passato, tanto che personalmente mi sono più volte sbilanciato, seppur a ragione, nell’ultimo decennio, in vari articoli di stampa nonché su voluminosi libri,  facendo dei titoli molto provocatori come ad esempio………
”Siamo certi che l’uomo sia ancora sano di mente “? Ed ancora :  “E se si inceppasse qualcosa di questo progresso…?”  Ed ancora : “E se la natura si ribellasse all’improvviso…?” Ed ancora :  “Non sarà che, oggi come oggi, il progresso avrà bisogno di fare marcia indietro nell’interesse della condizione umana, che ha già lambito e superato la soglia della sua stessa fisiologia…?  ecc.ecc.ecc………..
Ebbene queste cose le vado ripetendo, inascoltato,  da oltre un ventennio e poi devo, mio malgrado,  assistere in queste ultime settimane  alla burla nella quale, a Parigi,  si stanno cimentando i  “grandi” della terra  per …sistemare il clima come se, la sua sistemazione, si potesse cantierare durante una tavolata…come dire: “chiudere le stalle quando sono già scappati i buoi…”  Ho forti dubbi sui risultati anche perché al predetto incontro di Parigi sta seguendo un assordante silenzio. “Comincio io, tocca a te, facciamo insieme, aspettiamo un po’….” sembra esprimere detto silenzio. Non è necessario che lo dica lo scienziato britannico, James Lovelock, che è già in atto una catastrofe planetaria e che è necessario prepararci al peggio in quanto il clima è sul punto di non ritorno e l’umanità è destinata a morire entro la fine del secolo.                     
Il mondo continua a fornire regole volte alla convivenza civile, ma come può pretendere che esse vengano rispettate se chi vorrebbe governarci  non pensa aprioristicamente al fatto che mancano le condizioni per poterle rispettare e che, anzi, la creazione di tante regole, proprio perché mancano le condizioni per poterle rispettare,  finiscono invece per sortire l’effetto contrario e cioè la conflittualità a danno della convivenza: ad uno che ha fame,  questo nostro discutibile progresso non può proporre di comperare una..Mercedes,  ma anche un semplice paio di scarpe se gli manca un pezzo di pane… insomma, fintantoché la fame e l’ignoranza  nel pianeta  regnano imperanti…. non ci sarà mai niente da fare  !
Mi piace ripetere un detto del filosofo austriaco Rudolf Steiner il quale, già da decenni dice “ l’uomo forse saprà sconfiggere anche il cancro ma non saprà esimersi dalla pazzia collettiva…”, affermazione che costituisce il compendio anche dei miei pensieri…
Ma guardiamo anche alle cose di casa nostra. Vi pare che le nostre istituzioni siano al servizio del cittadino o non rappresentino piuttosto solo e soltanto dei grandi serbatoi di lavoro ove tanta gente, spesso con poca voglia di lavorare (ma tanta voglia di apparire), vivono alle spalle delle persone serie ed oneste che lavorano per mantenerle in contesti di lusso, di ricchezza e spesso – ahimè – anche per  fare soprusi, abusando essi della loro posizione dominante per ledere legittimi interessi delle persone oneste e per bene.  Non è forse un sopruso quello dello Stato di non pagare quanto spetta ai cittadini, anche in presenza delle decisioni della suprema corte  costituzionale ?  (adeguamento pensioni docet !, tanto per citarne uno soltanto che mi viene in mente ?)   Insomma, io non credo di sbagliare affermando che le nostre istituzioni sono ammalate all’ultimo stadio ed abbisognano di una medicina, chiamata onestà,  che assolutamente non c’è.  Esattamente come non c’è in tutti gli altri contesti  politico-sociali che hanno una sola attenuante, posto che così si possa chiamare, ossia l’essere state contagiate giocoforza dalle istituzioni medesime che dovrebbero invece avere il compito di dare il buon esempio..
Non vi pare poi che i continui ribaltamenti dei tre gradi di giudizio della magistratura non facciano pensare che, anche lì, c’è qualcosa che non va ? A me, personalmente, quando vedo togati della mia età, quindi vecchi ma sicuramente meno “sportivi” (per usare un eufemismo adattabile in tutte le stagioni, quindi a tutto) rispetto allo scrivente,  togati  che prendono decine e decine  di migliaia di euro per impiegare 3-5 anni per leggere una carta su cui non c’è niente da decidere in quanto è stato già tutto deciso dalle leggi, provo tanta e tanta miseria…  anche se a capo di essi c’è un presidente, anche lui opinabilmente sportivo,   della  nostra  strana Repubblica…sic !

 


Anche in campo sanitario ci sarebbe tanto da dire. Per esempio, la sanità non si è ancora resa conto che gli stessi parametri con cui si giudica un esame del sangue hanno fatto il loro tempo in quanto l’uomo ha cambiato persino la sua fisiologia: oggi si definisce diabetico uno che, per due volte, a distanza di un mese o due (non ricordo bene)  è andato oltre i parametri di 126; ebbene, io conosco persone con valori superiore ai 130-140 di glucosio nel sangue da oltre mezzo secolo che non sono diabetici…ma definiti tali anche se non hanno nessuna lesione di tipo diabetico.    Paradossalmente poi sento dire:  “   aveva tutti i valori a posto ma è morto…”  E che dire di tanti altri esami che hanno un metro di misura diverso rispetto ai diversi paesi ? Insomma, in campo sanitario, non ci si è ancora accorti che anche l’uomo cambia i suoi valori fisiologici anche in funzione dei cambiamenti dello stesso pianeta, come dicevo dianzi !  Non è forse vero che l’eziologia  inizialmente sconosciuta di un cancro si manifesta e si evolve anche in funzione dell’ambiente, delle abitudini, del progresso e quant’altro al punto dover dire che il cancro non verrà mai sconfitto… essendo esso correlato ad eventi futuri che non ci è mai dato di sapere ?
Il discorso sarebbe molto lungo ed anche oggetto di tante critiche, soprattutto da parte di quei soloni che, con la sanità, si sono costruiti  i loro personali imperi…
Della politica non parlo in quanto, molto spesso, chi si da ad essa, è perché non è riuscito in una normale professione, E ciò anche in Europa, ove,  il parlamento europeo sembra identificarsi in una sorta di… cimitero degli elefanti ove sono stati spostati tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di inserirsi nei loro singoli paesi, magari allontanati per non dare fastidio nel proprio paese..  Ovviamente, non faccio di ogni erba un fascio in quanto esistono le serie eccezioni !!!!
Ho buttato lì queste poche righe per invitare tutti ad una riflessione perché se pensiamo e speriamo che il mondo possa rientrare nella norma, saremmo degli ottusi. Ora ci si mettono anche la religioni che, a mio modo di giudicare, saranno proprio quelle a scompaginare il mondo dando luogo a quelle macroscopiche  migrazioni che sono senz’altro il frutto di un mondo che, già pazzo, sta incrementando quella pazzia collettiva di cui, molto convinto, recita  il citato Rudolf  Steiner. Migrazioni che, dalle dinamiche che esse hanno assunto, diverranno sicuramente incontrollabili, a meno che qualche testa matta, dia ordine di fare fuoco…  Per non parlare degli oceani che stanno diventando cimiteri senza nomi !!!
Ed ora, sorpresa, come se non ce ne fossero altre, ci si mette anche la Corea del Nord con una ennesima bomba atomica potenziata a terrorizzare il mondo, segno evidente che i pazzi non mancano…

Il problema serio è che in questo consolidamento di posizioni, non sarà mai possibile trovare un viottolo per uscirne.   A meno di una rivoluzione mondiale che sia in grado di trasformare in fretta la concezione del mondo che, per il momento, stagna in una patologia infausta chiamata  “irreversibilità.”
Come ?  Tutto da inventare ex-novo, rimettendo in discussione un nuovo sistema di vita incentrato  non già sugli sporchi interessi del mondo, ma sulle imprescindibili necessità  naturali dell’uomo.
Cosa non facile, ma unica  !

 

ARNALDO DE PORTI

 

 

Segnala questa pagina ad un amico




 

 

piazzascala.it - febbraio 2016