proposta di modifica unilaterale  
 

 

"""""Maggio 2017 - Gentile Cliente, negli ultimi anni le condizioni di mercato in cui la banca opera sono sensibilmente mutate. In particolare, la discesa dei principali tassi di riferimento sul mercato addirittura in area negativa - come illustrato nel grafico allegato - ha determinato un persistente impatto sfavorevole sull'attività di deposito, gestione e remunerazione della liquidità di conto corrente, a fronte di condizioni applicate ai conti sostanzialmente immutate.
Tale impatto ha fatto venir meno l'equilibrio tra il costo per la banca del servizio offerto e le condizioni economiche applicate ai conti correnti. Ciò costituisce un giustificato motivo per modificare le condizioni del conto corrente indicato in oggetto - nella misura riportata nel prospetto in calce alla presente - al fine di ripristinare per il futuro l'equilibrio contrattuale.
L'aumento delle condizioni è stato determinato applicando alla giacenza media del conto nel 2016 una percentuale corrispondente alla diminuzione del Deposit Facility Rate (DFR) - uno tra i principali tassi di riferimento della Banca Centrale Europea - intercorsa fra l'anno di apertura del conto corrente (o la data di ultima modifica delle condizioni economiche) e il 2017. I criteri utilizzati per determinare l'entità dell'aumento sono illustrati in maggior dettaglio nelle tabelle allegate.
La modifica avrà decorrenza dal 1° agosto 2017. Le ricordiamo che entro tale data può esercitare il diritto di recedere dal contratto senza spese di chiusura e ottenere, in sede di liquidazione del rapporto, l'applicazione delle condizioni precedentemente praticate. Trascorso questo termine, la modifica si intenderà approvata.
Le evidenziamo altresì che il tasso previsto per gli eventuali sconfinamenti di conto corrente sarà ridotto in misura coerente con l'aumento delle condizioni con analoga decorrenza. Tale modifica a lei favorevole le sarà puntualmente rappresentata nell'ambito delle comunicazioni periodiche.
La banca darà inoltre corso a interventi annuali di miglioramento delle condizioni - sino all'azzeramento dell'incremento - in caso sia di riduzione della giacenza media annua del conto corrente sia di variazione al rialzo dei valori medi annui del DFR. Tali eventuali miglioramenti - calcolati secondo i medesimi criteri utilizzati per determinare l'aumento - saranno indicati nell'ambito delle comunicazioni periodiche.
„ La presente comunicazione è effettuata ai sensi dell'ai-t. 118 del D. Lgs. n. 385 del 1993.
N.d.R: commoventi i toni trionfalistici finali.....
Desideriamo rappresentarle che, grazie a continui investimenti, il Gruppo Intesa Sanpaolo si colloca ai primi posti in I Europa per solidità patrimoniale, sostiene l'economia reale e le imprese con erogazioni di credito industriale (nel 5 2016, 48 miliardi di euro), supporta le famiglie italiane nei mutui abitativi (nel 2016, 13 miliardi di euro), investe » costantemente in innovazione, è attento alla qualità ed alla soddisfazione della clientela monitorate continuamente e con scrupolo. La preghiamo di continuare a darci suggerimenti e osservazioni per migliorare i servizi in modo che 1 siano sempre più rispondenti alle sue attese."""""

 

Criteri utilizzati per determinare l'entità degli aumenti

Per determinare l'entità dell'aumento delle condizioni (canone, o, in sua assenza, spese per conteggio interessi e gestione liquidità), la banca ha tenuto conto, con le modalità definite nelle tabelle di seguito riportate:

a)      della differenza fra il livello attuale del DFR e il suo livello minimo nell'anno di accensione del conto corrente (o alla data di ultima modifica delle condizioni economiche);

b)      della giacenza media depositata sul conto nel 2016. Nell'ambito di fasce predefinite la banca ha applicato la differenza di cui al precedente punto a) alla soglia inferiore della fascia di riferimento.

Al fine di ridurre l'impatto sulla clientela, la banca ha deciso di limitare la differenza di cui al punto a) ad un massimo di 125 punti base e l'aumento massimo applicabile in valore assoluto in 10 Euro al mese. Il canone o, in sua assenza, le spese per conteggio interessi e gestione liquidità, non potranno comunque essere superiori alle condizioni previste per i conti ordinari di nuova apertura

 

Esempio di calcolo dell’aumento del canone applicato

Anno di accensione del conto corrente: 2012 Valore minimo del DFR nel 2012: 0%

Valore del DFR nel 2017: -0,4%

Variazione del tasso DFR dal 2012 al 2017: 0,4%

Giacenza media del conto nell'anno 2016: 6.000 Euro (valore che si inserisce nella fascia di giacenza media

compresa fra 5.000 e 7,500 Euro)

L'aumento del canone mensile è determinato prendendo a riferimento la soglia minima applicata alla fascia

di appartenenza del saldo medio (nel caso di specie 5 000 Euro) moltiplicata per la variazione del tasso DFR dall'anno di accensione all'attualità In dettaglio: (5.000 Euro x 0,4%)/12 = 1,7 Euro

 
glossario


Per aiutare i nostri lettori a cercare di capire quanto ha fatto Intesasanpaolo abbiamo preparato un glossario

deposit facility rate  (dfr) - è il tasso che la Bce paga alle banche sulla liquidità e che queste a fine serata parcheggiano nel conto che devono avere presso la Bce. Dal 2015 il tasso sui depositi è negativo (a marzo 2016 la Bce lo ha addirittura tagliato a -0,4%). Ciò significa che a queste condizioni il principio è ribaltato: sono le banche a dover pagare un tasso di interesse alla Bce sulla liquidità parcheggiata (in eccesso rispetto all'1% dei depositi che corrisponde alla quantità di riserva obbligatoria). Così facendo la Bce disincentiva le banche a parcheggiare la liquidità, per spingerle a prestarla a famiglie e imprese. Storica è stata la decisione della Bce di tagliare i tassi di interesse sui depositi a un valore negativo, pari allo -0,10%, nel 2014: questo, allo scopo - come detto - di incitare le banche a prestare e a non tenere parcheggiati i loro fondi. (N.d.R.: e non ad alzare i costi ai correntisti....)
main refinancing operations (MRO) - ma si può chiamare anche tasso benchmark o tasso refi, a cui le banche prendono in prestito fondi erogati della Bce. Viene utilizzato sia per il calcolo dei tassi di interesse da applicare ai mutui, sia per determinare il tasso interbancario (Euribor), che è il tasso a cui le banche si prestano del denaro. Il suo valore viene fissato in base a quello che è l’obiettivo principale della Bce: la stabilità dei prezzi, ovvero la garanzia che il livello massimo dell’inflazione in Eurozona sia del 2%. Alzando o abbassando i tassi di interesse la Bce può influenzare anche i tassi che le banche applicano sulle operazioni interbancarie, sui prestiti al consumo, sui fondi che erogano alle aziende.
euribor: funge da parametro di riferimento per i tassi da applicare a vari prodotti (tra cui anche gli strumenti derivati) quali i future, gli swap e i forward rate agreement. L'indice Euribor viene inoltre applicato spesso come tasso di riferimento per i mutui ipotecari e i depositi di risparmio. Sul mercato vengono persino proposti prestiti ipotecari il cui tasso d'interesse è composto da un parametro Euribor e da un valore addizionale fisso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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