Il 23 giugno 2016 si è svolta a Milano l'Assemblea dei Delegati del Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo Intesasanpaolo (il più grande d'Europa come ebbe a definirlo Passera....) composto per il 30% ca. da personale in quiescenza.
Con l'occasione quali promotori del sondaggio citato nella dichiarazione di voto confermiamo che il CUB-SALCA è stato l'unico a rispondere alle osservazioni mosse dagli iscritti (gli altri sindacati, la Banca e soprattutto Angela Rosso,incidentalmente sindacalista FAB, se ne sono ben guardati): ci permettiamo ancora di ringraziare anche  l'Associazione Pensionati Sanpaolo e UNPComit che ci hanno dato una mano. A nostro giudizio sarebbe necessario che almeno per una volta le associazioni dei pensionati del credito dimenticassero almeno per un giorno i vecchi dissapori e convocassero le Fonti Istitutive e il rappresentante della Banca per un esame congiunto e soprattutto paritario della questione. In particolare invitiamo Fapcredito e l'Associazione Pensionati Cariplo e Banca Intesa a scendere in campo anche per difendere il Vimercati.
Cliccando sui links sottostanti potete visualizzare
- l'esito della nostra inchiesta sul FSI (novembre 2015)
- la risposta (unica) del CUB-SALCA (dicembre 2015)

Di seguito riportiamo la relazione sull'Assemblea stilata dal Sindacato CUB SALCA, a nostro giudizio ampiamente condivisibile, l'unico che "osa" opporsi ad Angela Rosso!

Se qualcuno dei nostri lettori interessati desidera dire la sua su un argomento che ha dell'allucinante (i nostri rappresentanti zittiti e derisi: se così fosse ci domandiamo se la Rosso sieda nel posto giusto) può farlo utilizzando il sottostante modulo: pubblicheremo le sue considerazioni (in forma anonima se ci verrà espressamente richiesto). Idem per quanto concerne la Rosso e i Sindacati.

 

ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO DI GRUPPO - Milano 23 giugno 2016

In allegato potete leggere la dichiarazione di voto che il nostro rappresentante all’Assemblea dei Delegati del Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo (chiamata ad approvare il Bilancio 2015) è, più o meno, riuscito a fare.

Più o meno, perché il clima della riunione è stato tutt’altro che sereno, in primo luogo per una gestione da parte della Presidente Angela Rosso inutilmente brusca ed astiosa che non ha fatto altro che rinfocolare i motivi di polemica tra “attivi” e “quiescienti”.

Dopo le relazioni introduttive, la bagarre si è accesa sin dal primo intervento, quello del rappresentante dei Pensionati Francesco Vimercati che, certo, è stato un po’ lungo ma comunque corretto nei modi e interessante nei contenuti (condivisibili o meno).
Il collega è stato più volte interrotto ed apostrofato dalla Presidenza e, addirittura, sbeffeggiato nel successivo intervento-replica di Filippo Pinzone (First-Cisl), tra l’altro altrettanto ma più inutilmente lungo.
Dopo di che la Presidente ha richiamato tutti al rigido rispetto dell’ordine del giorno che prevedeva, negli auspici generali, una plebiscitaria alzata di mano ed un rapido deflusso dalla stanza.

Chi si era ancora segnato per parlare (ben due !!) ha avuto quindi difficoltà nel farlo soprattutto se provava correttamente ad interloquire sui temi che erano stati posti all’attenzione da chi era intervenuto in precedenza o dalle oltre cento lettere di protesta degli iscritti in quiescenza che sono state inviate agli amministratori del Fondo nei mesi scorsi.

Il nostro rappresentante, nella concitazione, ha oltre tutto commesso il grave errore di citare termini quali “lavoratori” e “sindacato” provocando mormorii di disapprovazione da parte di alcuni delegati di parte aziendale, subito rilanciati dal tavolo di presidenza.

Ricordiamo a questi signori che mentre loro sono dei “nominati” di parte aziendale il cui unico compito è alzare la mano a comando (comportamento che purtroppo coinvolge anche la maggior parte dei delegati di parte sindacale), noi siamo stati eletti dai lavoratori su liste che si caratterizzavano non con nomi di “animali da cortile” o “fiori esotici” ma con quelli delle organizzazioni sindacali di appartenenza.

Nel merito delle questioni, noi continuiamo a credere che nella gestione del FSI ci siano molte criticità strutturali ed operative. Ed è su queste, chiunque le ponga all’attenzione (siano essi i pensionati di oggi o quelli di domani…), che crediamo si debba discutere ottenendo risposte puntuali e valutando nel massimo della trasparenza le possibili soluzioni alternative.

Lo abbiamo detto nel Convegno sul Welfare di Gruppo che abbiamo organizzato a maggio e abbiamo tentato di ripeterlo con la dichiarazione di voto allegata che nuovamente invitiamo tutti a leggere.

Dopo di che, naturalmente, ci piacerebbe sapere cosa ne pensate e se condividete le nostre posizioni. E questo riguarda sia chi ci ha votato sia quelli che non l’hanno fatto, abituati a credere che “tanto non cambia nulla”.

E, a questo proposito, ci permettiamo di chiedere agli iscritti alle altre sigle di andare a verificare (sui siti del loro sindacato o sulle caselle mail) che tipo di informativa hanno ricevuto sulla riunione del 23 giugno e se, alla luce del resoconto che ne abbiamo fatto, ritengono di poterne essere soddisfatti.  

CUB SALCA

 

Alcuni commenti (15 luglio 2016):

  • Mi unisco a coloro che chiedono una più accurata assistenza agli iscritti, sopratutto alla categoria dei pensionati di cui faccio parte. Sottolineo l'estrema difficoltà di interloquire telefonicamente( lunghissime attese, promesse di essere richiamati o raggiunti da e-mail che non hanno seguito).

  • Vediamo se ho capito bene: il CUB SALCA dice che nel corso della riunione il rappresentante dei pensionati è stato "interrotto, apostrofato e sbeffeggiato". A questo punto o il CUB SALCA dice delle cose non vere oppure sono vere. Le Associazioni dei pensionati (Sanpaolo, Cariplo, Comit) non dovrebbero raccontarci come sono andate veramente le cose? Vimercati è stato trattato davvero in questo modo? E' una cosa accettabile? Se ci siete battete un colpo.

  • Un Presidente d'assemblea ha il dovere di essere imparziale e deciso ma non ha alcun diritto di sbeffeggiare nessuno. E' ora di far sentire con forza la nostra voce di Pensionati magari con interventi più mirati e ben preparati, in modo da non dare adito ad alcuna ridicola replica.

  • La relazione sulla Assemblea dei Delegati e sul comportamento dei componenti - sia di parte aziendale che sia di parte sindacale - riflette in pieno quanto regolarmente accade nelle riunioni degli Organismi Collegiali, dove sono presenti ambedue le componenti; di solito presenziano gli stessi esponenti che partecipano agli incontri delle cosiddette "fonti istitutive", qualifica questa negata in sede giudiziaria perché sussistente soltanto negli organismi di carattere previdenziale (Fondi Pensione) e non in altri.
    A termini di Statuto, è infatti in quella sede che vengono adottate tutte le decisioni, non nel "paravento" puramente formale del Consiglio di Amministrazione e dell'Assemblea dei Delegati.
    Non occorre che gli esponenti aziendali sollevino particolari problemi sulla categoria dei Pensionati: ci pensano direttamente, e con incomprensibile entusiasmo,  i Consiglieri di parte sindacale, desiderosi di dimostrare alla controparte quanto sappiano essere "più realisti del re".
    Ed è proprio da loro che noi Pensionati dovremmo essere sostenuti e difesi, in quanto rappresentanti dei lavoratori tutti, compresi i "tesserati a  pagamento" .
    Difficile capire come numerosi Colleghi in quiescenza, ben consapevoli dell'atteggiamento ostile dei Rappresentanti sindacali nei loro confronti, continuino a mantenere la tessera sindacale in tasca; forse per pigrizia - date le laboriose procedure in essere per la cancellazione dal Sindacato tramite l'INPS -;  forse perché tuttora convinti che i loro Delegati si facciano carico dei problemi della categoria, ignorando i veri comportamenti tenuti negli Organi di governo del Fondo; forse perché antichi ricordi di lotte vere e convinte continuano a sopravvivere dinanzi al dilagante "consociativismo" ed al "conformismo" più o meno interessato di questi signori (notare la s, volutamente minuscola...).
    La categoria chiede con forza che:
    -  si rivedano le prestazioni, sovente del tutto inadeguate alle vere esigenze;
    -  si abbandoni l'istituto della "differita" dinanzi a diversi esercizi chiusi in positivo; tele voce assoggetta la sola categoria dei Pensionati ad un danno fiscale di notevole rilevanza, vale a dire  la differenza fra l'aliquota marginale pagata sul versamento nell'anno successivo - redditi riversi -  e quella della detrazione al 19% nell'anno di competenza;
    - si provveda ad una più accurata assistenza agli Iscritti nel disbrigo delle pratiche relative alle prestazioni, spesso volutamente burocratica e criptica.

  • Grazie per portare a conoscenza le nefandezze.
    Come ho già scritto più di una volta, voi non conoscete Rosso Angela, io si.
    Del resto i sindacati sono famosi per non aiutare  operai, dipendenti e pensionati, questi ultimi per loro non contano nulla.
    Cordiali saluti, continuate così, speriamo presto nelle nuove elezioni.

  • Trovo decisamente incoerente l'atteggiamento dei rappresentanti sindacali. Ritengono lor signori,in tutta coscienza che sia etico nei confronti dei lavoratori oggi in pensione, ridurre loro le prestazioni,aumentare le contribuzioni,non riconoscere le quote dei neo pensionati che non confermano l'iscrizione al Fondo? Meditate! Grazie e un augurio che non attendiate di diventare pensionati per rendervi conto dell'ingiustizia.



 

 

 


 

Il link alla presente pagina viene inviato alle OO.SS. confederali: ecco il testo della mail inviata loro:


Alle Direzioni Nazionali delle Organizzazioni Sindacali
FISAC - FABI – SINFUB – SALLCA – UIL – UILCA – CISL
E p.c. alle associazioni di Pensionati Intesasanpaolo
Come vi è forse noto, da anni i Pensionati iscritti al Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo vegetano in un limbo vergognoso che (nonostante le deboli difese delle cosiddette Fonti Istitutive, fra le quali è presente il vostro Sindacato) non tiene conto della solidarietà intergenerazionale (che, a quanto ci risulta, è un vostro cavallo di battaglia): nonostante il Fondo sia sempre attivo per parecchi milioni i Pensionati sono colpiti da aumenti delle quote e diminuzioni delle prestazioni, cui – come potrete ben comprendere – devono accedere per la salute cagionevole determinata dall’età avanzata. E’ comunque noto che, da quando mondo è mondo, le minori necessità dei giovani sostengono quelle dei vecchi (principio che non crediamo venga messo in discussione nelle nazioni civili cui dovrebbe appartenere l’Italia, tantomeno dalle OO.SS.).
A questo proposito vi segnaliamo un comunicato CUB SALLCA che rileva comportamenti anomali di due vostri esponenti sindacali periferici, che si sarebbero permessi di zittire, apostrofare, sbeffeggiare e deridere questi principi che giudichiamo sacrosanti. Potete trovare il testo del comunicato CUB SALLCA (insieme al testo del delegato Claudio Bettarello) alla pagina
http://www.piazzascala2016.altervista.org/piazzascalait/attualita/delegati/index.html 
del nostro sito piazzascala.it (circa 10.000 visitatori/mese).
Gradiremmo conoscere la vostra opinione sulla vicenda (previi ovviamente gli accertamenti che vorrete porre in essere): pensiamo che sia doveroso in quanto, come ci risulta, i pensionati costituiscono ormai la maggioranza dei vostri iscritti e pensiamo meritino un’attenzione particolare anche sotto il profilo del pagamento delle vostre quote.
Ci permettiamo quindi di suggerirvi di convocare un incontro con le associazioni dei pensionati Intesasanpaolo, dal quale dovrebbero essere esclusi almeno inizialmente i rappresentanti della banca (sarebbe invece auspicabile coinvolgere in un VERO contraddittorio la Sig.ra Angela Rosso) al fine di arrivare ad una soluzione soddisfacente per tutti.
Vi ringraziamo per l’attenzione che vorrete porre a questa mail e, in attesa di vostro cortese riscontro, distintamente vi salutiamo
piazzascala.it

 

 

 

 

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piazzascala.it -  luglio 2016